L’interesse degli investitori sta tornando

Titoli azionari europei: sorprese economiche positive   

I mercati azionari globali hanno chiuso il primo trimestre ai massimi storici, spinti dal costante ottimismo degli investitori. In molti sono stati piacevolmente sorpresi dalla resilienza dell'economia mondiale, in particolare degli Stati Uniti.

Tuttavia, questo quadro roseo non è del tutto privo di ombre. Sebbene l'inflazione core abbia esibito un'apprezzabile tendenza al ribasso, i recenti rincari dei prezzi energetici e l'inflazione ostinatamente elevata nel settore dei servizi hanno sollevato dubbi sui piani per ridurre i tassi della Federal Reserve.

Questa incertezza ha fatto risalire lievemente i tassi di interesse a lungo termine. Le tensioni geopolitiche, in particolare in Medio Oriente e Ucraina, sono ancora irrisolte, ma non hanno compromesso significativamente l'ottimismo generale del mercato.

Nelle scorse settimane i mercati azionari europei hanno avuto buone performance. Dall'ultima riunione dell'Equity Committee, tenutasi all'inizio di marzo, i titoli value hanno sovraperformato gli omologhi growth. Questo orientamento value è stato il principale motore della recente progressione del mercato.

A livello settoriale, anche i ciclici hanno apportato un importante contributo al rally, con una performance nettamente migliore rispetto ai difensivi, eccetto i beni di consumo discrezionali. Il settore Materials  e i titoli finanziari sono stati i primi della classe tra i settori ciclici.

Nell'universo difensivo, l'energia ha conseguito la maggiore sovraperformance rispetto al più ampio mercato europeo, trainata soprattutto dal recente aumento dei prezzi del greggio. Tuttavia, altri settori difensivi, come i beni di prima necessità e la sanità, hanno faticato notevolmente nelle scorse settimane.

 

Aspettative sugli utili e valutazioni 

Sta per iniziare la stagione degli utili per il primo trimestre del 2024, con revisioni leggermente positive.  Nel complesso, gli analisti prevedono una modesta crescita del 3% per l'intero anno. Tuttavia, in virtù della prevista ripresa economica nel corso dell'anno, la crescita degli utili dovrebbe superare il 5% nei prossimi dodici mesi.

Da un lato, l'energia è l'unico settore a frenare gli utili attesi, con un dato negativo nei prossimi dodici mesi. Dall'altro, il settore dei materiali, gli industriali e la sanità sono in testa, con proiezioni di crescita nella fascia alta dei valori a una cifra.

Inoltre, le valutazioni appaiono interessanti, attestandosi a sole 13,9 volte gli utili attesi per i prossimi dodici mesi, un valore sempre inferiore alla media di lungo termine.

 

Soddisfatti del nostro orientamento difensivo

Alla luce delle attuali condizioni di mercato, riteniamo che sia ancora preferibile mantenere un portafoglio bilanciato con un lieve orientamento difensivo. I ciclici europei appaiono piuttosto costosi e, pertanto, di recente non abbiamo apportato sostanziali modifiche all‘allocazione settoriale.

Manteniamo la nostra visione positiva sui beni di prima necessità, una delle nostre maggiori convinzioni in questo mercato incerto. In tale settore, privilegiamo le imprese nei segmenti food and beverage e prodotti per la cura della casa e della persona.

Abbiamo inoltre confermato il nostro rating positivo (+2) sulla sanità. Tale settore offre in Europa un interessante profilo di rischio/rendimento grazie a valutazioni ragionevoli, una forte visibilità sui flussi di cassa e una prevista crescita degli utili.

 

Opportunità di riallocazione dalle large alle small cap 

In prospettiva, secondo il consensus del mercato è sempre probabile che la BCE proceda al primo taglio dei tassi di interesse a giugno. In questo scenario, ci aspettiamo che le small cap ne siano le principali beneficiarie, data la loro valutazione allettante rispetto alle large cap (in particolare quelle cicliche) e la pregevole dinamica degli utili. Pertanto, l'attuale valutazione delle small cap europee di qualità potrebbe rappresentare un interessante punto d'ingresso rispetto alle grandi capitalizzazioni, purché nelle prossime settimane non si assista a un rialzo dei tassi a lungo termine.

 

Titoli azionari statunitensi: proseguimento del rally

I mercati azionari statunitensi avanzano senza sosta da fine ottobre, guadagnando ulteriore terreno anche in presenza di dati economici più solidi e un'inflazione persistente. Gli investitori hanno accolto con favore il pareredel presidente della Federal Reserve Jerome Powell, secondo cui i tassi di interesse sono sufficientemente restrittivi per riportare l'inflazione al 2%.

 

I titoli value sono i primi della classe

Pur osservando un trend rialzista generalizzato, i titoli value sono stati il principale propulsore del mercato e hanno sovraperformato quelli growth. La performance settoriale si è rivelata eterogenea, senza una chiara distinzione tra settori ciclici e difensivi.

Il settore energetico è cresciuto sulla scia dei prezzi del petrolio, trainati dalle tensioni geopolitiche e dalle previsioni dell'Agenzia internazionale dell'energia di un mercato più rigido nel 2024.

Anche i servizi di comunicazione, i servizi di pubblica utilità e i materials hanno avuto buone performance. Sanità, information technology (che abbiamo declassato a neutrale a marzo) e beni di prima necessità hanno invece faticato.

 

La stagione degli utili in primo piano

La prossima settimana inizierà la stagione degli utili per il primo trimestre. Gli analisti prevedono una modesta crescita degli utili (3,6%) per le società appartenenti all'indice S&P 500, che segneranno il terzo trimestre consecutivo in territorio positivo.
Gli investitori sono cautamente ottimisti, con revisioni degli utili invariate. Questo si traduce in una crescita prevista dell'11% nei prossimi dodici mesi, con valutazioni attualmente pari a 21 volte gli utili attesi.

Information technology, servizi di comunicazione e sanità dovrebbero guidare la crescita, mentre il settore energetico è l'unico per il quale è previsto un calo.

 

Un approccio mai tanto bilanciato

Abbiamo apportato una piccola modifica al portafoglio, declassando la sanità a neutrale. Questa decisione si basa esclusivamente su una visione top-down, considerando la solidità dell'economia statunitense e il suo potenziale impatto negativo sui settori difensivi come quello sanitario.

Nonostante questo cambiamento tattico, la nostra visione a lungo termine sulla sanità resta positiva. Le approvazioni di farmaci sono a massimi storici, l'attività di fusione e acquisizione è robusta e le valutazioni appaiono interessanti. Tuttavia, l'attuale vigore economico potrebbe limitare la sovraperformance del settore sul breve termine. Quando si inizieranno a vedere segnali più chiari di una flessione economica, emergerà un'eccellente opportunità di acquisto.

 

Titoli azionari emergenti: una robusta ripresa quest'anno 

A marzo i mercati emergenti hanno mostrato rendimenti positivi (+2,2% in USD) ma sottoperformato i i paesi sviluppati (+3,0%).

La Fed ha mantenuto i tassi invariati e il suo presidente ha rilasciato commenti chiari e accomodanti.

Il panorama economico cinese è rimasto irregolare (+1,0%). L'IPC di febbraio è diventato positivo e il PMI manifatturiero di marzo ha superato quota 50, entrando in territorio di espansione. Ciononostante, la crisi immobiliare si è protratta, con ulteriori notizie sui problemi di indebitamento delle società. Nel corso del mese si è tenuto il congresso annuale cinese, durante il quale sono stati rivelati gli obiettivi di crescita del PIL (5%) e dell'IPC (3%) per il 2024.

Nell'universo emergente, i migliori sono stati Taiwan (+8,0%) e Corea del Sud (5,4%), sostenuti dalla ripresa sequenziale delle rispettive attività industriali. Il tema dell'intelligenza artificiale continua a spiccare, consentendo al mercato di individuare nuove interessanti opportunità lungo l'intera supply chain.

L'India (+0,8%) si è confermata resiliente nonostante alcune prese di profitto sulle small cap nazionali. Il governo prevede maggiori investimenti infrastrutturali e il PMI manifatturiero del paese ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 16 anni.

In America Latina (+0,6%), il Brasile (-2,5%) ha sottoperformato, alla luce di una ripresa di industria e consumi più debole del previsto. Le large cap Petrobras e Vale hanno inciso negativamente. Il Messico (+5,4%) ha chiuso invece tra i migliori. La banca centrale messicana ha proceduto a un taglio dei tassi di 25 pb, segnando l'inizio di un ciclo di allentamento.

La Turchia (+0,3%) è stata alle prese con crescenti timori per l'inflazione, che hanno indotto la banca centrale ad innalzare in misura significativa i tassi. L'esito delle elezioni locali è favorevole all'adozione di politiche più ortodosse volte a sostenere l'economia.

I rendimenti statunitensi hanno concluso il mese al 4,3%. Quanto alle materie prime, il greggio è salito del +4,6%. I metalli preziosi sono risaliti sulla scia di una rinnovata volatilità. L'oro è aumentato del +9,1% e l'argento del +9,9%.

 

Outlook e driver

Quest'anno il comparto azionario dei mercati emergenti ha mostrato una robusta ripresa e una confluenza di venti in coda contribuisce alla loro performance positiva. Avvalorato dai pareridella Fed, lo scenario di soft landing per l'economia statunitense è sempre più verosimile. Nel corso dell'anno sono attesi diversi tagli dei tassi, che potrebbero indurre altre banche centrali di tutto il mondo, soprattutto quelle asiatiche, a fare altrettanto.

Il mercato azionario cinese è oggetto di misure di sostegno diretto da parte del governo. Il nuovo governatore della SEC cinese considera prioritaria la supervisione per migliorare la corporate governance e le qualifiche delle IPO. La banca centrale e le imprese di Stato immettono maggiore liquidità nel mercato, sotto forma di partecipazioni in ETF. Sono necessarie ulteriori misure per garantire il raggiungimento degli obiettivi di crescita del paese, ma la crisi immobiliare continua a rappresentare un freno.

A livello regionale, i mercati emergenti diversi dalla Cina mostrano un'ottima tenuta. L'India, in particolare, esibisce una forte crescita, sospinta dalla spesa pubblica e dalle favorevoli tendenze demografiche. In America Latina, i crescenti investimenti esteri in Brasile contribuiscono a ridurre il deficit corrente nazionale, mentre il primo taglio dei tassi in Messico segna l'inizio di un ciclo ribassista.

Il fiorente settore dei semiconduttori nella regione Asia-Pacifico offre interessanti opportunità, soprattutto con riguardo al tema dell'intelligenza artificiale. Mentre i leader mondiali dei chip accrescono gli investimenti, gli investitori esplorano la supply chain per individuare le tecnologie di trasformazione cruciali per le nuove generazioni di chip e algoritmi.

In linea con la nostra strategia, calibriamo in modo dinamico la propensione al rischio del portafoglio in risposta alle mutevoli dinamiche di mercato, mantenendo una posizione equilibrata. Siamo in attesa di ulteriori conferme in merito alla politica accomodante negli Stati Uniti e alla ripresa in Cina, che contribuiscono alla crescita differenziale dei mercati emergenti.

Aggiornamento del posizionamento

Siamo più ottimisti sulle prospettive del comparto azionario dei mercati emergenti alla luce delle avversità che recedono, di un picco dei tassi della Fed, di un indebolimento del dollaro e della migliore performance del segmento Growth a livello di stili di investimento.

Visione regionale - Abbiamo declassato il Brasile a neutrale. Monitoriamo il Brasile poiché il paese è sotto pressione sulla scia di rendimenti statunitensi persistentemente elevati.

Nessuna modifica alle nostre visioni settoriali. Siamo positivi sulla ripresa dei semiconduttori, ulteriormente favorita dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale.

 

Visioni regionali

Abbiamo declassato il Brasile a neutrale

Brasile - Neutrale: penalizzato da tassi USA più alti più a lungo, il Brasile mostra una certa debolezza nel breve termine. Il ciclo di allentamento è favorevole e i dati sull'IPC sono in linea. Le revisioni del PIL sono positive e le valutazioni interne sono interessanti. Continuiamo ad apprezzare il paese.

Taiwan - Sovrappeso: TSMC ha conseguito una solida performance, con una crescita delle vendite superiore alle attese nel primo trimestre. La società ha compiuto ulteriori progressi nell'espansione della capacità negli Stati Uniti, segnalando una forte domanda dei clienti americani. TSMC ha inoltre ricevuto altre sovvenzioni da parte del governo statunitense. 

Corea - Sovrappeso: visione positiva sulle società tecnologiche coreane. Monitoriamo le elezioni e il loro potenziale impatto.

India - Sovrappeso: giudizio positivo sulla crescita a lungo termine del paese.

Cina - Neutrale: il PMI manifatturiero di marzo ha superato quota 50 per la prima volta in sei mesi. Il governo cinese ha inoltre annunciato investimenti maggiormente mirati per le attività di R&S in ambito tecnologico.

Visioni per settore e industria:

Nessuna modifica alle visioni settoriali

Rimaniamo sovrappeso sul settore tecnologico e monitoriamo l'evoluzione ciclica dei semiconduttori. Valutiamo positivamente i progressi compiuti da TSMC nella sua espansione negli Stati Uniti e la conferma delle sovvenzioni in tale paese.

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