Coffee Break


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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Il report sull'andamento del mercato del lavoro statunitense ha evidenziato una situazione che permane tesa, con un altro discreto aumento del numero degli occupati non agricoli pari a +236.000 unità nel mese di marzo (contro i 230.000 attesi) e un tasso di disoccupazione in calo di un decimo di punto al 3,5% (contro il 3,6% atteso).
  • Gli indici PMI hanno rivelato una contrazione dell'attività manifatturiera nell'eurozona e negli Stati Uniti, mentre in Cina i servizi hanno subito un'accelerazione superiore alle aspettative.
  • L'OPEC+ ha annunciato un importante taglio della produzione a partire da maggio. La Casa Bianca ha subito espresso la propria disapprovazione, per via delle potenziali ricadute che tale decisione potrebbe avere in termini di inflazione.
  • Il sondaggio sulle aspettative dei consumatori condotto dalla BCE a febbraio ha mostrato un calo delle aspettative di inflazione ai livelli minimi da un anno a questa parte.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Oltre all'allentamento registrato sul mercato del lavoro, i dati sull'inflazione permetteranno di mettere più a fuoco l'immagine relativa alle prospettive di crescita, con gli investitori che valutano le probabilità di una recessione e il percorso della politica monetaria. È attesa inoltre la pubblicazione dei verbali del FOMC.
  • Altri chiarimenti giungeranno dall'Università del Michigan, che pubblicherà i dati preliminari su condizioni correnti, sentiment e aspettative dei consumatori.
  • La Cina pubblicherà una serie di dati sulla sua bilancia commerciale, oltre che sulla crescita di importazioni ed esportazioni, mentre la riapertura è tuttora in corso, supportata da misure fiscali e monetarie.
  • La stagione degli utili del primo trimestre 2023 comincerà con le principali banche statunitensi, dopo le recenti turbolenze che hanno colpito il settore.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Nelle menti degli investitori, le incertezze sui finanziari statunitensi ed europei hanno preso il posto delle migliori prospettive sulla crescita economica. L'evidenza empirica ci ricorda che lo stress finanziario fa parte dei cicli di inasprimento e le banche centrali adegueranno la stretta monetaria agli eventuali sviluppi.
  • Riconosciamo come, a fronte dell'inasprimento delle condizioni finanziarie, sia aumentato il rischio di un esito più avverso rispetto al nostro scenario di atterraggio morbido. L'incertezza temporaneamente elevata che circonda il settore bancario testimonia il difficile compromesso tra la stabilità finanziaria e quella dei prezzi.
  • Considerando sia i rischi di rialzo che di ribasso in una situazione piuttosto binaria, ci teniamo pronti a ridurre il rischio in caso di mercati finanziari compiacenti. Dall'altro lato, una pronunciata correzione del mercato potrebbe aprire nuove opportunità di investimento nel medio termine.
  • Il credito rimane una forte convinzione in questo avvio di 2023, dato che il carry ricostituito dall'aumento dei rendimenti nel 2022 sembra interessante. Manteniamo una sovraponderazione sul credito, compreso il debito dei mercati emergenti.
  • Ci aspettiamo una sovraperformance delle azioni dei mercati emergenti, a fronte di una valutazione relativamente più interessante, mentre l'Asia mantiene prospettive di crescita a lungo termine superiori rispetto ai mercati sviluppati, considerata la riapertura molto rapida da parte della Cina.
  • In Europa, il sentiment, il mercato del lavoro e i consumi stanno reggendo, Con la riapertura della Cina, la regione dovrebbe probabilmente vedere riprendere la crescita delle esportazioni.
  • Su un orizzonte di medio termine, ci aspettiamo una buona performance da parte degli investimenti alternativi.

 

Rischi

  • Di recente, sono riemersi rischi per la stabilità finanziaria che hanno portato gli Stati Uniti a immettere liquidità nel sistema finanziario.
  • L'incertezza correlata allo shock finanziario e alle potenziali restrizioni creditizie, nonché la posizione anti-inflazione delle banche centrali stanno limitando il potenziale di rialzo degli attivi rischiosi.
  • D'altro canto, l'inflazione è in calo e una crescita lenta ma positiva sta contenendo il ribasso dei mercati.
  • Poiché le banche centrali dipendono sempre più dai dati e l'economia risulta ancora sorprendentemente in crescita, la politica monetaria potrebbe diventare più restrittiva su entrambe le sponde dell'Atlantico.
  • Tra i rischi di rialzo, la riapertura cinese costituisce una buona notizia per la crescita nazionale e globale, purché non si verifichino ricadute sull'inflazione causate da un nuovo aumento dei prezzi delle materia prime, a sua volta dovuto a tensioni sul lato dell’offerta.

 

Strategia cross-asset

  1. Motivati da un rapporto rischio/rendimento meno interessante e da un esito binario sull'economia, date le recenti turbolenze finanziarie, manteniamo la posizione neutrale sulle azioni assunta a febbraio.
  2. Nell'ambito di un posizionamento neutrale sulle azioni rispetto alle obbligazioni, abbiamo convinzioni su asset specifici:
    • In termini di regioni, crediamo nei mercati emergenti, data la valutazione relativamente interessante e la possibilità di un recupero rispetto ai mercati sviluppati.
    • Nell'attuale contesto, preferiamo i settori difensivi, come la sanità e i beni di prima necessità.
    • Il settore sanitario dovrebbe garantire una certa stabilità: nessun impatto negativo risultante dalla guerra in Ucraina, carattere difensivo, scarsa dipendenza economica, innovazione e valutazioni interessanti.
    • Inoltre, l'attuale contesto continua a favorire le società con potere di determinazione dei prezzi, che troviamo nel segmento dei beni di consumo di base.
    • Sul fronte del reddito fisso, manteniamo attualmente un posizionamento neutrale sulla duration, considerato il carry interessante della maggior parte delle classi di attivi.
    • Il credito Investment Grade europeo rappresenta una delle nostre più solide convinzioni. Siamo inoltre esposti al debito emergente.
    • Conserviamo un'esposizione ad alcune materie prime, tra cui l'oro, e a valute legate alle materie prime, come il dollaro canadese.
  3. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: prediligiamo le tematiche di investimento correlate alla transizione energetica e conserviamo la tecnologia nelle nostre convinzioni di lungo termine. Nel 2023 ci aspettiamo una ripresa dell'automazione e della robotica, oltre a un crescente interesse per i settori legati al clima e all'economia circolare (come gli industriali e la tecnologia).

 

Il nostro posizionamento

Il nostro posizionamento corrente è neutrale sulle azioni e sulla duration delle obbligazioni, con una preferenza per i mercati emergenti, in attesa di una riduzione dello stress sul sistema bancario o di un'effettiva resa da parte degli investitori.

A marzo, a seguito dello stress sul settore bancario, le large cap hanno significativamente sovraperformato le small e mid cap, creando un'opportunità di trading che potrà essere sfruttata qualora la situazione dovesse stabilizzarsi. Manteniamo un'esposizione tattica alle small e mid cap statunitensi per riuscire a cogliere l'eventuale opportunità di un recupero a breve termine di questo segmento.

Sul fronte del reddito fisso, manteniamo una visione costruttiva rispetto al credito Investment Grade. A fronte di una solida crescita e della riapertura della Cina, manteniamo l'allocazione ad alcune materie prime.

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