Mercati del credito: Forza nascosta, prudenza visibile

Solide fondamenta in un mondo fragile

I mercati del credito globali sono entrati nell'ultimo trimestre del 2025 in condizioni notevolmente buone. I fondamentali aziendali restano solidi: gli utili nei vari settori hanno generalmente sorpreso al rialzo, la leva finanziaria è bassa e i bilanci sono robusti, a differenza dei bilanci sovrani, dove la leva finanziaria rimane elevata. Questa dinamica insolita, ovvero le aziende che dimostrano una maggiore disciplina finanziaria rispetto ai governi, aiuta a spiegare perché gli spread creditizi rimangono così compressi.

Il momentum del rating continua ad essere positivo, mentre i tassi di default sono facilmente gestibili. Nell'universo High Yield, circa il degli emittenti ha ora un rating BB [1], a dimostrazione di un chiaro spostamento verso la qualità. La duration media di circa [2] supporta ulteriormente l’asset class limitando la sensibilità alle future fluttuazioni dei tassi.

 

Distribuzione del rating dell'indice Global High Yield

 

Global High Yield Duration

Nel complesso, la salute finanziaria delle aziende rimane solida, le riserve di liquidità sono ampie e i rischi di rifinanziamento sono limitati. In un contesto di crescita debole e di stanchezza fiscale, il credito corporate continua a offrire uno dei profili rischio-rendimento più interessanti nell’obbligazionario.

  • Charudatta Shende
    Head of Client Portfolio Management Fixed Income and Fixed Income Strategist

I fattori tecnici favorevoli sostengono il mercato

Il contesto tecnico per il credito rimane solido. Sia i mercati Investment Grade (IG) che quelli High Yield (HY) hanno registrato dall'inizio dell'anno, con gli investitori che si sono nuovamente impegnati con forza in questa asset class, in particolare attraverso i fondi comuni di investimento.

Nel segmento Investment Grade, ma la capacità di assorbimento del mercato si è dimostrata impressionante. La domanda rimane ampia e profonda, a dimostrazione della fiducia degli investitori nella resilienza dei fondamentali aziendali.

Al contrario, il mercato High Yield è stato sostenuto da una . Gran parte delle recenti emissioni, in particolare a settembre, sono state finalizzate al rifinanziamento del debito esistente piuttosto che alla raccolta di nuovo capitale. Questa limitazione dell'offerta, unita ai flussi costanti in entrata, continua a sostenere le valutazioni e a stabilizzare le dinamiche del mercato.

Il risultato è una combinazione potente: forte domanda, emissioni gestibili e crescente fiducia degli investitori nel credito come fonte di reddito interessante in un mondo ancora caratterizzato da incertezza macroeconomica.

Questo sviluppo è più di una nota politica a piè di pagina: colpisce al cuore la fiducia del mercato globale. Se l’autonomia della Fed venisse ridotta, la sua capacità di agire rapidamente e con decisione in periodi di stress potrebbe essere compromessa. Inoltre, qualsiasi percezione che le decisioni di politica monetaria siano influenzate da considerazioni politiche a breve termine indebolirebbe la credibilità dell’istituzione, in particolare in un momento in cui sta attraversando le prime fasi di un ciclo di tagli dei tassi.

Una simile perdita di credibilità potrebbe avere conseguenze di vasta portata: premi di rischio più elevati, maggiore volatilità e minore fiducia nei meccanismi di sostegno politico. Per i mercati del credito, dove i prezzi e il sentiment sono profondamente interconnessi con l'affidabilità percepita delle azioni delle banche centrali, ciò rappresenta un rischio sistemico significativo e relativamente nuovo.

Ad aggravare il paradosso, gli indicatori di volatilità come VIX e MOVE sono scesi quest'anno [5], mentre gli spread restano tesi. Questa combinazione (premi di rischio bassi e bassa volatilità) spesso segnala compiacimento del mercato, o addirittura una leggera esuberanza.

Qualità, flessibilità e disciplina: La prossima fase del credito

Questo contesto richiede un approccio bottom-up sfumato. Con la probabile crescita della dispersione, gli investitori dovranno basarsi su una ricerca fondamentale approfondita per distinguere gli emittenti resilienti da quelli più esposti alla fragilità macroeconomica. La selezione dei settori e degli emittenti tornerà a essere il principale fattore di sovraperformance.

A nostro avviso, sia Investment Grade che High Yield rimangono fondamentalmente interessanti, supportati da bilanci solidi, flussi di cassa sani e rendimenti interessanti. Tuttavia, la strada da percorrere sarà probabilmente segnata da una maggiore dispersione e da una maggiore incertezza, il che rende essenziali la gestione attiva e la selettività del credito .

Una strategia creditizia di successo in questa fase si basa su tre principi guida:

  • Ricerca fondamentale rigorosa — per identificare modelli di business solidi e strutture di capitale resilienti.
  • Assegnazione dinamica e flessibilità — tra rating, regioni e strutture per sfruttare il relative value.
  • Gestione disciplinata del rischio: mantenimento della diversificazione e gestione della duration per preservare la convexity.

Il mercato del credito di fine 2025 offre opportunità e rischi in egual misura. I fondamentali sono rassicuranti, i dati tecnici potenti e i rendimenti generosi. Ma sotto questa forza si cela un macroambiente complesso che richiede umiltà e precisione.

In breve, il credito resta un ambito gratificante in cui operare, a patto che ci si avvalga di discernimento anziché di compiacimento.

[1] Fonte: Bloomberg, indice ICE BoA al 26 settembre 2025
[2] Fonte: Bloomberg, indice ICE BoA al 26 settembre 2025
[3] Fonte: Bloomberg, indice ICE BofA Euro Corporate, 29 settembre 2025
[4] Fonte: Bloomberg, indice ICE BofA Euro High Yield, 29 settembre 2025
[5] Fonte: Bloomberg©. Gli indici VIX e MOVE misurano la volatilità del mercato: VIX per le azioni statunitensi e MOVE per i titoli del Tesoro statunitensi. Sono derivati dal prezzo delle opzioni.

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