Coffee Break


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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Gli eventi principali sono stati le decisioni delle 3 principali banche centrali in materia di tassi di interesse, la pubblicazione dell'indice PMI manifatturiero globale e l'importante aumento, per l'economia statunitense, del numero degli occupati non agricoli, cresciuto di 517.000 unità.
  • Si sono tenute le riunioni della Fed, della Banca d'Inghilterra e della BCE. La prima ha aumentato i tassi di 25 pb, mentre le altre hanno optato per un rialzo di 50 pb. I costi di finanziamento hanno raggiunto i livelli massimi dalla fine del 2008.
  • Nonostante il miglioramento registrato, l'attività produttiva globale ha subito una lieve contrazione, che sottolinea la fragilità della ripresa economica. Le fabbriche dell'eurozona potrebbero aver superato il livello minimo.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Il Regno Unito pubblicherà una serie di stime sul PIL, oltre ai dati finali relativi a bilancia commerciale, produzione industriale, investimenti e costruzioni 3 anni dopo l'abbandono dell'UE.
  • I dati qualitativi preliminari statunitensi su condizioni correnti, sentiment e aspettative dei consumatori, nonché sulle previsioni di inflazione riveleranno il modo in cui le persone considerano le prospettive della loro situazione finanziaria e, più in generale, dell'economia.
  • La Cina pubblicherà i report su CPI e PPI.
  • Prosegue la stagione degli utili del quarto trimestre 2022 mentre sta per entrare in vigore il divieto di importazione dei prodotti petroliferi russi da parte dell'UE. L'impatto sui mercati delle materie prime sarà oggetto di monitoraggio.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Il nostro scenario attuale prevede una decelerazione dell'inflazione e della crescita economica, con un atterraggio morbido dell'economia statunitense nel 2023. Pertanto, non ci aspettiamo un livello minimo di mercato inferiore a quello osservato lo scorso ottobre, pur registrando una fase di stabilizzazione a breve termine sui mercati finanziari.
  • Il credito rappresenta una forte convinzione in questo avvio di 2023, dato che il carry ricostituito dall'aumento dei rendimenti nel 2022 sembra interessante. Manteniamo una sovraponderazione sul credito, compreso il debito dei mercati emergenti.
  • Notiamo come i mercati azionari si stiano muovendo in uno spazio ampio: limitati in termini di crescita dalle azioni delle banche centrali, che garantiranno che le condizioni finanziarie non verranno allentate troppo rapidamente nel caso in cui l'economia dovesse reggere bene, e supportati da una svolta più rapida nella politica monetaria qualora l'economia venisse colpita in modo eccessivamente duro.
  • Ci aspettiamo una sovraperformance dei mercati emergenti, a fronte di una valutazione diventata più interessante, mentre l'Asia mantiene prospettive di crescita a lungo termine superiori rispetto ai mercati sviluppati, considerata la riapertura piuttosto rapida da parte della Cina.
  • Grazie al clima mite, il rischio che l'eurozona venga colpita duramente dalla crisi del gas naturale è più basso. Il mercato del lavoro e i consumi stanno reggendo, mentre le pressioni inflazionistiche si sono in qualche modo attenuate. Con la riapertura della Cina, l'Europa dovrebbe probabilmente vedere riprendere la crescita delle esportazioni.
  • In questo contesto, ci aspettiamo una contrazione della correlazione positiva tra azioni e obbligazioni e una buona performance degli investimenti alternativi.

 

Rischi

  • Tra i rischi di rialzo, la riapertura cinese costituisce una buona notizia per la crescita nazionale e globale, purché non si verifichino ricadute sull'inflazione causate da un nuovo aumento dei prezzi delle materia prime, a sua volta dovuto a tensioni sul lato dell’offerta.
  • Inoltre, le temperature superiori alle medie stagionali hanno di recente spinto i prezzi del gas naturale verso il basso, mitigando l'impatto negativo della crisi energetica.
  • I rischi di ribasso sono rappresentati da un potenziale errore di politica monetaria dovuto a una stretta eccessiva o insufficiente negli Stati Uniti o nell'eurozona.
  • Nel complesso, l'inflazione è in calo e la prospettiva di un aumento della crescita nel corso del 2023 sta limitando il movimento al ribasso dei mercati. Tuttavia, sappiamo che la posizione anti-inflazionistica delle banche centrali sta limitando il potenziale di rialzo degli attivi rischiosi.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset era costruttiva, ma ora identifica segnali che puntano verso una stabilizzazione. A fronte di un rapporto rischio/rendimento inferiore sul mercato azionario statunitense, siamo passati a una posizione neutrale sulle azioni e sui titoli azionari statunitensi, almeno a breve termine. La strategia resta flessibile e può essere adattata rapidamente.
  2. Siamo neutrali sulle azioni rispetto alle obbligazioni. Abbiamo convinzioni su asset specifici.
    • Per ciò che riguarda le azioni, crediamo nella regione dei mercati emergenti, data la valutazione interessante e la possibilità di un recupero rispetto ai mercati sviluppati.
    • In ambito obbligazionario, la maggior parte delle classi di attivi presenta un carry interessante. Il credito Investment Grade europeo rappresenta una delle nostre più solide convinzioni. Siamo inoltre esposti al debito emergente e al debito High Yield globale. Manteniamo un posizionamento leggermente corto in termini di duration attraverso i titoli dell'Europa core.
    • In termini di allocazione settoriale, manteniamo una visione positiva sui segmenti meno ciclici del settore della tecnologia, come robotica, software e hardware, che dipendono meno dalla fiducia dei consumatori.
    • Conserviamo un'esposizione ad alcune materie prime, tra cui l'oro, e al dollaro canadese, come indicatore.
  3. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: prediligiamo le tematiche di investimento correlate alla transizione energetica e conserviamo la tecnologia nelle nostre convinzioni di lungo termine. Nel 2023 ci aspettiamo una ripresa dell'automazione e della robotica, oltre a un crescente interesse per i settori legati al clima e all'economia circolare (come gli industriali e la tecnologia).

 

Il nostro posizionamento

Il nostro posizionamento corrente è neutrale sulle azioni, con una preferenza per i mercati emergenti. Sul fronte del reddito fisso, manteniamo una visione costruttiva rispetto al credito Investment Grade. Conserviamo una duration del portafoglio leggermente corta tramite i titoli di Stato core dell'UE. Manteniamo l'allocazione ad alcune materie prime.

 

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