A settembre le azioni globali hanno continuato a scendere

Titoli azionari europei: rally del settore energetico

Dopo aver raggiunto il massimo del 2023 a fine luglio, i mercati azionari europei hanno continuato a perdere terreno nel corso di settembre. I dati macroeconomici hanno confermato che di recente l'economia europea si è leggermente indebolita. Gli investitori si interrogano anche sul possibile impatto della fragilità cinese e dei maggiori prezzi del petrolio sull'economia del Vecchio Continente. Questi ultimi sono saliti a settembre, trainati da scorte ridotte e dall'annuncio che Arabia Saudita e Russia estenderanno i tagli volontari alla produzione fino al termine dell'anno. Nel frattempo, i tassi di interesse a lungo termine sono nuovamente saliti.

In tale contesto, le small cap hanno ulteriormente sottoperformato le aziende a grande capitalizzazione. Da una prospettiva settoriale, l'energia è stata la prima della classe, sospinta dall'aumento dei prezzi energetici, insieme ai finanziari e ai servizi di comunicazione. In questo periodo di maggiore avversione al rischio, anche la sanità si è comportata bene. 

Information technology e beni di consumo discrezionali sono stati i fanalini di coda, sanzionati dalla forte ascesa dei tassi di interesse a lungo termine. Anche il settore difensivo dei beni di prima necessità ha sottoperformato. Tuttavia i gruppi industriali di generi alimentari/bevande e prodotti per la cura della casa e della persona, le nostre principali convinzioni in tale universo, hanno sopravanzato nettamente il retail alimentare e il più ampio mercato azionario europeo.

 

Aspettative sugli utili e valutazioni

Dopo la recente correzione del mercato, le valutazioni sono diminuite. Il mercato azionario europeo è al momento scambiato a poco meno di 12 volte gli utili attesi per il 2024, un valore notevolmente inferiore della mediana di lungo periodo.

Gli utili dovrebbero crescere di circa il 7% il prossimo anno e sono sostenuti principalmente dalla crescita del settore della sanità, information technology, servizi di comunicazione, materiali e industriali. 

 

Soddisfatti del nostro orientamento difensivo

Dato il rallentamento economico, siamo rimasti cauti nei settori più ciclici, come dimostra il rating neutrale verso i  beni di consumo discrezionali e industriali.

Nel frattempo, manteniamo il sovrappeso in settori difensivi come beni di prima necessità e sanità. Quest'ultimo è trainato dal rimbalzo del dollaro rispetto all'euro e dalla fine delle riduzioni che hanno interessato le scorte. Il nostro scenario di base punta sempre a una ripresa, poiché il settore offre un'ottima remunerazione.

Nell'ambito dei beni di prima necessità, i nostri segmenti preferiti restano generi alimentari/bevande e prodotti per la casa e la persona. Entrambi esibiscono una crescita del fatturato e margini resilienti. Siamo ancora prudenti sul retail alimentare, i cui margini sono sotto pressione.  

 

Titoli azionari statunitensi: l'ascesa dei tassi penalizza le azioni

Dopo aver raggiunto il massimo del 2023 a fine luglio, i mercati azionari globali hanno continuato a perdere terreno nel corso di settembre. L'economia statunitense si conferma piuttosto resiliente, ma il forte rincaro del petrolio, sulla scia di scorte ridotte e un'offerta più limitata, e il significativo incremento dei tassi a lungo termine hanno allarmato gli investitori.

             

Forte sottoperformance delle small cap

Nelle scorse settimane i mercati azionari statunitensi sono calati. Le small cap hanno notevolmente sottoperformato, a causa dell'impennata dei tassi di interesse a lungo termine in quasi tutti i settori.

Da una prospettiva settoriale, la sanità ha sovraperformato il mercato generale, così come l'energia e i servizi di comunicazione. Quest'ultimo è stato sostenuto prevalentemente dalle pregevoli performance di Meta Platforms e Alphabet, mentre il settore energetico ha sfruttato i crescenti prezzi del petrolio. Il petrolio ha esibito una marcata progressione a settembre, poiché le scorte sembrano essere contenute e sia l'Arabia Saudita sia la Russia hanno annunciato che continueranno a tagliare volontariamente la produzione di un milione di barili al giorno.

Sullo sfondo dei tassi in ascesa, i beni di consumo discrezionali e i servizi di pubblica utilità hanno conseguito deboli performance. Anche i beni di prima necessità hanno sottoperformato nelle scorse settimane.

 

Un approccio sempre bilanciato

Dopo la recente correzione del mercato, le valutazioni sono diminuite. Il mercato azionario statunitense è al momento scambiato a poco meno di 18 volte gli utili attesi per il 2024, un valore solo lievemente superiore alla mediana di lungo periodo. Gli utili dovrebbero crescere di circa il 12% il prossimo anno e sono sostenuti principalmente dalla crescita di information technology, servizi di comunicazione, sanità e finanziari. 

Tuttavia, considerando che l'economia è in fase di rallentamento, le aspettative sugli utili sono verosimilmente troppo ottimistiche e, in vista delle elezioni presidenziali statunitensi, è probabile che nei prossimi mesi i mercati siano più erratici. In questo contesto, preferiamo non puntare con decisione su specifici settori e assumiamo una visione positiva unicamente sulla sanità.

 

Titoli azionari dei mercati emergenti: un calo più pronunciato rispetto ai mercati sviluppati

A settembre i mercati emergenti hanno esibito una correzione del 2,8% in dollari, toccando un minimo da 6 mesi, penalizzati dall'apprezzamento dell'USD e dal persistente sentiment di avversione al rischio presente da agosto. Con i rendimenti dei Treasury USA in ascesa, il sentiment di avversione al rischio ha continuato a pesare sui rendimenti dei mercati emergenti. Nel mese i paesi più resilienti si trovano nella regione CEEMEA e includono Egitto, Emirati Arabi Uniti e Turchia. L'Asia emergente si è comportata leggermente meglio, con l'India che ha conseguito rendimenti positivi grazie a un sentiment in ripresa dopo il vertice del G20. L'India guadagna terreno e si dimostra uno dei mercati emergenti più resilienti. Le azioni cinesi sono scese in linea con quelle della regione; i dati macro mostrano segnali di stabilizzazione economica e la politica permane favorevole, anche se verosimilmente insufficiente. Il calo è imputabile ai deboli consumi e alle incerte prospettive immobiliari. Dal loro canto, Taiwan e Corea del Sud hanno accumulato ritardi sul piano dei rendimenti relativi, poiché il settore tecnologico statunitense e quello dei semiconduttori sono stati oggetto di prese di profitto a fronte di rendimenti più elevati. Spostandoci in America Latina, il Brasile ha sovraperformato dopo la forte correzione di agosto. Sul fronte macro, il PIL per il secondo trimestre si è rivelato superiore alle attese, mentre l'inflazione converge verso i livelli storici, il che ha permesso alla banca centrale di tagliare i tassi di 50 pb a settembre. Il Messico ha fortemente sottoperformato, poiché i più alti rendimenti statunitensi hanno minato la valuta, dopo sette mesi consecutivi di guadagni.

Nell'universo delle materie prime, i prezzi del petrolio hanno registrato un forte rally a settembre, sospinti dai tagli alla produzione dell'OPEC+ e dalle minori scorte statunitensi. Tale traiettoria ascendente frena la crescita. In molti paesi emergenti, si inizia a mettere in dubbio il ciclo di allentamento in atto.

Sul versante valutario, il paniere di valute dei mercati emergenti è sceso del 2%, di pari passo con il rialzo del Dollar Index (+2,5%).

 

Prospettive e driver

Data la costante ascesa dei rendimenti dei Treasury USA, manteniamo una visione cauta a breve termine sulle azioni dei mercati emergenti. Tuttavia, nel più lungo periodo siamo convinti che tali mercati beneficeranno di molteplici fattori tematici positivi. Tra questi si annoverano la ripresa trainata dall'intelligenza artificiale della supply chain dei semiconduttori, la transizione verso l'energia verde, le opportunità nel settore cleantech, il riorientamento/la diversificazione delle supply chain e altro ancora. Riguardo alle azioni cinesi, iniziamo a intravedere un miglioramento sequenziale dei dati economici, sebbene le sfide associate al rallentamento e all'eccesso di offerta nel settore immobiliare potrebbero richiedere più tempo per essere risolte. Al contempo, la politica è diventata molto più favorevole e potrebbe dare i suoi frutti nel prossimo futuro. In merito al posizionamento del portafoglio, considerati i venti contrari a breve termine derivanti dai crescenti rendimenti, manteniamo un'esposizione bilanciata. Rimaniamo selettivi nell'esposizione alla crescita sostenibile, concentrandoci su società con una solida generazione di flussi di cassa e visibilità degli utili.

 

Aggiornamento delle posizioni

Non abbiamo apportato modifiche alle nostre visioni regionali ma, temendo pressioni sui prezzi, a livello settoriale abbiamo declassato i beni strumentali a neutrale.

 

Visioni regionali:

Cina neutrale: manteniamo una visione neutrale sulla Cina. Nonostante il persistere di venti contrari legati al rallentamento del settore immobiliare, la politica è ora favorevole e dovrebbe alleviare la pressione sul sentiment dei consumatori e, in ultima analisi, dare impulso alla spesa. La valutazione riflette un estremo pessimismo che, in ragione degli sforzi a livello di politica, lascia spazio a un'inversione ciclica.

India: visione neutrale ma positiva sul lungo termine. Gli utili aziendali continuano a salire, trainati da una robusta spesa pubblica e da una domanda di beni di consumo in ripresa in vista delle festività. Malgrado il rincaro del petrolio, l'inflazione continua a scendere.

Visioni per settore e industria:

Beni strumentali declassati a “neutrale”: la pressione a breve termine sugli attori nella supply chain dei veicoli elettrici ci induce a essere prudenti sul settore.

Semiconduttori: restiamo costruttivi sul settore, in quanto beneficiario sul lungo termine di una solida domanda associata ai fattori secolari, tra cui le applicazioni di IA, il cloud e la trasformazione digitale, gli aggiornamenti tecnologici di processori e memorie. Riguardo più in generale alle fonderie di memorie e processori, potremmo essere più vicini a un minimo ciclico.

 

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