Coffee Break

Primarie democratiche in South Carolina

Coffee Break :
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Le probabilità di un taglio dei tassi a marzo da parte della Fed sono state spazzate via dal tono aggressivo del presidente Powell e dall'inatteso aumento, nell'ordine delle 353.000 unità, del numero degli occupati non agricoli negli Stati Uniti.
  • L'economia dell'eurozona si è stabilizzata nel corso del quarto trimestre del 2023, evitando la preannunciata recessione, con i dati preliminari sull'inflazione primaria che hanno evidenziato un allentamento.
  • Negli Stati Uniti, la stagione degli utili è proseguita con risultati contrastanti. I "Magnifici 7" sono stati trainati da Meta e Amazon, mentre alcune piccole banche statunitensi hanno mostrato segnali di debolezza sulla scia del deterioramento dei prestiti immobiliari commerciali.
  • La corsa per la candidatura democratica alle elezioni presidenziali del 2024 è cominciata in South Carolina con la vittoria di Joe Biden.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • La Fed pubblicherà la propria indagine trimestrale SLOOS (Senior Loan Officer Opinion Survey). Il documento contribuisce a valutare gli standard dei prestiti a famiglie e imprese.
  • Si attendono le stime del PMI relativo al comparto manifatturiero e a quello dei servizi finanziari di alcuni paesi chiave, nonché i dati sulla produzione industriale di Germania, Italia e Spagna.
  • Nell'eurozona verranno resi noti i dati del PPI, le aspettative di inflazione dei consumatori e le vendite al dettaglio, mentre gli investitori cercano di valutare le tempistiche del taglio iniziale dei tassi da parte della BCE.
  • La stagione degli utili proseguirà con le pubblicazioni di Disney, Eli Lilly, L’Oréal, PepsiCo, McDonald’s e della società emblema del lusso francese Hermès.


Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • L'inflazione sta cedendo il passo ed è destinata a scendere rapidamente sotto il 3% sia negli Stati Uniti che nell'eurozona; pertanto, non sarà più una delle principali preoccupazioni degli investitori. Il mix di crescita/inflazione sta quindi rientrando finalmente in un territorio "familiare", anche se l'inizio dell'anno potrebbe rivelarsi movimentato.
  • Lo scenario che continuiamo a ritenere più probabile è quello di un atterraggio morbido accompagnato da una disinflazione costante negli Stati Uniti, presupponendo che la banca centrale non abbia alcuna fretta di fornire sostegno monetario. A nostro parere, l'istituto procederà a un iniziale allentamento alla fine del primo semestre del 2024, lasciando ancora spazio a delusioni rispetto alle attuali attese del mercato.
  • Il 2024 dovrebbe offrire una migliore visibilità con la progressiva riduzione del divario nella crescita economica tra i paesi, mentre la maggior parte delle banche centrali nel frattempo ha recuperato spazio di manovra.
  • In Cina, l'attività economica ha mostrato timidi segnali di stabilizzazione (4% di crescita del PIL atteso nel 2024), mentre l'evoluzione dei prezzi permane in territorio deflazionistico.

 

Rischi

  • Rispetto all'outlook della crescita globale, i rischi geopolitici restano orientati al ribasso a fronte dell'evolversi della situazione nel Mar Rosso. Eventuali inversioni di tendenza al rialzo nel prezzo del petrolio, nei rendimenti statunitensi e nell'USD sono le principali variabili da tenere d'occhio.
  • Un rischio che potrebbe manifestarsi è quello di un'inflazione più persistente del previsto, in grado di spingere le banche centrali a invertire la rotta. 
  • Allo stesso modo, potrebbero tornare a fare capolino rischi per la stabilità finanziaria a fronte della stretta monetaria più imponente degli ultimi quarant'anni e dell'inasprimento delle condizioni finanziarie.
  • Sebbene permanga incertezza sulle tempistiche e sulle condizioni dell'avvio di un allentamento monetario, un rischio di sottovalutazione potrebbe essere rappresentato da un'uscita precoce dalla politica restrittiva delle banche centrali. 

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra asset allocation mostra una preferenza relativa per le obbligazioni rispetto alle azioni, dato che il premio per il rischio azionario risulta attualmente insufficiente e non incoraggia quindi gli investitori a riponderare questa classe di attivi.
  2. Abbiamo le seguenti convinzioni di investimento:
    • Ci aspettiamo un rialzo limitato nel comparto azionario, ambito nel quale manteniamo attualmente un leggero sottopeso in attesa di un miglior rapporto rischio/rendimento e di segnali più chiari sull'opportunità di incrementare l'esposizione. Manteniamo una visione negativa rispetto alle azioni dell'eurozona e neutrale sulle altre regioni.
    • Nel contesto delle azioni, ci concentriamo su tematiche specifiche. Tra esse, prediligiamo la tecnologia/l'IA e cerchiamo opportunità tra le azioni delle small e mid-cap che hanno subito forti svalutazioni nel corso dell'anno oppure nel segmento dell'energia pulita. Rimaniamo inoltre acquirenti di settori di fine ciclo, come sanità e beni di prima necessità.
  3. Per quanto concerne l'allocazione al reddito fisso:
    • Ci concentriamo sul credito di qualità elevata come fonte di carry.
    • Acquistiamo inoltre titoli di Stato europei core, con l'obiettivo di beneficiare del carry in un contesto di rallentamento dell'attività economica e di calo dell'inflazione.
    • Rimaniamo esposti al debito dei mercati emergenti per beneficiare di un carry interessante.
  4. Pur avendo effettuato qualche presa di profitto, manteniamo ancora una posizione long sullo yen giapponese e un'esposizione ad alcune materie prime, tra cui l'oro, dato che entrambe garantiscono una buona copertura in un contesto di avversione al rischio.
  5. Ci aspettiamo una buona performance degli investimenti alternativi, poiché presentano un certo livello di decorrelazione rispetto agli asset tradizionali.

 

Il nostro posizionamento

La nostra strategia tiene conto del fatto che il sentiment è diventato rialzista, che sono sorti degli squilibri e che i mercati finanziari stanno mettendo in discussione l'eventualità che la Fed tagli i tassi di interesse già a marzo. Con le azioni diventate relativamente meno interessanti, ci concentriamo, nell'ambito di questa asset class, su tematiche specifiche. In termini settoriali, manteniamo un atteggiamo costruttivo su tecnologia, sanità e beni di prima necessità. In ambito azionario, optiamo per un sottopeso sull'eurozona e una preferenza relativa per gli Stati Uniti. Restiamo neutrali rispetto alle azioni dei mercati emergenti e del Giappone. Manteniamo una duration lunga sulle obbligazioni europee e neutrale rispetto agli Stati Uniti. La nostra attenzione si concentra inoltre sul credito capace di garantire carry, ovvero Investment Grade e debito emergente.

 

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