Coffee Break


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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Le azioni europee hanno proseguito il rally grazie al clima invernale mite, agli elevati livelli di stoccaggio del gas e ai prezzi inferiori, sia per il gas stesso che per l'elettricità all'ingrosso.
  • I prezzi al consumo negli Stati Uniti hanno confermato come stia proseguendo la sostenuta tendenza al ribasso dell'inflazione, attestatasi al 6,5% su base annua rispetto al picco del 9,1% registrato lo scorso giugno.
  • I dati preliminari sul sentiment dei consumatori statunitensi mostrano come gli americani siano sempre più ottimisti riguardo l'economia, a fronte di un mercato del lavoro solido e aspettative di inflazione in calo.
  • Dopo tre anni di isolamento, la Cina ha riaperto i propri confini al mondo la scorsa domenica, fornendo così nuovi stimoli per gli asset dei mercati emergenti.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Stati Uniti e Cina pubblicheranno le rispettive stime del tasso di crescita del PIL nel quarto trimestre, mentre è attesa la pubblicazione dei dati sugli indici dei prezzi alla produzione e al consumo di alcuni paesi chiave.
  • La Banca del Giappone è in procinto di tenere la sua prima riunione di politica monetaria, dopo aver alzato il tetto dei rendimenti nazionali a lungo termine lo scorso mese. Il mercato ha cominciato a prevedere una svolta nella politica.
  • La vera e propria stagione degli utili del quarto trimestre 2022 sta per iniziare con i report delle grandi aziende statunitensi. Gli analisti si aspettano una stagione piuttosto debole considerate le problematiche macroeconomiche, la stretta monetaria e la carenza di manodopera.
  • Il meeting annuale del World Economic Forum darà alla presidente della BCE Christine Lagarde, tra gli altri decision maker, l'opportunità di illustrare il proprio pensiero. L'incontro ha il dichiarato obiettivo di affrontare l'emergenza climatica e altre "crisi in corso".

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Il nostro scenario economico attuale prevede una decelerazione dell'inflazione e della crescita economica, senza che si materializzi una grave recessione; inoltre, non ci aspettiamo che il mercato possa raggiungere un livello minimo inferiore a quello dello scorso ottobre.
  • Notiamo come i mercati azionari si stiano muovendo in uno spazio piuttosto ampio: limitati in termini di crescita dalle azioni delle banche centrali, che garantiranno che le condizioni finanziarie non verranno allentate troppo rapidamente nel caso in cui l'economia dovesse reggere bene, e supportati da una svolta più rapida nella politica monetaria qualora l'economia venisse colpita in modo eccessivamente duro. Pertanto, manteniamo un posizionamento costruttivo (ovvero di sovrappeso sulle azioni), ma con un budget di rischio controllato.
  • Ci aspettiamo una sovraperformance degli attivi dei mercati emergenti e statunitensi, a fronte di una valutazione diventata più interessante, mentre l'Asia mantiene prospettive di crescita a lungo termine superiori rispetto ai mercati sviluppati.
  • Grazie al clima mite, si è ridotto il rischio che l'eurozona venga colpita duramente dalla crisi del gas naturale. Dato che il mercato del lavoro e i consumi stanno reggendo bene, ci aspettiamo che gli asset europei mostrino resilienza.
  • Per ciò che riguarda le obbligazioni, il carry ricostituito dall'aumento dei rendimenti nel 2022 sembra interessante. La decelerazione dell'inflazione dovrebbe determinare un calo della volatilità sulle obbligazioni, che potrebbe riverberarsi su altre classi di attivi.
  • Le banche centrali stanno rallentando il ritmo della stretta monetaria, per puntare a raggiungere un tasso target finale nel 2023. A fronte del continuo calo delle aspettative di inflazione e dell'attenuarsi delle difficoltà, l'attenzione si sta spostando verso la crescita e il contestuale mantenimento della stabilità finanziaria.
  • In questo contesto, ci aspettiamo una contrazione della correlazione positiva tra azioni e obbligazioni e una buona performance degli investimenti alternativi.

 

Rischi

  • Tra i rischi di rialzo, notiamo come la riapertura cinese nel 2023 potrebbe costituire un supporto sostanziale per l'economia globale.
  • Inoltre, le temperature superiori alle medie stagionali hanno di recente spinto i prezzi del gas naturale verso il basso, mitigando l'impatto negativo della crisi energetica.
  • Nel complesso, l'inflazione è in calo e la prospettiva di un aumento della crescita nel corso del 2023 sta limitando il movimento al ribasso dei mercati. Tuttavia, sappiamo che la posizione anti-inflazionistica delle banche centrali sta limitando il potenziale di rialzo degli attivi rischiosi.
  • I rischi di ribasso sono rappresentati da un potenziale errore di politica monetaria dovuto a una stretta eccessiva negli Stati Uniti o nell'eurozona.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset è rimasta costruttiva e sovrappesata sulle azioni, considerati gli interessanti livelli dei prezzi osservati da ottobre. È flessibile e può essere adattata rapidamente. Inoltre, nutriamo alcune solide convinzioni regionali:
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni dell'eurozona, conservando l'esposizione.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni del Regno Unito, composizione settoriale diversificata ed esposizione globale.
    • Posizionamento di sovrappeso rispetto alle azioni statunitensi, considerato come si stia in effetti verificando lo scenario di atterraggio morbido che avevamo previsto.
    • Sovrappeso sui mercati emergenti, data la valutazione diventata interessante e la possibilità di un recupero rispetto ai mercati sviluppati.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni giapponesi, dato che una banca centrale accomodante e l'esposizione a settori ciclici agiscono solitamente come forze opposte in termini di attrattiva per gli investitori.
    • Posizionamento positivo su settori come sanità, beni di consumo di base e segmenti meno ciclici del settore tecnologico.
    • Posizionamento positivo su alcune materie prime, tra cui l'oro.
    • Nell'universo del reddito fisso, manteniamo un posizionamento leggermente corto in termini di duration attraverso i titoli dell'Europa core.
    • Continuiamo a diversificare nel credito Investment Grade europeo e a ottenere il carry attraverso il debito emergente e il debito High Yield globale.
  2. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: prediligiamo le tematiche di investimento correlate alla transizione energetica e conserviamo sanità, tecnologia e innovazione nelle nostre convinzioni di lungo termine.
  3. La nostra strategia valutaria prevede una diversificazione al di fuori dell'eurozona e una posizione long sul CAD.

 

Il nostro posizionamento

Il nostro posizionamento corrente prevede un sovrappeso sulle azioni, con una preferenza per i mercati emergenti e statunitensi, seguiti da quelli europei. Sul fronte del reddito fisso, manteniamo una duration del portafoglio leggermente corta tramite i titoli di Stato core dell'UE. Manteniamo una visione costruttiva sul credito, compreso l'high yield. Quest'ultimo sembra allettante, con un buffer sufficiente per le insolvenze. Manteniamo l'allocazione sulle valute delle materie prime tramite il CAD.

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