La scorsa settimana in sintesi
- Giunto al 7,5% su base annua, l'IPC statunitense di gennaio ha mostrato un solido aumento dei prezzi, portando i mercati finanziari a speculare su un aumento dei tassi di interesse di 50 pb da parte della Federal Reserve.
- Sebbene la BCE abbia aperto alla possibilità di uno o più aumenti dei tassi nel corso dell'anno, la presidente Christine Lagarde ha sottolineato come il processo dovrà essere graduale per non ostacolare la ripresa.
- L'economia britannica è cresciuta del 7,5% nel 2021. Pur partendo da una posizione più arretrata, ora supera i paesi vicini, mentre il tasso di crescita di Stati Uniti, Canada e Giappone deve ancora essere pubblicato.
- L'indice PMI cinese dei servizi stilato da Caixin si è attestato su un deludente 51,4. Il crollo della domanda nazionale ed estera e l'elevato prezzo delle materie prime hanno intaccato l'ottimismo nel settore dei servizi.
Dati ed eventi di questa settimana
- Il dato relativo all'IPC britannico farà luce sulle probabilità che la Banca d'Inghilterra annunci un rialzo dei tassi di interesse di 25 o 50 pb in occasione della riunione di marzo.
- La stagione degli utili del quarto trimestre 2021 volgerà al termine. E anche se la stagione corrente sembra fornire le basi per operare revisioni complessivamente al rialzo, queste potrebbero non essere sufficienti a compensare i tassi più elevati.
- Le tensioni tra la Russia e l'Occidente sull'Ucraina dovrebbero persistere. Il neoeletto cancelliere tedesco Olaf Scholz visiterà l'Ucraina e la Russia, mentre i ministri della difesa della NATO si incontreranno a Bruxelles.
- È previsto un incontro tra i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali del G20. Uno dei temi di discussione più ovvi sarà l'inflazione. Un tema meno scontato è invece quello della sfida sul ruolo di leadership globale del FMI.