Primo mese dell’anno positivo

Azionario europeo: Forte sovraperformance delle Large Cap 

Nonostante un inizio titubante, i mercati azionari globali hanno chiuso il primo mese dell'anno in territorio positivo. Gli Stati Uniti hanno ampiamente sovraperformato, ma anche i mercati azionari europei hanno esibito un rialzo a gennaio 2024. L'indice composito dei direttori agli acquisti (PMI) è lievemente salito a 47,9 nel mese di gennaio, restando sotto la soglia di 50 punti che separa la crescita dalla contrazione. Alla riunione di gennaio, la Banca centrale europea ha mantenuto i tassi invariati, ribadendo che le future decisioni al riguardo continueranno a dipendere dai dati. Un taglio dei tassi a marzo sembra improbabile e verosimilmente non dovrebbe giungere prima dell'estate.

In termini di performance, nelle ultime quattro settimane dall'ultimo comitato, si sono osservate tendenze di stile evidenti. Le Large Cap hanno nettamente sovraperformato le Small Cap, poiché i tassi di interesse a lungo termine sono saliti finora nell'anno. Il rendimento del titolo decennale tedesco è aumentato di quasi 30 pb, oltrepassando la quota del 2,3% all'inizio di febbraio.

Nel frattempo, i titoli growth hanno ancora una volta primeggiato, mentre non è emersa alcuna chiara distinzione tra ciclici e difensivi.

Da una prospettiva settoriale, l'information technology è stato di nuovo il primo della classe, seguito dai beni di consumo discrezionali e industriali. Anche i beni di prima necessità si sono comportati discretamente e hanno sovraperformato il più ampio mercato europeo.

I materiali, l'energia e i servizi di pubblica utilità sono stati tra i fanalini di coda. Quest'ultimo ha risentito dell'ascesa dei tassi a lungo termine nelle prime settimane del mese.

 

Aspettative sugli utili e valutazioni 

La stagione degli utili per il quarto trimestre del 2023 è al momento in corso ed è chiaramente meno costruttiva negli Stati Uniti. Finora il 20% delle società europee ha comunicato i risultati, però solo il 45% è riuscito a superare gli utili attesi, il dato più contenuto dal 2009 secondo il tracker degli utili di JP Morgan. La crescita degli utili nel quarto trimestre si attesta per ora al -4% su base annua e gli analisti continuano a rivedere al ribasso le loro aspettative.

Attualmente, il consensus anticipa un'espansione degli utili pari al 4% nei prossimi dodici mesi. L'energia e l'immobiliare sono tra i principali settori a penalizzare gli utili previsti, mentre i materiali, gli industriali e il sanitario rientrano tra quelli con la maggiore crescita attesa nei prossimi dodici mesi.

Anche tenendo conto di tale crescita moderata degli utili, i mercati azionari europei appaiono piuttosto interessanti. Guardando al rapporto prezzo/utili forward a 12 mesi, inferiore a 13, questi mercati sono tuttora scambiati ai minimi del loro range storico.

 

Nessuna modifica strutturale

In questo contesto, non abbiamo apportato modifiche strutturali alla nostra allocazione settoriale. Siamo soddisfatti della visione positiva sul settore difensivo sanitario (elevata visibilità, sostegno di una crescente attività di M&A e interessanti valutazioni sullo sfondo di un rallentamento della crescita economica) e su quello dei beni di prima necessità (Food & Beverage e Household & Personal Products con valutazioni positive e che potrebbero beneficiare da un quadro meno negativo per i farmaci GLP1 e dalla stabilizzazione dei tassi di interesse a lungo termine).

Azionario statunitense: un ottimo inizio nel 2024

Nonostante un inizio titubante, i mercati azionari statunitensi hanno chiuso il primo mese dell'anno con un rendimento positivo. Gli investitori hanno accolto con favore i discreti dati economici americani e digerito la solida crescita e le mutevoli attese sui tagli dei tassi di interesse.       

 

Sovraperformance delle grandi società growth

L'anno è iniziato con il piede giusto e si sono osservate tendenze di stile evidenti. A gennaio le Large Cap hanno nettamente sovraperformato le Small Cap, mentre i titoli growth hanno sopraperformato gli omologhi value. Da una prospettiva settoriale, non è emersa alcuna chiara distinzione tra ciclici e difensivi. La tecnologia e i servizi di comunicazione hanno continuato ad alimentare il rialzo; anche il settore sanitario, più difensivo, ha sovraperformato il mercato generale. I materiali e i servizi di pubblica utilità sono stati i fanalini di coda, con una performance negativa da inizio anno. Quest'ultimo settore ha risentito dell'ascesa dei tassi a lungo termine nelle prime settimane del mese.

 

Stagione degli utili in corso

La stagione degli utili per il quarto trimestre del 2023 è al momento in corso. Secondo Factset, circa il 46% delle società comprese nell'indice S&P 500 ha già pubblicato i risultati. Circa il 72% di esse ha riferito utili superiori alle attese. Gli odierni utili misti sono in ascesa dell'1,6% su base annua nel quarto trimestre, il secondo trimestre consecutivo di crescita.

Le aspettative sugli utili per i prossimi dodici mesi sono rimaste sostanzialmente stabili, con un'espansione prevista di circa  10%. Alla luce di quanto precede, il mercato azionario statunitense è per ora scambiato a circa 20 volte gli utili attesi, un valore superiore alla media ma non ancora eccessivo.

 

Soddisfatti dell'attuale posizionamento

In questo contesto, non abbiamo apportato modifiche strutturali alla nostra allocazione settoriale. Siamo soddisfatti della nostra visione positiva sul settore difensivo sanitario, che offre un'elevata visibilità, è sostenuto da una crescente attività di M&A ed esibisce interessanti valutazioni sullo sfondo di un rallentamento della crescita economica.

Manteniamo inoltre il nostro giudizio costruttivo sulla tecnologia, per la quale abbiamo osservato finora buone pubblicazioni di utili. Il settore dovrebbe continuare a essere favorito dalla stabilizzazione dei tassi di interesse, dalla prospettiva di tagli da parte della Fed e dall'impulso dell'intelligenza artificiale. Riconosciamo che le valutazioni sono aumentate, ma per ora non rappresentano un rischio, in quanto la crescita si conferma sostenuta. Il trend è sempre dalla nostra parte e intravediamo ancora un potenziale residuo di rialzo.

 

Azionari dei Mercati Emergenti: un mese di sottoperformance

A gennaio i Mercati Emergenti hanno conseguito rendimenti negativi (-4,7% in USD) e sottoperformato gli omologhi Sviluppati (+1,1%).

In Cina (-10,6%), nonostante una crescita del PIL per il 2023 in linea con le attese (5,2%), la situazione è proseguita da una complessiva debolezza. Nello specifico, la persistente deflazione, un PMI manifatturiero in contrazione e i fragili dati sul credito hanno esemplificato le sfide con le quali è alle prese il paese. Sebbene la PBoC abbia introdotto maggiore liquidità e ridotto il coefficiente di riserva obbligatoria (RRR) di 50 pb, innescando un breve rimbalzo del mercato, il sentiment è rimasto cauto in attesa di un ulteriore miglioramento.

Taiwan (-1,5%) e Corea del Sud (-9,7%) hanno conseguito rendimenti negativi nel corso del mese, ma Taiwan ha sovraperformato. Le esportazioni trainate dalla tecnologia hanno ritrovato vigore e sostenuto l'economia. Sono giunte ulteriori conferme di un punto di svolta per l'industria dei semiconduttori e la fiducia è stata inoltre rafforzata da una domanda in rapida ascesa risultanti dall'adozione accelerata dell'intelligenza artificiale. A Taiwan è stato eletto un nuovo presidente democratico, proprio come il suo predecessore. Questo avrà un impatto positivo sulla stabilità della supply chain dei chip. Nel frattempo, la Corea del Sud ha registrato la crescita delle esportazioni più elevata dal maggio 2022. Il governo coreano ha messo a punto nuove politiche per far rispettare la divulgazione di informazioni aziendali e ridurre lo sconto delle società sottovalutate.

Il mercato indiano (+2,5%) è rimasto solido. La Borsa indiana è salita al quarto posto tra i suoi omologhi globali in termini di dimensioni, incoraggiata dalla crescente passione degli investitori nazionali. Il prossimo bilancio interim del governo, previsto a febbraio, dovrebbe dare priorità agli obiettivi di lungo termine, come maggiori investimenti infrastrutturali e progetti a sfondo sociale, mantenendo al contempo la disciplina fiscale.

In America Latina, il Brasile (-5,9%) ha sottoperformato, mentre il ciclo di allentamento è proseguito con un altro taglio di 50 pb.

Spostandoci in Messico (-1,9%), il calo dell'inflazione lascia intravedere tagli dei tassi sul breve termine.

Abbiamo assistito a un nuovo rialzo dei tassi in Turchia (+10,3%). L'inflazione si è mantenuta su livelli elevati, ma in linea con la valutazione della banca centrale. Anche la Grecia (+5,8%) ha conseguito una performance positiva nel mese, con l'economia che è tornata a crescere dopo un prolungato periodo di stagnazione.

Riguardo alle materie prime, il petrolio ha guadagnato il +6,1% sullo sfondo delle attuali volatilità geopolitiche. L'oro ha perso -1,1%. A fine mese i rendimenti statunitensi si attestavano sotto il 4%.

 

Outlook e driver

Siamo sempre più ottimisti sulle prospettive per le azioni dei Mercati Emergenti; i venti contrari che lo scorso anno ne avevano ostacolato la performance iniziano infatti a dissiparsi. I tassi più elevati negli Stati Uniti e il conseguente apprezzamento del dollaro sono stati dei fattori chiave che hanno pesato sui rendimenti delle azioni emergenti negli ultimi anni. Un possibile ritorno dei venti di coda, tra cui il potenziale picco dei tassi di interesse statunitensi e una transizione verso una politica monetaria più accomodante, è favorevole per i rendimenti della regione. In particolare, questi impulsi dovrebbero rivelarsi pronunciati per il settore growth e i fattori ESG, parte integrante delle nostre strategie sui Mercati Emergenti.

A livello regionale, i Mercati Emergenti ex-Cina hanno dimostrato una notevole resilienza, tenendo duro alla debolezza conseguente al rallentamento cinese. Con la supply chain globale oggetto di una profonda riorganizzazione, questi mercati hanno saputo trasformare le sfide in opportunità. L'industria dei semiconduttori ha mostrato segnali più convincenti di un'inversione di tendenza e l'ascesa dell'IA continua a rivelarsi robusta, grazie ai crescenti investimenti delle società tecnologiche globali.

La Cina ha esibito sporadici rimbalzi all'inizio del nuovo anno. Il sentiment depresso induce a nutrire maggiori speranze in un sostegno diverso da parte del governo, anziché politiche incrementali e di modesta portata. Con l'avvicinarsi del nuovo anno lunare, monitoriamo attentamente le oscillazioni del mercato da una prospettiva tattica.

In linea con la nostra strategia, calibreremo in modo dinamico la propensione al rischio del portafoglio in risposta alle mutevoli condizioni di mercato, mantenendo una posizione equilibrata. Siamo in attesa di ulteriori conferme che il picco dei tassi di interesse sia alle spalle e che la ripresa economica cinese guadagni slancio, contribuendo così alla crescita differenziale dei Mercati Emergenti.

 

Aggiornamento del posizionamento

Siamo più ottimisti sulle prospettive per le azioni emergenti, alla luce di avversità che recedono, un picco dei tassi della Fed, un indebolimento del dollaro e la migliore performance del segmento growth a livello dello stile di investimento.

Nell'universo azionario, manteniamo il sovrappeso su India e Taiwan tra le regioni e monitoriamo le incoraggianti misure introdotte dal governo sudcoreano.

Nessuna modifica alle nostre visioni settoriali. Manteniamo una visione positiva sull'universo dei semiconduttori.

Visioni regionali: 
Nessuna modifica sulle visioni regionali.

India: sovrappeso. Secondo le proiezioni, la crescita reale del PIL indiano dovrebbe attestarsi al 6-7%; tra le grandi economie della regione, l'India sarebbe quella in più rapida crescita. L'espansione è sostenuta da favorevoli tendenze demografiche. In un anno elettorale, il mercato si aspetta una costante stabilità politica dopo i risultati delle elezioni regionali. Le spese pubbliche in conto capitale resteranno al centro dell'attenzione, insieme alle aree prioritarie di energie rinnovabili e infrastrutture elettriche, come si è visto nel budget interim. La prudenza fiscale ha inoltre contribuito a ridurre i rendimenti obbligazionari e l'inclusione della regione nell'indice obbligazionario JPM più avanti nell'anno garantirà ulteriori flussi.

Taiwan: sovrappeso. I risultati elettorali sono stati sostanzialmente in linea con le attese, ma hanno contribuito a rimuovere un'incognita dai mercati. TSMC, la principale società nell'indice MSCI EM, ha guadagnato terreno in seguito alle migliori prospettive e alla conferma di una ripresa per i semiconduttori di processo. Opportunità tematiche come l'IA si prefigurano come un ulteriore supporto alla crescita. TSMC esibisce notevoli miglioramenti negli ultimi mesi.

Cina: neutrale. Gennaio si è confermato un mese difficile per le azioni cinesi, con una notevole pressione sulle Small Cap. I timori per il rallentamento dei consumi, le sfide deflazionistiche e l'elevato indebitamento hanno pesato ulteriormente sulle performance azionarie. Il governo cinese ha intensificato gli sforzi per sostenere i mercati azionari, ma conserviamo una visione neutrale sulla Cina fino a quando non vedremo una chiara inversione delle condizioni economiche.

LatAm: sovrappeso. È stata una delle migliori regioni nel 2023 e manteniamo un sovrappeso. Per quanto riguarda il Messico, monitoriamo da vicino la performance del paese, data la potenziale decelerazione dell'economia americana; infatti, il Messico è ora il principale partner commerciale degli Stati Uniti. Il Brasile è già entrato in un ciclo di allentamento, con una crescita del PIL superiore alle attese e un contesto politico favorevole.

Visioni per settore e industria:
Nessuna modifica sulle visioni settoriali.

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