
Le voci contrarian si sono alzate nel mese di ottobre, mentre Jensen Huang di Nvidia ha avvertito che "la Cina vincerà la corsa all'intelligenza artificiale". Ciononostante, ottobre si è rivelato un mese positivo per gli hedge fund, malgrado la breve volatilità dei mercati dovuta agli sviluppi commerciali tra Stati Uniti e Cina. Le azioni statunitensi hanno guadagnato terreno raggiungendo nuovi massimi, nonostante le crescenti posizioni contrarie sul tema d'investimento legato all'IA. Gli hedge fund hanno affrontato questo contesto con un posizionamento più cauto. Infatti, in media, la leva netta L/S statunitense è scesa al 56% e quella lorda al 213%, segnalando una moderata riduzione del rischio in vista della fine dell'anno.
Il rally si è esteso oltre le mega cap tecnologiche. Sebbene abbiamo assistito a forti prese di profitto dopo la pubblicazione degli utili, i flussi si sono orientati verso la sanità, i beni di consumo discrezionali, gli industriali e i finanziari, dove il posizionamento netto rimane vicino ai minimi.
Sul fronte macro, la resilienza degli Stati Uniti è proseguita nonostante il protrarsi dello shutdown, rafforzando le aspettative di un ciclo di allentamento nel 2026. In Europa, la crescita è rimasta modesta, con Francia e Germania vicine alla stagnazione, mentre l'Europa meridionale ha evidenziato una maggiore tenuta, in particolare la Spagna. La ripresa cinese ha mostrato i primi segni di stabilizzazione, ma si è confermata fragile alla luce delle persistenti tensioni nel settore immobiliare.
Nel mese HFRX Global Hedge Fund EUR ha reso +0,50%.
Azionari long/short (L/S)
Le strategie azionarie long/short si sono rivelate stabili nel mese di ottobre. A livello regionale, l'Europa è stato l'unico mercato a chiudere con acquisti netti, trainata da sanità e finanziari. L'Asia ha esibito andamenti divergenti, con i fondi L/S incentrati sulla Cina che si sono comportati bene, sostenuti dalle notizie sugli stimoli, mentre Giappone e Asia esclusa la Cina hanno registrato afflussi minori.
Secondo Morgan Stanley Prime Brokerage, la rotazione tematica ha avvantaggiato i gestori con esposizioni equilibrate in tecnologia, industriali e beni di consumo discrezionali, mentre la sanità e i finanziari hanno attirato ulteriori acquisti da parte degli hedge fund. I fondi statunitensi sono stati venditori netti di TMT (AI Tech Beneficiaries, AI Power), ma acquirenti netti di sanità e beni di consumo discrezionali. In sintesi, ottobre ha confermato un mercato ancora trainato dal tema dell'IA, ma in cui la narrazione è sempre più messa in discussione.
I mercati asiatici hanno contribuito positivamente, in particolare il Giappone, mentre la Cina è rimasta più volatile. Tuttavia, i fondi L/S con focus sulla Cina hanno segnato i rialzi più consistenti in termini assoluti rispetto a qualsiasi altro gruppo. Nel complesso, la dispersione tra i settori e i fattori ha continuato a offrire un contesto favorevole alla selezione attiva dei titoli, con i fondi che hanno mantenuto profili corretti per il rischio adeguati.
Strategie macro globali
Le strategie macro hanno attraversato un mese complesso, contraddistinto da una rinnovata volatilità sia delle politiche economiche sia del contesto politico. Lo shutdown statunitense e il crollo del governo francese all'inizio del mese hanno ravvivato brevemente l'incertezza dei mercati. Allo stesso tempo, il FOMC ha annunciato un taglio di 25 pb e confermato un ulteriore allentamento. In Europa, la BCE ha mantenuto i tassi invariati, con il ciclo di tagli che dovrebbe riprendere intorno a marzo 2026.
I fondi macro hanno beneficiato di posizionamenti tattici come l'esposizione long ai Treasury USA, il beta azionario selettivo in Asia e le operazioni valutarie relative value. Le divergenze regionali sono rimaste elevate, con un mercato del lavoro statunitense ancora resiliente, un'Europa stagnante e una lenta stabilizzazione cinese. Nel complesso, i fondi macro discrezionali hanno preservato una solida performance da inizio anno, nella fascia alta dei valori a una cifra, mantenendo budget di rischio disciplinati e un'abbondante liquidità sino alla fine dell'anno.
Strategie quantitative
A ottobre i gestori sistematici e quantitativi hanno conseguito risultati stabili. Dopo un settembre volatile caratterizzato da inversioni delle posizioni, le tendenze dei fattori si sono stabilizzati. In media, gli hedge fund quantitativi hanno guadagnato circa +0,7% da inizio mese e +10% da inizio anno. I trend follower hanno tratto vantaggio dai segnali long su azioni e commodity, mentre i fondi azionari market neutral hanno recuperato parte del calo di settembre. Nonostante la debole persistenza dei trend nel reddito fisso, la dispersione tra gli stili azionari e gli indici regionali ha offerto opportunità per le strategie quantitative. Il contesto continua a premiare i portafogli quantitativi diversificati con un oculato controllo del rischio.
Arbitraggio sul reddito fisso
Ottobre è stato un mese molto tranquillo sul fronte del reddito fisso. Negli Stati Uniti sia la forma che i livelli della curva dei rendimenti sono rimasti pressoché invariati. Nel frattempo, gli spread swap statunitensi si sono ampliati in modo significativo lungo tutta la curva, raggiungendo il livello più elevato da aprile. In Europa si è osservata la medesima dinamica complessiva. I gestori di arbitraggio sul reddito fisso hanno ottenuto rendimenti moderatamente positivi.
Event Driven
Le strategie event driven hanno proseguito la loro ascesa, poiché l'attività di M&A globale ha tenuto bene, registrando persino una nuova accelerazione. I gestori hanno in media chiuso ottobre in territorio lievemente positivo, con rendimenti da inizio anno nella fascia alta dei valori a una cifra. Morgan Stanley sottolinea che i volumi di M&A annunciati nel terzo trimestre sono aumentati di circa il 43% su base annua, trainati da grandi deal strategici, con volumi globali che dovrebbero crescere del +32% quest'anno, raggiungendo circa 7,8 mila miliardi di dollari entro il 2027 tra operazioni strategiche, sponsorizzate e di riacquisto. L'Europa permane resiliente, con un'attività di M&A in crescita del 5% circa su base annua, soprattutto nei settori metalli e miniere, servizi alle imprese, telecomunicazioni e difesa. I gestori restano costruttivi in vista del quarto trimestre, prevedendo che le operazioni sospese o rinviate riprenderanno man mano che i CEO riacquisteranno fiducia, sostenendo una solida pipeline per le operazioni di merger-arbitrage e special situation.
Distressed
A ottobre le strategie distressed hanno esibito risultati modesti ma positivi, sullo sfondo di spread creditizi headline sempre contenuti. Stando al team creditizio di Morgan Stanley, gli spread HY statunitensi si sono contratti di 11 pb nel mese. Allo stesso tempo, i leveraged loan statunitensi hanno ceduto 3 pb, registrando però deflussi netti pari a circa 780 milioni di dollari. Il crollo di First Brands ha dominato l'attualità. Alcuni hedge fund sono stati duramente colpiti, poiché i loro prestiti garantiti di prim'ordine sono stati scambiati a meno di 50 centesimi di dollaro. Inoltre, la potenziale sospensione dei sussidi SNAP per 42 milioni di americani ridurrebbe il reddito personale e peserebbe sui volumi di generi alimentari e bevande, un ostacolo diretto per i crediti discrezionali. In questo contesto, i gestori distressed sono rimasti molto selettivi, concentrandosi su ristrutturazioni complesse, situazioni garantite da asset e giurisdizioni con un credibile slancio riformista. L'Argentina è un esempio calzante: il convincente risultato elettorale di Milei viene interpretato come un elemento che accresce la probabilità di una reale ristrutturazione. Nel complesso, il ciclo "big bang" dei titoli distressed non è ancora iniziato, ma il contesto suggerisce che per il 2026 si profila un ampliamento significativo di tale universo.
Credito long/short
Le strategie di credito long/short sono rimaste pressoché stabili a ottobre, in linea con un mercato in cui il beta continua a dare i suoi frutti. Morgan Stanley osserva che gli spread investment grade statunitensi si sono contratti di 3 pb, con le obbligazioni a 7-10 anni che hanno sovraperformato. I fondi IG hanno raccolto afflussi per 4,1 miliardi di dollari nell'ultimo mese e l'offerta ha raggiunto 10 miliardi di dollari, portando le emissioni da inizio anno a 1,53 mila miliardi di dollari. I gestori del credito long/short hanno generalmente mantenuto un'esposizione netta vicina alla neutralità, costruendo portafogli basati su posizioni long in bilanci resilienti (finanziari di qualità, specifiche società sanitarie ed energetiche) e short in titoli ciclici di qualità inferiore ed emittenti esposti a consumi di fascia bassa più fragili. Il mercato cinese è particolarmente colpito dalla debolezza dei consumi, pur con alcune società che si sono distinte pubblicando solidi risultati.