Coffee Break

Le banche centrali prestano ascolto ai dati

Coffee Break :
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • La Federal Reserve ha confermato di essere in procinto di tagliare i tassi "a un certo punto nel corso dell'anno", arrivando con buona probabilità a 75 pb complessivi nel 2024.
  • La Banca del Giappone ha aumentati i tassi per la prima volta in 17 anni, mentre la Banca Nazionale Svizzera ha operato un taglio, rafforzando l'ipotesi di una simile operazione da parte della BCE a giugno.
  • In Cina, le vendite al dettaglio e la produzione industriale hanno superato le previsioni, fornendo un impulso alla stabilizzazione economica e offrendo ai politici la speranza di riuscire a mantenere la crescita.
  • I dati preliminari relativi all'l'indice PMI globale del comparto manifatturiero e di quello dei servizi hanno sorpreso positivamente negli Stati Uniti ed evidenziato una stabilizzazione nell'eurozona, con la pressione sui prezzi che sembra essersi attenuata.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Negli Stati Uniti, i dati definitivi su crescita del PIL, richieste di sussidi di disoccupazione, prezzi PCE core, vendite di case e sentiment contribuiranno a fornire un quadro più completo del contesto Goldilocks.
  • Nell'eurozona si attendono i risultati dei sondaggi sulla fiducia dei consumatori e delle imprese, mentre i nuovi dati sull'inflazione di Francia, Spagna e Italia forniranno le prime indicazioni sull'andamento dei prezzi a marzo.
  • Il Regno Unito renderà noti i dati definitivi sul PIL del quarto trimestre, sulla crescita delle partite correnti e degli investimenti delle imprese, dopo che l'inflazione è calata al livello più basso in quasi due anni e mezzo.
  • La Banca del Giappone pubblicherà i verbali dell'ultima riunione e il riepilogo dei pareri.


Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • L'ultima parte del percorso di riduzione del tasso di inflazione dal 3% al 2% sembra essere più accidentata negli Stati Uniti che nell'eurozona. Nel complesso, il mix di crescita/inflazione sta innegabilmente rientrando in un territorio "familiare".
  • Lo scenario che continuiamo a ritenere più probabile è quello di un atterraggio morbido accompagnato da una disinflazione costante negli Stati Uniti, presupponendo che la Fed non abbia alcuna fretta di fornire sostegno monetario. Ci aspettiamo un primo allentamento monetario a giugno.
  • Il 2024 dovrebbe offrire una migliore visibilità con la progressiva riduzione del divario nella crescita economica tra i paesi, mentre la maggior parte delle banche centrali nel frattempo ha recuperato spazio di manovra.
  • L'attività economica cinese ha mostrato qualche debole segno di stabilizzazione, mentre i prezzi mantengono una traiettoria deflazionistica.

 

Rischi

  • Rispetto all'outlook della crescita globale, i rischi geopolitici restano orientati al ribasso a fronte dell'evolversi della situazione nel Mar Rosso e del protrarsi della guerra in Ucraina. Eventuali inversioni di tendenza al rialzo nel prezzo del petrolio, nei rendimenti statunitensi e nell'USD sono le principali variabili da tenere d'occhio.
  • Un rischio che potrebbe manifestarsi è quello di un'inflazione più persistente del previsto, in grado di spingere le banche centrali a invertire la retorica accomodante. A nostro avviso, sarebbe necessario ben più degli incostanti dati osservati all'inizio dell'anno.
  • Al di là delle esposizioni all'immobiliare commerciale, potrebbero riaffacciarsi rischi di stabilità finanziaria dovuti alla più imponente stretta monetaria degli ultimi quarant'anni.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra asset allocation è ampiamente bilanciata. Riconosciamo l'attuale slancio a sostegno del mercato azionario statunitense, abbiamo la convinzione più debole sul mercato europeo e ci manteniamo neutrali su Giappone e mercati emergenti, sebbene entrambi sembrino aver raggiunto un punto di svolta.
  2. Abbiamo le seguenti ulteriori convinzioni di investimento:
    • Manteniamo un'allocazione neutrale poiché il sentiment appare teso e data l'assenza di un segnale di vendita nella nostra analisi proprietaria.
    • Nel contesto delle azioni, ci concentriamo su tematiche specifiche. Dato che prevediamo un mercato generale più incerto nei prossimi mesi e poiché le aspettative del consenso rispetto al settore della tecnologia potrebbero risultare eccessivamente ottimistiche, abbiamo declassato le nostre posizioni sul comparto tecnologico statunitense portandole alla neutralità. Il nostro outlook a lungo termine resta tuttavia fortemente positivo. Rimaniamo inoltre acquirenti di settori di fine ciclo, come quello sanitario. Cerchiamo opportunità tra le azioni delle small e mid-cap che hanno subito forti svalutazioni nel corso dell'anno oppure nel segmento dell'energia pulita.
  3. Per quanto concerne l'allocazione al reddito fisso:
    • Ci concentriamo sul credito di qualità elevata come fonte di una ripresa dei rendimenti.
    • Acquistiamo inoltre titoli di Stato europei core, con l'obiettivo di beneficiare del carry in un contesto di calo dell'inflazione.
    • Rimaniamo esposti al debito dei mercati emergenti per beneficiare di un carry interessante.
    • Conserviamo una posizione neutrale sulle obbligazioni statunitensi, alla ricerca di un punto di ingresso nuovo e più interessante.
  4. Manteniamo una posizione long sullo yen giapponese e un'esposizione ad alcune materie prime, tra cui l'oro, dato che entrambe garantiscono una buona copertura in un contesto di avversione al rischio.
  5. Ci aspettiamo una buona performance degli investimenti alternativi, poiché presentano un certo livello di decorrelazione rispetto agli asset tradizionali.

 

Il nostro posizionamento

Il rally del mercato statunitense da ottobre risulta eccezionale rispetto ai dati storici e, da parte nostra, riconosciamo l'attuale slancio, anche se, dopo questo numero atipico di aumenti successivi, è cresciuta la probabilità di un consolidamento a breve termine. Conserviamo una posizione di sostegno sulle azioni statunitensi, siamo più cauti sul mercato europeo e neutrali su Giappone e mercati emergenti. Nel segmento del reddito fisso, stiamo valutando dei punti di ingresso sulla duration europea e abbiamo meno convinzioni rispetto alla duration statunitense. Inoltre, continuiamo a raccogliere carry tramite il credito investment grade e il debito dei mercati emergenti.

 

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