Spiragli di primavera

Secondo il nostro parere, è il momento di aggiungere ciclicità al portafoglio per beneficiare di un contesto in miglioramento. Mentre in Europa prosegue la tendenza alla disinflazione, le sorprese economiche nella regione sono positive, con una conseguente ripresa di sentiment e flussi. Si può notare un certo ritorno dell'interesse degli investitori e, con un premio al rischio complessivamente interessante, i ritardatari potrebbero registrare performance più elevate in un contesto di miglioramento economico e di ripresa. Abbiamo quindi optato per un approccio neutrale alle azioni dell'EMU, dato il loro carattere ciclico, introducendo small e mid cap nel portafoglio. Inoltre, al di là del flusso di dati, le recenti riunioni delle banche centrali hanno rassicurato gli investitori e in Candriam riteniamo che i prossimi tagli dei tassi rappresentino un ulteriore elemento di supporto capace di limitare i rendimenti obbligazionari a lungo termine, sostenendo al contempo la nostra visione positiva sulla duration. Abbiamo ridotto da sovrappeso a neutrale la nostra esposizione al credito corporate Investment Grade europeo e continuiamo a raccogliere carry attraverso il debito dei mercati emergenti.

 

Un consolidamento a breve termine

Il nostro indicatore composito del sentiment, basato su un insieme esaustivo di fattori di mercato, dati tecnici e indagini rivolte agli investitori, ha raggiunto a metà marzo il livello di "euforia", innescando un segnale di vendita contrarian sulle azioni statunitensi. Dopo le solide performance negli ultimi due trimestri, è probabile che all'inizio del secondo trimestre assisteremo a una fase di consolidamento.

Oltre alle evidenze empiriche correlate a questo indicatore, anche l'analisi tecnica indica una fase di consolidamento con ribassi nella fascia media dei valori a una cifra. Secondo i nostri esperti, è il momento di iniziare ad aggiungere ciclicità al portafoglio per beneficiare di un contesto fondamentale in miglioramento: le tendenze alla disinflazione restano ampiamente intatte, in particolare nell'Eurozona, consentendo alle banche centrali di allentare le politiche monetarie, sullo sfondo di dati economici superiori alle attese.

 

6 giugno: per la BCE sarà il giorno dell’indipendenza

Al di là di un potenziale consolidamento nel breve periodo, la nostra visione positiva sull'azionario europeo, in cui vediamo spazio per una ripresa dei flussi e un accrescimento delle performance, si basa su due semplici fattori fondamentali: i tagli dei tassi della BCE e una maggiore attività.

Concordiamo con l'analisi della BCE sull'inflazione dell'area euro, che ha continuato a diminuire. Sia l'IPC headline che quello core, pari a circa il 2,5% su base annua, dovrebbero offrire alla BCE una base sufficiente per ridurre i tassi a giugno. La Presidente Christine Lagarde, dichiarando che la BCE "non dipende dalla Fed", ha chiaramente convalidato la nostra previsione di diversi tagli dei tassi quest'anno, a partire da giugno.

In che misura le delusioni sul piano dell’inflazione negli Stati Uniti e una Fed meno conciliante potrebbero influire sulle prospettive di politica monetaria della BCE? In assenza di grandi sorprese o shock, la BCE ha confermato in aprile di poter iniziare i tagli a giugno, indipendentemente dall'operato della Fed. Una sorta di dichiarazione di indipendenza dalla Federal Reserve.

Questa divergenza dalla Fed è resa possibile dall’orientamento tendenzialmente opposto dei dati sull'inflazione negli Stati Uniti e in Europa. Vorremmo sottolineare che, per la prima volta nei 25 anni di storia della BCE, il tasso di riferimento potrebbe non essere ridotto a causa di un'attività in calo, ma di un miglioramento della disinflazione.

 

La svolta dei PMI manifatturieri si avvicina

La seconda motivazione per aggiungere maggiore ciclicità al portafoglio consiste nel miglioramento dell'attività su scala globale. A marzo, i dati sulla crescita offrono sorprese positive in tutte le principali regioni (Stati Uniti, Europa, Cina). Con la ripresa dell'attività, la nostre partecipazioni dovrebbero ampliarsi ulteriormente, a beneficio dei ritardatari del settore Ciclico-Value e delle small e mid cap.

Le small cap europee, in particolare, non hanno seguito il recente rimbalzo dei dati economici e sono tra gli asset ciclici con il maggiore ritardo. Siamo convinti che i PMI manifatturieri della regione abbiano toccato il fondo quest'inverno e che ulteriori segni di ripresa saranno visibili nei prossimi rapporti.

Nel complesso, siamo leggermente sovrappesati sulle azioni e aggiungiamo i ciclici al nostro portafoglio, alla luce di dati economici migliori del previsto e della rimozione delle restrizioni monetarie. Esprimiamo questa ciclicità diventando neutrali sugli EMU, in particolare attraverso le small cap. Continuiamo a focalizzarci sui tematiciper trarre vantaggio da situazioni specifiche e da titoli vincenti sul lungo termine.

 

Manteniamo un giudizio positivo sulla duration europea

La BCE ha confermato che il mix crescita/inflazione non rivela segnali che potrebbero impedire il calo dei tassi previsto per giugno. Le riunioni delle banche centrali ci hanno quindi rassicurato e i nostri esperti ritengono che i prossimi tagli dei tassi siano un ulteriore elemento che dovrebbe limitare i rendimenti obbligazionari a lungo termine.

Di conseguenza, manteniamo una visione positiva sulla duration europea e puntiamo al carry in un contesto caratterizzato dal rallentamento dell'inflazione. In particolare, rimaniamo esposti al debito dei mercati emergenti per beneficiare di un carry interessante.

Inoltre, nell'allocazione del reddito fisso, manteniamo una posizione neutrale sui titoli di Stato statunitensi. Poiché i rendimenti decennali sono saliti dal 3,8% al 4,5%, probabilmente non siamo lontani da un punto di ingresso nuovamente interessante.

In termini di costruzione del portafoglio, controbilanciamo il miglioramento da neutrale a leggermente sovrappesato sul fronte azionario, riducendo l'esposizione al credito corporate europeo IG da sovrappesato a neutrale. In questo modo, abbiamo registrato profitti soddisfacenti su questa convinzione in un contesto di contrazione degli spread creditizi e di aumento della volatilità dei rendimenti.

 

Aggiungere ciclicità alla nostra allocazione, con un conseguente lieve sovrappeso nelle azioni

Azioni: Abbiamo una posizione lievemente sovrappesata. Lo scenario economico di un “soft landing” sembra essere scontato per le azioni, ma le recenti sorprese al rialzo sul piano della crescita e i prossimi tagli dei tassi potrebbero sostenere ulteriormente i mercati.

Obbligazioni: I rendimenti obbligazionari attesi a medio termine sono interessanti, ma l’attuale revisione delle aspettative di mercato sull'allentamento monetario potrebbe penalizzare la performance a breve termine.

Valute: Le tensioni geopolitiche potrebbero trainare al rialzo lo yen.

 

Neutrali sull'EMU in quanto ha un carattere ciclico

È giunto il momento di aggiungere una dose di beta e di ciclicità al portafoglio, per beneficiare di un allargamento dello scenario goldilocks (inflazione più bassa del previsto, crescita più alta del previsto).

In Europa, in particolare, le sorprese sul fronte economico sono ora positive e stanno determinando un miglioramento di sentiment e flussi.

Pertanto, rivediamo al rialzo le azioni dell'area euro, da negative a neutrali, aggiungendo al portafoglio alcune Small Cap e titoli finanziari.

Di conseguenza, la valutazione complessiva delle azioni passa da neutrale a leggermente sovrappesata

 

Declassamento a neutrale del settore sanitario

Abbiamo apportato una modifica al portafoglio, declassando la sanità a neutrale. Questa decisione si basa su una visione top-down, considerando la solidità dell'economia statunitense e il suo potenziale impatto negativo sui settori difensivi come quello sanitario.

Nonostante questo cambiamento tattico, la nostra visione a lungo termine sulla sanità resta positiva. Le approvazioni di farmaci sono a massimi storici, l'attività di fusione e acquisizione è robusta e le valutazioni appaiono interessanti. Tuttavia, l'attuale vigore economico potrebbe limitare la sovraperformance del settore sul breve termine. Quando si inizieranno a notare segnali più chiari di una flessione economica, emergerà un'eccellente opportunità di acquisto.

 

Profit taking su IG euro, manteniamo il debito dei mercati emergenti

Le recenti riunioni delle banche centrali di marzo ci hanno rassicurato e riteniamo che i prossimi tagli dei tassi rappresentino un supporto in grado al contempo di limitare i rendimenti obbligazionari a lungo termine.

È la prima volta nei 25 anni di storia della BCE che il tasso di riferimento potrebbe essere ridotto non a causa di un'attività in calo, ma di un miglioramento della disinflazione

EMU Core: I prossimi tagli e l'allentamento dell'inflazione dovrebbero sostenere questa asset class.

EMU Non-Core: Visione neutrale alla luce dell'elevata emissione all'inizio del 2024 e della riduzione del bilancio della BCE.

IG euro: Abbiamo ridotto la nostra esposizione da sovrappeso a neutrale. In questo modo, abbiamo registrato profitti soddisfacenti su questa convinzione in un contesto di contrazione degli spread creditizioe di aumento della volatilità dei rendimenti.

HY euro: Gli spread dei titoli High Yield sono contratti, mentre l'inasprimento delle condizioni di credito agisce da vento contrario. Stabilizzazione della deriva del rating, ma i default sono in aumento.

Gov. USA: I rendimenti statunitensi sono scesi dal 5,0% di metà ottobre al 3,8% alla fine del 2023, per poi tornare al 4,5%. Siamo probabilmente non lontani da un interessante punto d'ingresso.

IG USA: I rendimenti a breve termine potrebbero essere penalizzati da una correzione dopo il brusco calo degli spread; interessante il carry nel  lungo periodo.

HY USA: Cautela sull'HY statunitense, poiché la contrazione degli spread si traduce in una minore protezione contro un aumento dei default.

Debito pubblico EM: La continua disinflazione e la potenza di fuoco delle banche centrali emergenti hanno un ruolo di sostegno.

Debito corporate EM: Il più alto livello di rendimento reale regionale che offre carry. Gli spread e i rendimenti sono superiori alla media storica. L'atteggiamento accomodante delle banche centrali emergenti dovrebbe risultare favorevole.

JPY lungo come copertura

EUR: L'euro è attualmente sostenuto dai segni di ripresa dell'attività, ma deve far fronte a un allentamento monetario più rapido rispetto agli Stati Uniti.

USD: I mercati posticipano la tempistica dei tagli della Fed, il che rappresenta un supporto per il dollaro

JPY: Presentiamo una posizione long sullo yen giapponese come copertura in un potenziale contesto di avversione al rischio.

 

 

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