Coffee Break

L'indipendenza della Fed sotto i riflettori

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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Ad aprile, l'economia statunitense ha creato un numero di posti di lavoro superiore alle attese, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,2%.
  • La Cina ha ribadito il sostegno alle politiche di stimolo esistenti, concentrandosi sull'occupazione e sui settori vulnerabili, e ha segnalato la disponibilità a discutere di questioni commerciali con gli Stati Uniti.
  • Gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno firmato un importante accordo sui minerali, che ha spostato il sostegno statunitense dagli aiuti militari agli investimenti a lungo termine.
  • Microsoft e Meta hanno superato le aspettative grazie a solidi risultati trainati dall'intelligenza artificiale, mentre Amazon ha impressionato pur evidenziando una crescita più lenta nei servizi di cloud computing (AWS).
  • Il Partito Liberale di Mark Carney ha vinto le elezioni generali in Canada, formando un governo di minoranza in un contesto caratterizzato dai timori degli elettori per le relazioni con gli Stati Uniti e la stabilità economica.

Dati ed eventi di questa settimana

  • La Fed e la conferenza stampa di Jerome Powell saranno sotto i riflettori. I mercati non si aspettano cambiamenti nei tassi, ma ogni eventuale cambio di tono (soprattutto in merito ai rischi di inflazione legati alla politica commerciale degli Stati Uniti) potrebbe scuotere le aspettative per la seconda metà del 2025.
  • In Europa, sono invece previste le riunioni di BoE, Riksbank e Norges Bank. Mentre il consenso prevede un taglio dei tassi di 25 pb da parte della BoE, è probabile che Svezia e Norvegia manterranno invariata la rispettiva politica monetaria.
  • I dati commerciali di Stati Uniti e Cina forniranno indicazioni tempestive sulla resilienza della domanda globale in un contesto geopolitico incerto. Gli investitori dovrebbero prepararsi alle reazioni del mercato, poiché i dati potrebbero mettere alla prova il sentiment rispetto alla crescita.
  • In Germania, il 6 maggio il Bundestag dovrebbe votare l'investitura di Friedrich Merz a Cancelliere e dare così il via alla nuova coalizione di governo guidata dalla CDU.
  • Il presidente cinese Xi e il presidente brasiliano Lula sono attesi a Mosca per le celebrazioni del Giorno della Vittoria della Seconda Guerra Mondiale.
  • Gli investitori si concentreranno anche sulla riunione dell'OPEC+ sulla produzione, con il prezzo dei futures sul greggio sceso negli ultimi giorni verso i 60 dollari al barile.
  • Comincia una nuova e importante settimana per la stagione gli utili, con le pubblicazioni di leader di settore come Berkshire Hathaway, Palantir, Novo Nordisk e Disney. Gli investitori analizzeranno i commenti alla ricerca di segnali macro, dalle tendenze dei consumatori alla monetizzazione dell'IA e all'impatto dei dazi sulle imprese.

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • L'aumento dei dazi e un'incertezza sempre maggiore, associati a una crescita più debole, peseranno verosimilmente sulla spesa dei consumatori, sugli investimenti delle imprese e sulle valutazioni degli asset.
  • Negli Stati Uniti, la crescita si sta indebolendo sotto il peso di dazi autoimposti, mentre la pressione inflazionistica è in aumento e ostacola la capacità della Fed di attutire il colpo. Inoltre, l'effetto dei dazi sulla crescita si dovrebbe avvertire anche al di fuori degli Stati Uniti.
  • L'Europa riesce in qualche modo ad attenuare l'impatto negativo grazie al sostegno fiscale e ai legami commerciali diversificati, oltre che all'allentamento monetario della BCE, che dispone ancora di un certo margine di manovra per tagliare i tassi in caso di calo dell'inflazione.
  • La fragile ripresa della Cina è messa a dura prova dall'aggravarsi della deflazione e dalle massicce ritorsioni nel conflitto commerciale, in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche.

Rischi

  • Mentre gli annunci di dazi doganali rimodellano le aspettative di politica monetaria, i timori per la crescita appaiono significativi, evidenziando la crescente tensione sui mercati finanziari globali, sulle catene di approvvigionamento e sulle prospettive economiche.
  • Il settore corporate si trova ad affrontare gravi interruzioni e incertezze a causa delle barriere tariffarie, che portano a ritardi nella produzione e negli investimenti oltre che alla riduzione dei margini di profitto.
  • I dazi vengono utilizzati come strumenti per la generazione di entrate, la sicurezza nazionale e la leva geopolitica, aumentando il rischio di tensioni commerciali prolungate e di danni strutturali alla cooperazione internazionale e alla resilienza delle catene di approvvigionamento.
  • Con l'inasprirsi del confronto tra Stati Uniti e Cina (con al centro la questione dei dazi), i rischi globali si intensificano e permane la domanda: chi vorrà trattare a Mar-a-Lago quando il tono è quello dello scontro e non della cooperazione?

 

Strategia cross-asset

  1. In un contesto incerto caratterizzato da timore e sollievo per i dazi, notiamo che rendimenti obbligazionari inferiori, un dollaro statunitense più debole e il prezzo del petrolio più basso stanno allentando le condizioni finanziarie e agendo da stabilizzatore macro. Tutti questi sviluppi hanno portato a un rimbalzo dei mercati finanziari e sostengono la nostra posizione ancora prudente, anche se ora siamo meno sottopesati rispetto a un mese fa.
  2. Azioni mondiali:
    • Il nostro posizionamento azionario prevede una leggera sottoponderazione.
  3. Allocazione regionale:
    • Privilegiamo i mercati azionari non statunitensi.
    • Siamo neutrali sul mercato azionario britannico.
    • Siamo leggermente negativi sull'eurozona e sulle azioni dei mercati emergenti. L'eurozona si trova di fronte a un delicato equilibrio tra stimoli fiscali e tensioni commerciali, mentre i mercati emergenti (in particolare la Cina) sono direttamente sulla linea di fuoco di un conflitto commerciale in fase di escalation.
    • Il Giappone ha beneficiato di fattori di sostegno strutturale, ma la forza dello yen e le pressioni commerciali potrebbero compromettere il rialzo a breve termine.
    • Siamo cauti sulle azioni statunitensi, nell'ambito delle quali sia le valutazioni che le ipotesi di crescita degli utili subiscono pressioni al ribasso. La retorica erratica sui dazi minaccia la classica narrazione dell'eccezionalismo americano, mettendo ulteriormente in difficoltà i multipli azionari.
  4. Allocazione fattoriale e settoriale:
    • In questo contesto, il nostro posizionamento azionario resta difensivo, con una preferenza per i fattori di qualità e bassa volatilità rispetto alle esposizioni ai titoli ciclici o growth.
  5. Titoli di Stato:
    • La nostra strategia sui titoli di Stato è costruttiva, ma limitata alla Germania e all'Europa core, dove manteniamo un orientamento long in termini di duration, sostenuti dal calo dell'inflazione e dalle aspettative di un ulteriore allentamento da parte della BCE. Nonostante la volatilità degli spread sovrani, i rendimenti europei restano interessanti e offrono una valida diversificazione nei portafogli multi-asset.
  6. Credito:
    • Manteniamo una posizione neutrale sul credito Investment Grade, riconoscendo la solidità dei fondamentali societari ma constatando come un più ampio clima di avversione al rischio stia limitando i rialzi.
    • Siamo negativi sul segmento High Yield, con gli spread che si sono nuovamente contratti mentre il sentiment rimane fragile di fronte all'incertezza politica.
    • In un contesto caratterizzato da insicurezza e avversione del rischio, manteniamo inoltre un giudizio negativo sul debito dei mercati emergenti. Sebbene i rendimenti reali a livello regionale siano interessanti e l'indebolimento del dollaro statunitense possa rivelarsi utile, la combinazione tra il rallentamento della crescita globale e l'intensificarsi delle tensioni commerciali invita a una maggiore cautela.
  7. Gli investimenti alternativi svolgono un ruolo fondamentale nella diversificazione del portafoglio:
    • Continuiamo a intravedere valore negli asset alternativi, in particolare dei metalli preziosi come l'oro e l'argento, che restano coperture efficaci in un contesto di maggiore volatilità e incertezza commerciale.
  8. Per ciò che riguarda le valute, i tassi di cambio rimarranno un punto focale nelle discussioni commerciali e nelle dinamiche di mercato generali:
    • Abbiamo una visione positiva sullo yen giapponese, che consideriamo un probabile beneficiario dell'aumento dell'avversione al rischio.
    • Gli annunci dei dazi, uniti all'incertezza della leadership politica e all'atteggiamento conflittuale in materia di economia e relazioni internazionali, hanno sollevato dubbi sull'attrattiva a lungo termine del dollaro statunitense. Esprimiamo quindi una visione negativa sulla valuta.

 

Il nostro posizionamento

Il nostro posizionamento resta prudente, ma riconosciamo un allentamento delle condizioni finanziarie e la presenza di opportunità tattiche. Per ciò che riguarda le azioni, continuiamo a privilegiare i mercati non statunitensi, dove l'assetto ciclico continua ad apparire più interessante. Nel reddito fisso, manteniamo una preferenza per la duration attraverso i titoli di Stato tedeschi e restiamo altamente selettivi nel credito.
Fino a quando la visibilità a livello politico e macroeconomico non migliorerà in modo significativo, la scelta più saggia rimane quella della consapevolezza del rischio e dell'agilità.

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