Coffee Break


Coffee Break:
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • L'economia cinese è cresciuta del 3% nel 2022, superando così le stime di mercato pari al 2,7% grazie ai dati di dicembre che si sono dimostrati superiore alle attese.
  • La Banca del Giappone ha mantenuto invariata la propria politica in occasione della penultima riunione di politica monetaria del governatore Kuroda, il cui mandato scade l'8 aprile.
  • La stagione degli utili del quarto trimestre è stata inaugurata da un numero ristretto di grandi banche. I solidi proventi derivanti dagli interessi netti hanno contribuito a compensare la debolezza attesa nell'investment banking. Le previsioni sono rimaste fondamentali.
  • Si è concluso il meeting del World Economic Forum di Davos, con l'attenzione puntata sul cambiamento della globalizzazione. Il picco nel commercio internazionale è stato registrato nel 2008.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Cominciano i festeggiamenti per il Capodanno cinese. Si tratta di un evento particolarmente importante per l'economia nazionale, con spostamenti di massa e un incremento dei consumi, possibili anche grazie all'abolizione delle restrizioni contro il Covid-19.
  • La crescita economica globale resta al centro dell'attenzione, con la pubblicazione dell'indice PMI flash globale, che monitorerà la situazione nelle attività produttive e nei servizi.
  • È attesa la pubblicazione dell'indice statunitense dei prezzi delle spese per consumi personali (PCEPI), che ci darà un'idea finale su ciò che il FOMC della Federal Reserve potrebbe decidere il 1o
  • Una serie di indicatori di fiducia delle imprese nei principali paesi dell'eurozona, elaborati dall'INSEE francese, dall'IFO tedesco e dall'ISAE italiano, contribuiranno a valutare l'impatto del calo dei prezzi dell'energia.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Il nostro scenario attuale prevede una decelerazione dell'inflazione e della crescita economica, con un atterraggio morbido dell'economia statunitense nel 2023. Pertanto, non ci aspettiamo un livello minimo di mercato inferiore a quello osservato lo scorso ottobre.
  • Notiamo come i mercati azionari si stiano muovendo in uno spazio ampio: limitati in termini di crescita dalle azioni delle banche centrali, che garantiranno che le condizioni finanziarie non verranno allentate troppo rapidamente nel caso in cui l'economia dovesse reggere bene, e supportati da una svolta più rapida nella politica monetaria qualora l'economia venisse colpita in modo eccessivamente duro. Pertanto, manteniamo un posizionamento costruttivo (ovvero di sovrappeso sulle azioni), ma con un budget di rischio controllato.
  • Ci aspettiamo una sovraperformance degli attivi dei mercati emergenti e statunitensi, a fronte di una valutazione diventata più interessante, mentre l'Asia mantiene prospettive di crescita a lungo termine superiori rispetto ai mercati sviluppati, considerata la riapertura piuttosto rapida da parte della Cina.
  • Grazie al clima mite, si è ridotto il rischio che l'eurozona venga colpita duramente dalla crisi del gas naturale. Dato che il mercato del lavoro e i consumi stanno reggendo bene, ci aspettiamo che gli asset europei mostrino resilienza.
  • Per ciò che riguarda le obbligazioni, il carry ricostituito dall'aumento dei rendimenti nel 2022 sembra interessante. La decelerazione dell'inflazione dovrebbe determinare un calo della volatilità sulle obbligazioni, che potrebbe riverberarsi su altre classi di attivi.
  • Le banche centrali stanno rallentando il ritmo della stretta monetaria, per puntare a raggiungere un tasso target finale nel 2023. A fronte del continuo calo delle aspettative di inflazione e dell'attenuarsi delle difficoltà, l'attenzione si sta spostando verso la crescita e il contestuale mantenimento della stabilità finanziaria.
  • In questo contesto, ci aspettiamo una contrazione della correlazione positiva tra azioni e obbligazioni e una buona performance degli investimenti alternativi.

 

Rischi

  • Tra i rischi di rialzo, la riapertura cinese costituisce una buona notizia per la crescita nazionale e globale, purché non si verifichino ricadute sull'inflazione causate da un nuovo aumento dei prezzi delle materia prime, a sua volta dovuto a tensioni sul lato dell’offerta.
  • Inoltre, le temperature superiori alle medie stagionali hanno di recente spinto i prezzi del gas naturale verso il basso, mitigando l'impatto negativo della crisi energetica.
  • I rischi di ribasso sono rappresentati da un potenziale errore di politica monetaria dovuto a una stretta eccessiva negli Stati Uniti o nell'eurozona.
  • Nel complesso, l'inflazione è in calo e la prospettiva di un aumento della crescita nel corso del 2023 sta limitando il movimento al ribasso dei mercati. Tuttavia, sappiamo che la posizione anti-inflazionistica delle banche centrali sta limitando il potenziale di rialzo degli attivi rischiosi.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset è rimasta costruttiva e sovrappesata sulle azioni, considerati gli interessanti livelli dei prezzi osservati da ottobre. È flessibile e può essere adattata rapidamente. Inoltre, nutriamo alcune solide convinzioni regionali:
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni dell'eurozona, conservando l'esposizione.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni del Regno Unito, composizione settoriale diversificata ed esposizione globale.
    • Posizionamento di sovrappeso rispetto alle azioni statunitensi, considerato come si stia in effetti verificando lo scenario di atterraggio morbido che avevamo previsto.
    • Sovrappeso sui mercati emergenti, data la valutazione diventata interessante e la possibilità di un recupero rispetto ai mercati sviluppati.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni giapponesi, dato che una banca centrale accomodante e l'esposizione a settori ciclici agiscono solitamente come forze opposte in termini di attrattiva per gli investitori.
    • Posizionamento positivo su settori come sanità, beni di consumo di base e segmenti meno ciclici del settore tecnologico.
    • Posizionamento positivo su alcune materie prime, tra cui l'oro.
    • Nell'universo del reddito fisso, manteniamo un posizionamento leggermente corto in termini di duration attraverso i titoli dell'Europa core.
    • Continuiamo a diversificare nel credito Investment Grade europeo e a ottenere il carry attraverso il debito emergente e il debito High Yield globale.
  2. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: prediligiamo le tematiche di investimento correlate alla transizione energetica e conserviamo sanità, tecnologia e innovazione nelle nostre convinzioni di lungo termine.
  3. La nostra strategia valutaria prevede una diversificazione al di fuori dell'eurozona e una posizione long sul CAD.

 

Il nostro posizionamento

Il nostro posizionamento corrente prevede un sovrappeso sulle azioni, con una preferenza per i mercati emergenti e statunitensi, seguiti da quelli europei. Sul fronte del reddito fisso, manteniamo una duration del portafoglio leggermente corta tramite i titoli di Stato core dell'UE. Manteniamo una visione costruttiva sul credito, compreso l'high yield. Quest'ultimo sembra allettante, con un buffer sufficiente per le insolvenze. Manteniamo l'allocazione sulle valute delle materie prime tramite il CAD.

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