Coffee Break


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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Gli indici PMI globali hanno presentato dati in fase di miglioramento, alleviando i timori di un'imminente recessione, ma incrementando le aspettative di un'ulteriore stretta monetaria.
  • I dati preliminari sull'inflazione dell'eurozona hanno rivelato un calo nei prezzi dell'energia, ma anche un'inflazione sottostante sorprendentemente persistente. Insieme ai solidi dati sull'attività, ciò ha portato i mercati a scontare aumenti futuri dei tassi da parte della BCE.
  • I dati sull'attività pubblicati in Cina hanno confermato il forte rimbalzo seguito all'abbandono della strategia zero-Covid e all'inizio del nuovo anno lunare.
  • Nonostante l'aumento dei rendimenti, le azioni globali hanno cominciato positivamente il mese di marzo, recuperando parte della performance persa a febbraio.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Negli Stati Uniti, il presidente della Fed Jerome Powell presenterà al Congresso il rapporto semestrale sulla politica monetaria della banca centrale.
  • La Cina darà il via alla sessione annuale dell'Assemblea nazionale del popolo, che consoliderà l'autorità del presidente Xi Jinping e sottolineerà gli obiettivi politici chiave del governo, compreso un nuovo target di crescita economica annuale.
  • In termini di dati, ci si aspetta un solido report sull'andamento del mercato del lavoro statunitense, mentre le notizie relative all'inflazione e al commercio in Cina aiuteranno gli investitori a valutare ulteriormente la portata della riapertura.
  • È prevista la riunione della Banca del Giappone, che per ora ha inasprito di poco la propria politica monetaria. Benché attesa, una nuova decisione sembra però improbabile, dato che la leadership passerà all'inizio di aprile da Haruhiko Kuroda a Kazuo Ueda.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Il nostro scenario attuale si basa su un atterraggio morbido dell'economia statunitense nel 2023. Nel breve periodo, ci aspettiamo una fase di consolidamento sui mercati finanziari dopo un inizio d'anno convincente, dato che le solide previsioni risultano sempre più scontate dai mercati.
  • Il credito rappresenta una forte convinzione in questo avvio di 2023, dato che il carry ricostituito dall'aumento dei rendimenti nel 2022 sembra interessante. Manteniamo una sovraponderazione sul credito, compreso il debito dei mercati emergenti.
  • Notiamo come i mercati azionari si stiano muovendo in uno spazio ampio: limitati in termini di crescita dalle azioni delle banche centrali, che garantiranno che le condizioni finanziarie non verranno allentate troppo rapidamente nel caso in cui l'economia dovesse reggere bene, e supportati da una svolta più rapida nella politica monetaria qualora l'economia venisse colpita in modo eccessivamente duro.
  • Ci aspettiamo una sovraperformance dei mercati emergenti, a fronte di una valutazione relativamente più interessante, mentre l'Asia mantiene prospettive di crescita a lungo termine superiori rispetto ai mercati sviluppati, considerata la riapertura piuttosto rapida da parte della Cina.
  • L'attività dell'eurozona è stata protetta da una fortuita combinazione costituita da un inverno mite, una riduzione dei consumi grazie a misure mirate, maggiori scorte di gas e un calo dei prezzi dell'energia. Sentiment, mercato del lavoro e consumi continuano a tenere, mentre sono riaffiorate le pressioni inflazionistiche. Con la riapertura della Cina, l'Europa dovrebbe probabilmente vedere riprendere la crescita delle esportazioni.
  • In questo contesto, ci aspettiamo una buona performance da parte degli investimenti alternativi su un orizzonte di medio termine.

 

Rischi

  • Nel complesso, l'inflazione è in calo e la prospettiva di un aumento della crescita nel corso del 2023 sta limitando il movimento al ribasso dei mercati. Tuttavia, sappiamo che la posizione anti-inflazionistica delle banche centrali sta limitando il potenziale di rialzo degli attivi rischiosi. Rileviamo nelle ultime settimane un tono più aggressivo, che traina i rendimenti verso l'alto.
  • Poiché le banche centrali dipendono sempre più dai dati e l'economia risulta, al momento, sorprendentemente in crescita, i mercati stanno scontando una posizione della Federal Reserve più restrittiva di quanto previsto.
  • L'importante calo dei prezzi del gas rende lo scenario di una recessione europea meno probabile. Tuttavia, sta ora emergendo un altro scenario di rischio, dato che l'inflazione core non sta mostrando sufficienti segnali di rallentamento e potrebbe portare la BCE a inasprire ulteriormente la propria politica monetaria.
  • Tra i rischi di rialzo, la riapertura cinese costituisce una buona notizia per la crescita nazionale e globale, purché non si verifichino ricadute sull'inflazione causate da un nuovo aumento dei prezzi delle materia prime, a sua volta dovuto a tensioni sul lato dell’offerta.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset è attualmente neutrale, poiché diversi segnali puntano verso un consolidamento. A fronte di un rapporto rischio/rendimento meno interessante sul mercato azionario statunitense, manteniamo una posizione neutrale sulle azioni.
  2. Siamo neutrali sulle azioni rispetto alle obbligazioni. Abbiamo convinzioni su asset specifici.
    • Per ciò che riguarda le preferenze regionali in ambito azionario, crediamo nei mercati emergenti, data la valutazione relativamente interessante e la possibilità di un recupero rispetto ai mercati sviluppati.
    • Nel contesto attuale, prediligiamo i settori difensivi, come la sanità e i beni di consumo di base, mentre una pausa nel settore della tecnologia sembra giustificata.
    • Il settore sanitario dovrebbe garantire una certa stabilità: nessun impatto negativo risultante dalla guerra in Ucraina, carattere difensivo, scarsa dipendenza economica, innovazione e valutazioni interessanti.
    • Inoltre, l'attuale contesto continua a favorire le società con potere di determinazione dei prezzi, che troviamo nel segmento dei beni di consumo di base.
    • In ambito obbligazionario, la maggior parte delle classi di attivi presenta un carry interessante. Il credito Investment Grade europeo rappresenta una delle nostre più solide convinzioni. Siamo inoltre esposti al debito emergente e al debito High Yield globale.
    • Manteniamo un posizionamento leggermente corto in termini di duration attraverso i titoli dell'Europa core.
    • Conserviamo un'esposizione ad alcune materie prime, tra cui l'oro, e a valute legate alle materie prime, come il dollaro canadese.
  3. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: prediligiamo le tematiche di investimento correlate alla transizione energetica e conserviamo la tecnologia nelle nostre convinzioni di lungo termine. Nel 2023 ci aspettiamo una ripresa dell'automazione e della robotica, oltre a un crescente interesse per i settori legati al clima e all'economia circolare (come gli industriali e la tecnologia).

 

Il nostro posizionamento

Il nostro posizionamento corrente è neutrale sulle azioni, con una preferenza per i mercati emergenti. Sul fronte del reddito fisso, manteniamo una visione costruttiva rispetto al credito Investment Grade. Conserviamo una duration del portafoglio leggermente corta tramite le obbligazioni sovrane europee. A fronte di una solida crescita e della riapertura della Cina, manteniamo l'allocazione ad alcune materie prime.

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