La scorsa settimana in sintesi
- Come dimostrano gli indici dei prezzi alla produzione e al consumo della Cina e Stati Uniti, i rallentamenti nelle consegne e gli aumenti dei prezzi hanno innescato una crescita dell'inflazione globale. Che si tratti o meno di un picco resta opinabile.
- Negli Stati Uniti, l'indice del sentiment dei consumatori elaborato dall'Università del Michigan ha toccato un minimo decennale, in un contesto caratterizzato da un calo dei casi di COVID-19 e dal rafforzamento del mercato del lavoro, ma pure da un aumento dei prezzi.
- In Europa, l'indice del sentiment economico ZEW è aumentato di 4,9 punti raggiungendo quota 25,9, pressoché indisturbato dalla nuova ondata di contagi da COVID-19 in atto, che pare non aver ancora scalfito la fiducia degli investitori.
- Il governo britannico ha minacciato di sospendere parte degli accordi volti a evitare un confine rigido e strutturato con l'Irlanda. La Commissione europea ha cominciato a considerare misure di ritorsione.
Dati ed eventi di questa settimana
- Il leader cinese Xi Jinping e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno programmato un summit virtuale. Si parlerà di tensioni commerciali, diritti umani e attività militari.
- A ottobre, la Cina pubblicherà i dati sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio. La politica "zero COVID-19", il razionamento dell'energia elettrica e le limitazioni ambientali in diversi settori hanno di recente rallentato la produzione.
- I mercati stanno aspettando che la Casa Bianca annunci la propria scelta per la presidenza della Federal Reserve. Il presidente in carica, Jerome Powell, e la governatore della Fed Lael Brainard sembrano essere i candidati più accreditati.
- Il Giappone pubblicherà il suo tasso preliminare di crescita del PIL del terzo trimestre. Gli investitori si aspettano un dato leggermente negativo, poiché consumi e produzione sono stati ostacolati da una ripresa del virus e da ritardi negli approvvigionamenti.