Coffee Break


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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Lo scorso venerdì ricorreva il primo anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
  • Gli indici PMI flash globali hanno superato le stime, mentre la disinflazione appare molto graduale all'inizio dell'anno.
  • In Europa, diversi sondaggi sul sentiment di imprese e consumatori hanno fornito risultati migliori a fronte dell'attenuarsi della crisi energetica e di un mercato del lavoro che rimane solido.
  • Nel complesso, la combinazione di una crescita più robusta e una disinflazione molto graduale ha portato i mercati a rivalutare al rialzo i tassi terminali delle banche centrali.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Oltre al report mensile sull'andamento del mercato del lavoro, i mercati continueranno a metabolizzare dati sull'inflazione superiori rispetto a quelli inizialmente annunciati e monitoreranno gli indicatori della fiducia dei consumatori statunitensi.
  • L'eurozona pubblicherà i dati preliminari sull'inflazione per il mese di febbraio. Dallo scorso luglio, la BCE ha aumentato i tassi di riferimento di 300 pb, mentre la stretta quantitativa dovrebbe cominciare a marzo.
  • Verranno pubblicati gli indici PMI globali di paesi chiave, in particolare la Cina, con gli investitori intenzionati a valutare il ritmo della ripresa successiva alla riapertura e al Capodanno e le sue ripercussioni sull'economia mondiale.
  • In Giappone, i candidati alle cariche di governatore e vice-governatore della BoJ riferiranno in parlamento, mentre l'inflazione core ha toccato un nuovo record massimo da 41 anni.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Il nostro scenario attuale si basa su un atterraggio morbido dell'economia statunitense nel 2023. Nel breve periodo, ci aspettiamo una fase di consolidamento sui mercati finanziari dopo un inizio d'anno convincente.
  • Il credito rappresenta una forte convinzione in questo avvio di 2023, dato che il carry ricostituito dall'aumento dei rendimenti nel 2022 sembra interessante. Manteniamo una sovraponderazione sul credito, compreso il debito dei mercati emergenti.
  • Notiamo come i mercati azionari si stiano muovendo in uno spazio ampio: limitati in termini di crescita dalle azioni delle banche centrali, che garantiranno che le condizioni finanziarie non verranno allentate troppo rapidamente nel caso in cui l'economia dovesse reggere bene, e supportati da una svolta più rapida nella politica monetaria qualora l'economia venisse colpita in modo eccessivamente duro.
  • Ci aspettiamo una sovraperformance dei mercati emergenti, a fronte di una valutazione diventata più interessante, mentre l'Asia mantiene prospettive di crescita a lungo termine superiori rispetto ai mercati sviluppati, considerata la riapertura piuttosto rapida da parte della Cina.
  • Il clima mite ha protetto la crescita dell'eurozona e ridotto il rischio che quest'ultima venga colpita duramente dalla crisi del gas naturale. Il mercato del lavoro e i consumi stanno reggendo, mentre le pressioni inflazionistiche si sono in qualche modo attenuate. Con la riapertura della Cina, l'Europa dovrebbe probabilmente vedere riprendere la crescita delle esportazioni.
  • In questo contesto, ci aspettiamo una buona performance da parte degli investimenti alternativi.

 

Rischi

  • Conserviamo la nostra posizione secondo cui il rimbalzo osservato a partire da ottobre e proseguito senza sosta dall'inizio dell'anno abbia raggiunto un'insolita, estrema ripidità all'inizio del mese corrente. Una pausa negli elevati rendimenti registrati dall'inizio dell'anno appare a questo punto appropriata.
  • Nel complesso, l'inflazione è in calo e la prospettiva di un aumento della crescita nel corso del 2023 sta limitando il movimento al ribasso dei mercati. Tuttavia, sappiamo che la posizione anti-inflazionistica delle banche centrali sta limitando il potenziale di rialzo degli attivi rischiosi. Rileviamo a febbraio un tono più aggressivo, che ha trainato i rendimenti verso l'alto.
  • Poiché le banche centrali stanno diventando sempre più dipendenti dati e l'economia risulta, al momento, sorprendentemente in crescita, i mercati potrebbero scontare una posizione della Federal Reserve più restrittiva di quanto attualmente previsto.
  • Tra i rischi di rialzo, la riapertura cinese costituisce una buona notizia per la crescita nazionale e globale, purché non si verifichino ricadute sull'inflazione causate da un nuovo aumento dei prezzi delle materia prime, a sua volta dovuto a tensioni sul lato dell’offerta.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset è attualmente neutrale, poiché diversi segnali puntano verso un consolidamento. A fronte di un rapporto rischio/rendimento meno interessante sul mercato azionario statunitense, manteniamo una posizione neutrale sulle azioni.
  2. Siamo neutrali sulle azioni rispetto alle obbligazioni. Abbiamo convinzioni su asset specifici.
    • Per ciò che riguarda le preferenze regionali in ambito azionario, crediamo nei mercati emergenti, data la valutazione relativamente interessante e la possibilità di un recupero rispetto ai mercati sviluppati.
    • Nel contesto attuale, prediligiamo i settori difensivi, come la sanità e i beni di consumo di base, mentre una pausa nel settore della tecnologia sembra giustificata.
    • Il settore sanitario dovrebbe garantire una certa stabilità: nessun impatto negativo risultante dalla guerra in Ucraina, carattere difensivo, scarsa dipendenza economica, innovazione e valutazioni interessanti.
    • Inoltre, l'attuale contesto continua a favorire le società con potere di determinazione dei prezzi, che troviamo nel segmento dei beni di consumo di base.
    • In ambito obbligazionario, la maggior parte delle classi di attivi presenta un carry interessante. Il credito Investment Grade europeo rappresenta una delle nostre più solide convinzioni. Siamo inoltre esposti al debito emergente e al debito High Yield globale.
    • Manteniamo un posizionamento leggermente corto in termini di duration, principalmente attraverso i titoli dell'Europa core.
    • Conserviamo un'esposizione ad alcune materie prime, tra cui l'oro, e a valute legate alle materie prime, come il dollaro canadese.
  3. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: prediligiamo le tematiche di investimento correlate alla transizione energetica e conserviamo la tecnologia nelle nostre convinzioni di lungo termine. Nel 2023 ci aspettiamo una ripresa dell'automazione e della robotica, oltre a un crescente interesse per i settori legati al clima e all'economia circolare (come gli industriali e la tecnologia).

 

Il nostro posizionamento

Il nostro posizionamento corrente è neutrale sulle azioni, con una preferenza per i mercati emergenti. Sul fronte del reddito fisso, manteniamo una visione costruttiva rispetto al credito Investment Grade. Conserviamo una duration del portafoglio leggermente corta attraverso le obbligazioni sovrane europee, mentre abbiamo effettuato prese di profitto sulla nostra posizione di duration tattica corta sugli Stati Uniti. A fronte di una solida crescita e della riapertura della Cina, manteniamo l'allocazione ad alcune materie prime.

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