Coffee Break

Un super giovedì per la BCE?

Coffee Break :
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Il raffreddamento dell'inflazione nell'eurozona ha permesso alla presidente della BCE Christine Lagarde di fornire un vago outlook su crescita, pressioni salariali e target inflazionistici.
  • Negli Stati Uniti, sono state soddisfatte le aspettative di mercato, con l'indice dei prezzi relativo alla spesa per i consumi personali (esclusi i costi di alimenti ed energia) che è cresciuto del 2,8% su base annua, ovvero al ritmo più lento da marzo 2021.
  • In Cina, le festività legate al Capodanno lunare hanno favorito il settore dei servizi, mentre l'attività manifatturiera è rimasta debole.
  • La crescita del PIL indiano nel quarto trimestre del 2023 ha superato le aspettative, attestandosi all'8,4%, con l'aumento degli investimenti che ha scavalcato in maniera significativa quello dei consumi.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Le banche centrali saranno sotto i riflettori: BCE e Bank of Canada dovrebbero mantenere i tassi invariati, mentre la testimonianza di Jerome Powell davanti al Congresso e il Beige Book della Fed forniranno un quadro degli sviluppi economici.
  • Nel corso del "Super Tuesday", tradizionalmente il giorno più significativo nel calendario delle primarie statunitensi, verrà assegnato più di un terzo del totale dei delegati sia per il partito Repubblicano che per quello Democratico.
  • A Pechino, si riunirà l'Assemblea nazionale del popolo. Gli investitori scopriranno se il primo ministro Li presenterà una nuova iniziativa politica o se invece preferirà agire più avanti nel corso dell'anno.
  • Nell'eurozona, sul fronte dei dati, verranno pubblicati la stima del tasso di crescita del PIL nel quarto trimestre, il dato finale sulle vendite al dettaglio, quello sul cambio di occupazione e il PPI.
  • La settimana si concluderà con il report sull'andamento del mercato del lavoro statunitense, che farà luce sulla possibilità di un raffreddamento in quest'ambito.


Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • L'ultima parte del percorso di riduzione del tasso di inflazione dal 3% al 2% sembra essere più accidentata negli Stati Uniti che nell'eurozona. Nel complesso, il mix di crescita/inflazione sta innegabilmente rientrando in un territorio "familiare".
  • Lo scenario che continuiamo a ritenere più probabile è quello di un atterraggio morbido accompagnato da una disinflazione costante negli Stati Uniti, presupponendo che la Fed non abbia alcuna fretta di fornire sostegno monetario. A nostro parere, l'istituto procederà a un iniziale allentamento alla fine del primo semestre, lasciando ancora spazio a delusioni rispetto alle attuali attese del mercato.
  • Il 2024 dovrebbe offrire una migliore visibilità con la progressiva riduzione del divario nella crescita economica tra i paesi, mentre la maggior parte delle banche centrali nel frattempo ha recuperato spazio di manovra.
  • In Cina, l'attività economica ha mostrato timidi segnali di stabilizzazione (4% di crescita del PIL atteso nel 2024), mentre l'evoluzione dei prezzi permane in territorio deflazionistico.

 

Rischi

  • Sebbene permanga incertezza sulle tempistiche e sulle condizioni dell'avvio di un allentamento monetario, un rischio al ribasso potrebbe essere rappresentato da un approccio troppo prudente rispetto a un allentamento della politica monetaria da parte delle banche centrali e a un mercato deluso.
  • Rispetto all'outlook della crescita globale, i rischi geopolitici restano orientati al ribasso a fronte dell'evolversi della situazione nel Mar Rosso. Eventuali inversioni di tendenza al rialzo nel prezzo del petrolio, nei rendimenti statunitensi e nell'USD sono le principali variabili da tenere d'occhio.
  • Un rischio che potrebbe manifestarsi è quello di un'inflazione più persistente del previsto, in grado di spingere le banche centrali a invertire la retorica accomodante. A nostro avviso, sarebbe necessario ben più degli incostanti dati osservati a Gennaio.
  • Al di là delle esposizioni all'immobiliare commerciale, potrebbero riaffacciarsi rischi di stabilità finanziaria dovuti alla più imponente stretta monetaria degli ultimi quarant'anni.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra asset allocation mostra un approccio relativamente bilanciato, dato che il premio per il rischio azionario risulta attualmente insufficiente e non incoraggia quindi gli investitori a riponderare questa classe di attivi.
  2. Abbiamo le seguenti convinzioni di investimento:
    • Ci aspettiamo un rialzo limitato nel comparto azionario e attendiamo un miglior rapporto rischio/rendimento e segnali più chiari per cominciare a incrementare l'esposizione. Manteniamo un'allocazione neutrale nei confronti degli indici azionari al di fuori dell'Europa, avendo una visione cauta sulle azioni dell'eurozona.
    • Nel contesto delle azioni, ci concentriamo su tematiche specifiche. Tra esse, prediligiamo la tecnologia/l'IA e rimaniamo inoltre acquirenti di settori di fine ciclo, come sanità e beni di prima necessità. Cerchiamo opportunità tra le azioni delle small e mid-cap che hanno subito forti svalutazioni nel corso dell'anno oppure nel segmento dell'energia pulita.
  3. Per quanto concerne l'allocazione al reddito fisso:
    • Ci concentriamo sul credito di qualità elevata come fonte di una ripresa dei rendimenti.
    • Acquistiamo inoltre titoli di Stato europei core, con l'obiettivo di beneficiare del carry in un contesto di calo dell'inflazione.
    • Rimaniamo esposti al debito dei mercati emergenti per beneficiare di un carry interessante.
    • Conserviamo una visione neutrale sui titoli di Stato USA, alla ricerca di un nuovo e più interessante punto d'ingresso, in quanto ci aspettiamo che i mercati rivedranno più avanti le loro prospettive sulla Fed.
  4. Manteniamo una posizione long sullo yen giapponese e un'esposizione ad alcune materie prime, tra cui l'oro, dato che entrambe garantiscono una buona copertura in un contesto di avversione al rischio.
  5. Ci aspettiamo una buona performance degli investimenti alternativi, poiché presentano un certo livello di decorrelazione rispetto agli asset tradizionali.

 

Il nostro posizionamento

La nostra strategia tiene conto dell'attuale contesto, caratterizzato da resilienza economica negli Stati Uniti, dalla cauta ripresa dell'UE e dall'approccio prudente verso la politica monetaria in entrambe le regioni. Questo contesto richiede un atteggiamento paziente sul fronte degli investimenti. Nel complesso, manteniamo un'allocazione neutrale sugli indici azionari al di fuori dell'Europa, con quest'ultima regione che sembra aver toccato il fondo ma che rimane ancora relativamente meno attraente rispetto al resto del mondo. In termini settoriali, manteniamo un atteggiamo costruttivo su tecnologia, sanità e beni di prima necessità. Nel segmento del reddito fisso, continuiamo a ottenere il carry attraverso il credito Investment Grade e il debito dei mercati emergenti, mantenendo al contempo una lunga duration sulle obbligazioni europee.

 

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