Coffee Break

Il momento della verità per Powell

Coffee Break:
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Sebbene la coalizione di governo del primo ministro Ishiba abbia perso la maggioranza alla Camera alta, il Giappone è riuscito comunque a concludere un importante accordo commerciale con gli Stati Uniti.
  • I PMI flash hanno mostrato una dinamica globale contrastante: i servizi di Stati Uniti e Regno Unito hanno retto, mentre l'eurozona e il Giappone hanno dato segnali di stagnazione o contrazione, rafforzando il sentiment cauto degli investitori.
  • La BCE e la Fed hanno mantenuto un tono equilibrato: Lagarde ha accennato alla flessibilità in un contesto di rallentamento della crescita, mentre Powell è rimasto cauto sull'inflazione, facendo salire i rendimenti.
  • La stagione degli utili statunitensi del terzo trimestre è partita bene: Alphabet e ServiceNow hanno sorpreso positivamente sul cloud, mentre Coca-Cola è rimasta resiliente nonostante le difficoltà sul fronte valutario.  

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno raggiunto un accordo commerciale che introduce una tariffa forfettaria del 15% su tutte le merci dell'UE importate negli Stati Uniti, insieme a ulteriori impegni da parte dell'UE ad acquistare energia e prodotti per la difesa statunitensi. L’accordo entrerà in vigore venerdi.
  • Gli investitori seguiranno con attenzione le decisioni sui tassi della Fed, della BoJ e della BoC, dato che le divergenze tra i percorsi dell'inflazione e i segnali di crescita potrebbero indurre a modificare i toni della politica.
  • A livello macro, la settimana si preannuncia ricca di dati, con il PIL del secondo trimestre, il PCE core e il report sull'andamento del mercato del lavoro di luglio negli Stati Uniti, oltre al CPI flash e al PIL dell'eurozona: tutti elementi chiave per la ricalibrazione del percorso dei tassi.
  • Mentre proseguono le pubblicazioni dei risultati del terzo trimestre, le relazioni di Microsoft, Meta, PayPal, Crédit Agricole e Merck forniranno preziose indicazioni sulla resilienza dei consumatori e sull'andamento dei margini.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Stati Uniti: lo slancio della crescita si sta affievolendo in concomitanza con il deterioramento dei dati quantitativi, con un probabile ulteriore rallentamento dell'economia nella seconda metà del 2025. L'inflazione resta persistente e potrebbe riaccelerare verso il 4% entro la fine dell'anno, ritardando il ritorno al target del 2% fino al 2027. Mentre l'amministrazione Trump spinge la sua agenda economica sostenuta da un dollaro più debole e da prezzi del petrolio più bassi, l'aumento dei dazi e gli effetti di ridistribuzione creano segnali contrastanti per i mercati e la politica.
  • Eurozona: la crescita ha recentemente mostrato un timido miglioramento, ma la regione rimane vulnerabile agli shock esterni, in particolare all'impatto incombente dei dazi commerciali statunitensi. L'inflazione si è spostata in territorio neutro, offrendo alla BCE un margine di manovra per allentare la politica, se necessario. La recessione dovrebbe essere evitata, ma persistono i rischi al ribasso.
  • Cina: la crescita economica risulta sottotono ma relativamente stabile, con continue pressioni deflazionistiche che pesano sul sentiment. Si attende per agosto un accordo commerciale con gli Stati Uniti, ma le prospettive interne rimangono fragili a causa della debolezza della domanda e delle sfide strutturali. Per evitare un ulteriore deterioramento restano disponibili gli strumenti monetari e fiscali.
  • La crescita globale è in calo, con dinamiche inflazionistiche divergenti tra le regioni: deflazione in Cina, inflazione neutrale in Europa e persistente negli Stati Uniti. Il percorso da seguire dipende in larga misura dalle scelte politiche e dagli esiti della politica commerciale degli Stati Uniti. In un contesto caratterizzato da un'elevata incertezza e un'ampia gamma di potenziali scenari macro, le previsioni sono soggette a frequenti revisioni.

Rischi

  • Politica commerciale e fiscale degli Stati Uniti: sebbene l'escalation dei dazi sia stata temporaneamente rinviata, l'incertezza sulla portata e sull'attuazione delle misure commerciali statunitensi rimane elevata. L'agenda in evoluzione dell'amministrazione Trump, che comprende un'importante legge di ridistribuzione e l'aumento delle entrate legate ai dazi, continua ad alimentare la volatilità in settori come quello farmaceutico e dei metalli di base. Il sentiment del mercato è vulnerabile a qualsiasi inversione o sorpresa, mentre la pausa di 90 giorni all'applicazione dei dazi sta per scadere.
  • Fragilità della crescita e confusione sui dati: i segnali economici restano contrastanti, con i dati quantitativi negli Stati Uniti che si stanno deteriorando e i dati qualitativi già deboli. Il divario tra sentiment e realtà si sta riducendo, ma non in modo rassicurante. In tutte le principali economie, gli indicatori prospettici stanno perdendo vigore senza precipitare e il rischio di sottovalutare il rallentamento sta crescendo.
  • Tensioni geopolitiche e frammentazione politica: i conflitti armati in Ucraina e in Medio Oriente continuano a rappresentare un rischio per i mercati dell'energia e per la sicurezza globale. Nel frattempo, i percorsi divergenti delle banche centrali e il crescente protezionismo stanno aumentando la frammentazione politica. In Cina, la pressione deflazionistica riflette problemi strutturali più profondi, mentre in Europa il pieno impatto dei dazi statunitensi potrebbe compromettere il minimo slancio di crescita esistente.

 

Strategia cross-asset

  • I mercati finanziari stanno trovando sostegno nella stagione degli utili in corso e nel recente accordo commerciale con il Giappone, che ha migliorato la visibilità dei settori chiave. Mentre proseguono le discussioni tra UE e Stati Uniti, i mercati si aspettano un risultato pragmatico.
  • Azioni mondiali:
    • Il posizionamento resta complessivamente neutrale, senza significative preferenze regionali nonostante le ultime modifiche.
  • Allocazione regionale:
    • Abbiamo aggiunto le azioni giapponesi tramite il TOPIX, sostenute da una migliore visibilità a seguito dell'accordo tariffario tra Stati Uniti e Giappone, che avvantaggia settori chiave come quello automobilistico. La conclusione di questo accordo commerciale, insieme alla possibilità di stimoli fiscali legati al nuovo assetto politico, crea uno scenario più costruttivo per le azioni giapponesi.
    • Abbiamo modificato la nostra esposizione alle azioni statunitensi per sfruttare la rinnovata leadership delle mega-cap tecnologiche.
    • Pur essendo più esposti alle tensioni commerciali, l'Europa e i mercati emergenti potrebbero essere sostenuti da valutazioni più interessanti e risposte fiscali più forti, che compenserebbero le difficoltà legate ai dazi.
  • Allocazione fattoriale e settoriale:
    • Ci concentriamo su temi resilienti come la tecnologia e l'IA, gli industriali europei e le mid-cap tedesche, pur riconoscendo le difficoltà legate al commercio in settori come farmaceutica e semiconduttori.
  • Titoli di Stato:
    • Siamo leggermente costruttivi sulla duration in Europa, dove il sostegno della BCE e gli stimoli governativi continuano ad ancorare i rendimenti.
    • La Fed ha più tempo per mantenere i tassi invariati e concentrarsi sull'andamento dell'inflazione: siamo quindi neutrali sui Treasury statunitensi.
  • Credito:
    • Per quanto riguarda il credito, preferiamo l'Investment Grade, in particolare in Europa, a fronte della solidità dei fondamentali, mentre restiamo cauti sull'High Yield a causa della contrazione degli spread.
    • Il debito dei mercati emergenti beneficia di rendimenti reali positivi e di un dollaro statunitense più debole.
  • Gli investimenti alternativi svolgono un ruolo fondamentale nella diversificazione del portafoglio:
    • L'oro resta sovraponderato come copertura strategica contro i rischi geopolitici e la volatilità dei tassi reali. La domanda è sostenuta dagli acquisti delle banche centrali e dagli afflussi retail.
    • Manteniamo un'allocazione agli investimenti alternativi per garantire stabilità e diversificazione rispetto alle asset class tradizionali.
  • Per ciò che riguarda le valute, i tassi di cambio rimarranno un punto focale nelle discussioni commerciali e nelle dinamiche di mercato generali.
    • Restiamo costruttivi sulle valute difensive, come lo yen giapponese, anche se di recente abbiamo effettuato parziali prese di profitto sulla nostra esposizione allo JPY. Con il rallentamento della crescita globale, continuiamo ad aspettarci un USD debole.  

 

Il nostro posizionamento

I mercati finanziari stanno traendo sostegno dal solido inizio della stagione degli utili e dal recente accordo commerciale tra Stati Uniti e Giappone. Abbiamo aperto una posizione sulle azioni giapponesi tramite il TOPIX, sulla spinta di una maggiore chiarezza a livello macro e della possibilità di un sostegno fiscale in vista delle prossime elezioni, ma manteniamo una posizione neutrale sulle azioni. Privilegiamo temi d'investimento resilienti come tecnologia e IA, industriali europei e mid-cap tedesche. Nel reddito fisso, siamo costruttivi sulla duration europea, neutrali sui Treasury e preferiamo il credito Investment Grade, in particolare in Europa, rispetto all'High Yield. Intravediamo anche opportunità selettive nel debito dei mercati emergenti, sostenuto da differenziali di rendimento reali e da un dollaro più debole.

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