La tecnologia stimola gli USA, il rischio politico pesa sull'Europa

Azionario europeo: elezioni e PMI deboli contrastano la spinta del taglio dei tassi

A giugno i mercati azionari globali hanno raggiunto un nuovo massimo storico, trainati ancora una volta dalla straordinaria performance del settore tecnologico statunitense.

Al contrario, nello stesso periodo periodo i listini europei hanno segnato un lieve calo, dopo un solido mese di maggio, sulla scia di indicatori PMI deboli e rischi politici (elezioni francesi).

Sul fronte positivo, la Banca centrale europea (BCE) ha iniziato il suo ciclo ribassista, con un taglio di 25 pb annunciato il 6 giugno. L'istituto dovrebbe procedere a un'ulteriore riduzione a settembre.

 

Andamento dei mercati europei

Dall'ultimo Comitato, i titoli Value hanno lievemente sovraperformato gli omologhi Growth nelle varie capitalizzazioni (grandi, medie e piccole).

Da una prospettiva settoriale, nelle scorse 4 settimane alcuni settori difensivi hanno sovraperformato il mercato generale, in particolare le utilities e l'energia, in ascesa nel periodo. Al contrario, i beni di prima necessità hanno registrato una performance negativa, mentre la sanità è rimasta pressoché stabile.

Tra i settori ciclici, i finanziari sono stati gli unici in territorio positivo, mentre i beni di consumo discrezionali hanno chiuso in fondo alla classifica. Industriali e materials hanno perso lievemente terreno durante il periodo.

Infine, il settore tecnologico e quello delle counicazioni hanno continuato a esibire una tendenza positiva.

 

Aspettative sugli utili e valutazioni 

I fondamentali delle azioni europee rimangono ragionevoli. Le positive revisioni degli utili hanno favorito l'azionario locale.

Gli utili forward a dodici mesi dovrebbero aumentare del 7,4%,sostenuti principalmente dalla crescita di tecnologia, materiali, sanità, industriali e servizi di comunicazione. Al contrario, energia e utilities restano gli unici settori a frenare gli utili previsti, con una crescita attesa negativa nei prossimi mesi.

Se osserviamo il rapporto prezzo/utili forward a 12 mesi, pari a 13,6, i mercati europei sono scambiati ai minimi del loro range storico.

 

Nessuna modifica all'allocazione settoriale

Durante le scorse settimane non abbiamo apportato modifiche strutturali alla nostra allocazione settoriale.

Manteniamo la nostra posizione costruttiva (+2) sui beni di prima necessità, una delle nostre maggiori convinzioni in questo mercato incerto. In tale settore, privilegiamo le imprese nei segmenti food & beverage e i prodotti per la cura della casa e della persona.

Abbiamo confermato il giudizio positivo (+2) sulla sanità, settore che offre un interessante profilo di rischio/rendimento alla luce di valutazioni ragionevoli, una forte visibilità sui flussi di cassa e una crescita degli utili attesa.

Siamo inoltre positivi (+1) sul settore immobiliare (data la valutazione interessante in seguito al ciclo ribassista della BCE iniziato a giugno), pur rimanendo selettivi. Privilegiamo infatti alcuni segmenti di nicchia (logistica, residenze per studenti e case di riposo), evitando al contempo centri commerciali e immobili commerciali.

Di seguito riportiamo la tabella con i nostri rating per ciascun settore del mercato europeo:  

Azionario statunitense: le big-cap growth continuano a primeggiare

A giugno i mercati azionari globali hanno raggiunto un nuovo massimo storico, trainati ancora una volta dalla straordinaria performance dell'information technology. Gli investitori hanno accolto con favore i più deboli indicatori dell'attività economica negli Stati Uniti e il proseguimento della disinflazione. In questo contesto, i rendimenti a lungo termine sono diminuiti, sostenendo i titoli growth a scapito di quelli value.

 

Nessuna variazione nei trend da inizio anno

Nelle scorse settimane i rendimenti a lungo termine statunitensi hanno proseguito la loro discesa. Dal picco di aprile, il rendimento del decennale statunitense è diminuito di quasi 45 punti base. Di conseguenza, sul mercato azionario americano sono proseguite le tendenze in atto da inizio anno, con i titoli growth large cap che esibiscono una significativa sovraperformance.

Da una prospettiva settoriale, solo tre settori hanno sovraperformato il mercato azionario generale: information technology, servizi di comunicazione e beni di consumo discrezionali. La maggior parte degli altri settori è rimasta pressoché stabile nelle scorse settimane. Il mercato statunitense rimane altamente concentrato.

 

Valutazioni alte, ma non eccessive

La stagione degli utili è stata inaugurata dai risultati delle grandi banche statunitensi. In vista di tale periodo, gli investitori rivedono in genere al ribasso le loro aspettative. In questo momento gli investitori anticipano una crescita degli utili per il secondo trimestre (su base annua) di oltre l'8% per le società comprese nell'indice S&P 500, ossia il tasso di crescita su base annua più alto dal primo trimestre del 2022.

Per i prossimi dodici mesi, le attese del consensus puntano su un aumento degli utili di circa il 13%, trainato da un numero ristretto di settori: information technology, servizi di comunicazione, beni di consumo discrezionali, finanziari e sanità.

Alla luce di ciò, le valutazioni dei mercati azionari statunitensi appaiono in una certa misura alte, ma non eccessivamente costose. La crescita degli utili rimane solida, la Federal Reserve è in procinto di tagliare i tassi e le tendenze demografiche sono sempre favorevoli.

 

L'IT resta l'unica convinzione

Nelle scorse settimane non abbiamo apportato modifiche strutturali alla nostra allocazione settoriale. In vista delle presidenziali statunitensi, riteniamo sempre opportuno limitare le posizioni su specifici settori. Fino a quando non ci sarà maggiore chiarezza sull'esito elettorale, la selezione dei titoli sarà il principale driver della performance.

Dal 17 maggio presentiamo un rating positivo (+1) sull'information technology e non ravvisiamo motivi per modificarlo. I rendimenti a lungo termine sono ancora all'apice, la dinamica degli utili si mantiene positiva, le valutazioni non sono troppo costose e il settore è relativamente immune da qualsiasi esito elettorale. Restiamo però vigili qualora dovessero emergere segni che indicano una battuta d'arresto per la crescita della tecnologia.

Azionario emergente: i mercati ex-Cina mostrano resistenza

A giugno i mercati emergenti sono cresciuti del +3,6% (in dollari), sovraperformando gli omologhi sviluppati (+1,9%).

Negli Stati Uniti l'IPC core di maggio è apparso al +3,4%, un minimo da agosto 2021. Nel frattempo, il mercato del lavoro ha mostrato progressivi segni di raffreddamento. La Fed ha continuato a monitorare pazientemente l'inflazione, lasciando intendere che potrebbe procedere a tagli dei tassi qualora la tendenza deflazionistica dovesse proseguire.

La Cina (-2,7%) ha conseguito rendimenti negativi. Con gli indici scivolati in territorio di contrazione, il sentiment è sempre più ribassista. Sullo sfondo di un'economia debole, il governo non ha introdotto stimoli significativi, preferendo varare misure più limitate. Quanto al mercato immobiliare, la banca centrale ha avviato un nuovo piano di prestiti per il rifinanziamento delle abitazioni e, nelle principali città, si è osservato un ulteriore allentamento delle politiche. Sul fronte geopolitico, l'UE ha valutato l'ipotesi di imporre nuovi dazi sui veicoli elettrici cinesi. Ne sono scaturiti negoziati con Pechino.

Taiwan (+11,8%) e Corea (+8,3%), paesi le cui economie sono orientate alle esportazioni, sono stati tra i primi della classe, dato il loro ruolo centrale nello sviluppo dell'IA. A giugno si è svolta la manifestazione high-tech Computex a Taiwan. Tra i presenti vi era Jensen Huang, CEO di Nvidia, che ha tenuto un discorso sulla roadmap dell'IA. L'evento ha sostenuto la performance di numerosi fornitori di IA con sede in entrambi i paesi. Il PMI manifatturiero della Corea del Sud è salito ulteriormente a 52, mentre le esportazioni nazionali sono aumentate per il nono mese consecutivo.

In India (+6,9%), il primo ministro Modi ha prestato giuramento per il suo terzo mandato. La vittoria è stata meno netta del previsto, sollevando dubbi sulla formazione di un governo di coalizione e timori di breve durata. Il nuovo governo dovrebbe concentrarsi maggiormente sul welfare sociale, come gli investimenti nelle aree rurali.

L'America Latina ha accumulato ritardi nel mese. Il Brasile (-4,5%) ha registrato rendimenti negativi. Il ciclo di allentamento del paese è stato interrotto, con la componente fiscale sotto pressione. Il Messico (-11,3%) ha sottoperformato, a causa soprattutto degli sviluppi elettorali. La leader del partito di sinistra Sheinbaum è stata eletta presidente e dispone di un'ampia maggioranza per attuare il suo programma. In Argentina, le riforme favorevoli alle imprese del Presidente Milei sono state approvate dal Congresso.

La Turchia (+0,1%) ha chiuso con rendimenti pressoché nulli, consolidando i solidi guadagni annuali. In Sudafrica (+9,4%) è stato formato un nuovo governo di coalizione. Il nuovo governo dovrebbe privilegiare le riforme economiche.

Riguardo alle materie prime, il greggio ha guadagnato +5,9%. L'OPEC ha continuato a tagliare la produzione. L'oro è rimasto pressoché stabile, mentre l'argento è calato del -4,0%. I rendimenti statunitensi hanno concluso il mese al 4,36%.

 

 

Outlook e driver

Le azioni dei mercati emergenti hanno esibito una robusta ripresa quest'anno, con i relativi paesi che svolgono un ruolo chiave nella crescita economica globale.

A livello regionale, i mercati emergenti (Cina esclusa) hanno evidenziato una notevole resilienza. L'India continua a puntare con decisione sugli investimenti infrastrutturali, sulla diversificazione della supply chain globale, sull'aumento della spesa al consumo, sull'espansione dei servizi finanziari e sulla crescita del settore residenziale. La Banca mondiale anticipa una crescita del PIL indiano del 6,7% per il 2024-26.

Taiwan e Corea stanno collaborando strettamente con i leader statunitensi dei chip, preannunciando una nuova "era della robotica" secondo Jensen Huang, CEO di Nvidia. Anche i paesi dell'Asia meridionale si stanno posizionando attivamente come nuovi hub per i chip.

Il FMI ha leggermente rivisto al rialzo le prospettive del PIL cinese per il 2024. La crisi dell'immobiliare cinese si sta attenuando grazie all'approccio maggiormente proattivo del governo. Pechino sta elaborando politiche volte ad aiutare le amministrazioni locali a smaltire l'eccessivo stock di alloggi. Ulteriori misure sono attese in occasione dell'alto comitato per l'economia in programma a luglio ("Terza sessione plenaria"). Tuttavia, i recenti PMI hanno messo in risalto un percorso non uniforme della ripresa in Cina e l'esigenza di selettività riguardo agli investimenti nel paese.

In linea con la nostra strategia, calibriamo in modo dinamico la propensione al rischio del portafoglio in risposta alle mutevoli dinamiche di mercato, mantenendo al tempo stesso una posizione equilibrata. Siamo in attesa di ulteriori conferme in merito alla politica accomodante negli Stati Uniti e alla ripresa in Cina, che contribuiscono alla crescita differenziale dei mercati emergenti.

 

Aggiornamento del posizionamento

Siamo ottimisti sulla ripresa delle azioni emergenti nel 2024. Siamo costruttivi sul settore tecnologico, in particolare l'IA.

Nessuna modifica alle nostre visioni regionali. La Cina ha messo a segno un ulteriore rimbalzo, ma i problemi legati alla deflazione e al settore immobiliare rimangono. Conserviamo un giudizio positivo sull'India dopo le elezioni. Restiamo neutrali sul Messico dopo la tornata elettorale.

La nostra visione settoriale non ha subito modifiche. Siamo costruttivi sul settore tecnologico, ulteriormente favorito dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Siamo cauti sulle valutazioni e monitoriamo possibili rotazioni.

 

Visioni regionali:

Nessuna modifica alle visioni regionali

India - Sovrappeso: il primo ministro Modi è stato rieletto. Il potenziale di crescita del paese resta incoraggiante. Il mercato in rapida evoluzione fa emergere molte nuove opportunità. Oltre alle preferenze esistenti, apprezziamo anche temi come lo sviluppo delle aree rurali e l'inclusione finanziaria.

Cina - Neutrale: il mercato è risalito sulla scia di nuovi stimoli. I problemi economici della Cina persistono. Si attendono ulteriori misure in occasione della "terza sessione plenaria" di luglio.

Messico - Neutrale: si sono osservate correzioni dopo le urne. Manteniamo una posizione neutrale sul Messico. Nel paese preferiamo le società orientate alle esportazioni.

Visioni per settore e industria:

Nessuna modifica alle visioni settoriali

Manteniamo il sovrappeso su tecnologia/IA e monitoriamo i titoli legati all'IA date le elevate valutazioni. Ci aspettiamo maggiori indicazioni dall'imminente stagione degli utili e valutiamo possibili lievi rotazioni verso titoli in ritardo nei mercati taiwanese e coreano.

 

 

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