Coffee Break


Coffee Break:
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • L'economia britannica è rimasta in stallo nel quarto trimestre e ha evitato per poco una recessione nel corso del 2022.
  • Negli Stati Uniti, un sondaggio preliminare sulle famiglie ha evidenziato una spesa cauta senza però alcuna svolta imminente.
  • In Cina, i prezzi degli alimenti hanno registrato un forte rialzo e quelli dei beni non alimentari sono ulteriormente aumentati sulla scia delle festività per il Capodanno lunare.
  • Sul fronte geopolitico, le tensioni tra Stati Uniti e Cina sono cresciute, mentre la Russia ha annunciato un taglio alla produzione di petrolio come ritorsione nei confronti delle sanzioni occidentali.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Il report sul CPI statunitense, le vendite al dettaglio, i dati sulla produzione industriale e l'indice di riferimento per il mercato dei mutui saranno alcuni dei principali elementi a finire sotto i riflettori, mentre la Fed si prepara a organizzare un atterraggio per l'economia.
  • L'eurozona e il Giappone pubblicheranno i dati preliminari sulla crescita del PIL, con gli investitori ancora intenti a valutare l'impatto della riapertura in Cina.
  • L'inflazione rimarrà al centro dell'attenzione, con la pubblicazione dei dati del Regno Unito e di indicatori economici più ampi, mentre i mercati valutano il percorso che conduce a tassi di inflazione sensibilmente inferiori.
  • I portavoce della Banca centrale europea e della Fed avranno l'opportunità di fornire contesto e di commentare i dati.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Il nostro scenario attuale prevede una decelerazione dell'inflazione e della crescita economica, con un atterraggio morbido dell'economia statunitense nel 2023. Riconosciamo una fase di consolidamento a breve termine sui mercati finanziari dopo un inizio d'anno convincente.
  • Il credito rappresenta una forte convinzione in questo avvio di 2023, dato che il carry ricostituito dall'aumento dei rendimenti nel 2022 sembra interessante. Manteniamo una sovraponderazione sul credito, compreso il debito dei mercati emergenti.
  • Notiamo come i mercati azionari si stiano muovendo in uno spazio ampio: limitati in termini di crescita dalle azioni delle banche centrali, che garantiranno che le condizioni finanziarie non verranno allentate troppo rapidamente nel caso in cui l'economia dovesse reggere bene, e supportati da una svolta più rapida nella politica monetaria qualora l'economia venisse colpita in modo eccessivamente duro.
  • Ci aspettiamo una sovraperformance dei mercati emergenti, a fronte di una valutazione diventata più interessante, mentre l'Asia mantiene prospettive di crescita a lungo termine superiori rispetto ai mercati sviluppati, considerata la riapertura piuttosto rapida da parte della Cina.
  • Grazie al clima mite, il rischio che l'eurozona venga colpita duramente dalla crisi del gas naturale è più basso. Il mercato del lavoro e i consumi stanno reggendo, mentre le pressioni inflazionistiche si sono in qualche modo attenuate. Con la riapertura della Cina, l'Europa dovrebbe probabilmente vedere riprendere la crescita delle esportazioni.
  • In questo contesto, ci aspettiamo una buona performance da parte degli investimenti alternativi.

 

Rischi

  • Il rimbalzo osservato da ottobre, e proseguito senza tregua, ha raggiunto un insolito livello estremo. Una pausa negli elevati rendimenti registrati dall'inizio dell'anno appare a questo punto appropriata.
  • Nel complesso, l'inflazione è in calo e la prospettiva di un aumento della crescita nel corso del 2023 sta limitando il movimento al ribasso dei mercati. Tuttavia, sappiamo che la posizione anti-inflazionistica delle banche centrali sta limitando il potenziale di rialzo degli attivi rischiosi.
  • Poiché le banche centrali stanno diventando sempre più dipendenti dati e l'economia risulta, al momento, sorprendentemente in crescita, i mercati potrebbero scontare una posizione della Federal Reserve più restrittiva di quanto attualmente previsto.
  • Tra i rischi di rialzo, la riapertura cinese costituisce una buona notizia per la crescita nazionale e globale, purché non si verifichino ricadute sull'inflazione causate da un nuovo aumento dei prezzi delle materia prime, a sua volta dovuto a tensioni sul lato dell’offerta.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset è stata costruttiva fin da ottobre, ma ora identifica segnali che puntano verso un consolidamento. A fronte di un rapporto rischio/rendimento meno interessante sul mercato azionario statunitense, siamo passati a una posizione neutrale sulle azioni e sui titoli azionari statunitensi, almeno a breve termine. La strategia resta flessibile e può essere adattata rapidamente.
  2. Siamo neutrali sulle azioni rispetto alle obbligazioni. Abbiamo convinzioni su asset specifici.
    • Per ciò che riguarda le preferenze regionali in ambito azionario, crediamo nei mercati emergenti, data la valutazione relativamente interessante e la possibilità di un recupero rispetto ai mercati sviluppati.
    • Nel contesto attuale, prediligiamo i settori difensivi, come la sanità e i beni di consumo di base, mentre una pausa negli elevati rendimenti del settore della tecnologia sembra giustificata.
    • Il settore sanitario dovrebbe garantire una certa stabilità: nessun impatto negativo risultante dalla guerra in Ucraina, carattere difensivo, scarsa dipendenza economica, innovazione e valutazioni interessanti.
    • Inoltre, l'attuale contesto continua a favorire le società con potere di determinazione dei prezzi, che troviamo nel segmento dei beni di consumo di base.
    • In ambito obbligazionario, la maggior parte delle classi di attivi presenta un carry interessante. Il credito Investment Grade europeo rappresenta una delle nostre più solide convinzioni. Siamo inoltre esposti al debito emergente e al debito High Yield globale.
    • Manteniamo un posizionamento leggermente corto in termini di duration attraverso i titoli dell'Europa core e, di recente, anche tramite quelli statunitensi.
    • Conserviamo un'esposizione ad alcune materie prime, tra cui l'oro, e al dollaro canadese, come indicatore.
  3. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: prediligiamo le tematiche di investimento correlate alla transizione energetica e conserviamo la tecnologia nelle nostre convinzioni di lungo termine. Nel 2023 ci aspettiamo una ripresa dell'automazione e della robotica, oltre a un crescente interesse per i settori legati al clima e all'economia circolare (come gli industriali e la tecnologia).

 

Il nostro posizionamento

Il nostro posizionamento corrente è neutrale sulle azioni, con una preferenza per i mercati emergenti. Sul fronte del reddito fisso, manteniamo una visione costruttiva rispetto al credito Investment Grade. Conserviamo una duration del portafoglio leggermente corta tramite le obbligazioni sovrane europee e statunitensi. Abbiamo di recente ridotto la nostra duration sugli Stati Uniti, poiché i mercati potrebbero scontare una posizione della Federal Reserve più restrittiva di quanto attualmente previsto. Manteniamo l'allocazione ad alcune materie prime.

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