Coffee Break


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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • L'economia statunitense ha creato 528.000 posti di lavoro, una cifra molto più alta rispetto ai previsti 250.000, a riprova che l'economia non sta ancora dando segni di raffreddamento, nonostante gli sforzi della Federal Reserve.
  • Otto su nove membri del Comitato di politica monetaria della Banca d'Inghilterra hanno votato per un rialzo dei tassi di 50 pb, a quota 1,75%. L'inflazione nel Regno Unito continua a crescere, anche a causa dei prezzi dell'energia.
  • La Cina ha pubblicato i dati degli indicatori anticipatori relativi al comparto manifatturiero e a quello dei servizi. Mentre l'impatto a breve termine dell'ultima serie di focolai di COVID-19 si sta affievolendo, il terzo trimestre sarà un periodo cruciale per riportare l'economia in carreggiata. L'obiettivo di crescita è ormai diventato "il miglior risultato possibile".

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • L'inflazione sarà al centro dell'attenzione. I mercati chiave, come gli Stati Uniti, la Cina, il Giappone e alcuni paesi europei, pubblicheranno i dati relativi all'IPC, al PPI o all'inflazione.
  • Il Regno Unito pubblicherà una serie di dati relativi all'attività economica, tra cui la crescita del PIL, la bilancia commerciale e gli investimenti delle imprese.
  • Negli Stati Uniti, l'Università del Michigan pubblicherà i dati preliminari sul sentiment dei consumatori, sulle condizioni attuali e sulle aspettative di inflazione.
  • L'attenzione per la stagione degli utili si sposterà sulle società europee e giapponesi, in quanto quasi tutte le società dell'S&P 500 hanno pubblicato i loro risultati.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • La nostra esposizione conserva un approccio globale ampiamente bilanciato prima di posizionarsi per la prossima fase del ciclo, a prescindere che si tratti di un atterraggio duro o morbido.
  • Sebbene il contesto di mercato appaia ancora limitato dal deterioramento dei fondamentali, gli operatori attendono gli annunci delle banche centrali, anche se sta aumentando sempre più la dipendenza di queste ultime dai dati.
  • Di fronte a un'inflazione ai massimi da decenni, la Fed ha proseguito a luglio il suo ciclo di rialzi aggiungendo altri 75 pb al tasso di riferimento e prevede di portare avanti questo percorso di inasprimento. Il nostro scenario ottimale prevede che la Fed riesca a portare a termine l'atterraggio dell'economia. Di conseguenza, ci aspettiamo che l'aumento dei rendimenti del decennale statunitense si affievolisca.
  • L'inflazione ha raggiunto livelli record anche nell'eurozona e sta colpendo in maniera indiscriminata aziende, consumatori e responsabili delle politiche della BCE. La BCE ha annunciato un aumento iniziale dei tassi per il mese di luglio, materializzatosi in un rialzo di 50 pb. Inoltre, ha presentato il nuovo "strumento di protezione del meccanismo di trasmissione" (TPI). Per il futuro, sono attesi ulteriori aumenti, che dipenderanno dall'evoluzione dei dati economici.
  • Le motivazioni alla base di un'allocazione bilanciata sono state messe in discussione dal calo dei flussi di gas russo. L'Unione Europea è particolarmente vulnerabile al braccio di ferro con la Russia. I rischi che avevamo precedentemente intravisto stanno cominciando a concretizzarsi e fanno ormai parte dello scenario.

Rischi

  • L'oggetto dei timori degli investitori si sta spostando dall'inflazione alla crescita.
  • La guerra in Ucraina sta spingendo verso l'alto i prezzi del gas. L'attività europea è alla mercé della volontà di mantenere aperti i flussi. Pertanto, il piano di emergenza "Save gas for a safe winter" (Risparmiare gas per un inverno sicuro), attualmente in fase di realizzazione, mira a contenere i consumi e a trovare fonti di approvvigionamento alternative.
  • Un aumento dei tassi improvviso e più rapido del previsto (se le pressioni inflazionistiche dovessero aumentare a fronte di un nuovo shock energetico o semplicemente persistere ai livelli correnti) potrebbe mettere a repentaglio un eventuale "atterraggio morbido".
  • Altri paesi potrebbero trovarsi ad affrontare il dilemma della stagflazione della Banca d'Inghilterra (BoE): anche se le prospettive di crescita si deteriorano bruscamente, permangono pressioni rialziste sulle aspettative di inflazione, i salari a breve termine e i comportamenti di determinazione di prezzi.
  • Permane la minaccia della COVID-19 e delle sue varianti, a fronte della continua evoluzione e della diffusione del virus a velocità variabili in tutto il mondo.

Recenti modifiche nella strategia dell'asset allocation

Mentre le principali banche centrali stanno operando un inasprimento delle politiche monetarie, i diversi shock verificatisi finora nel 2022 hanno portato a un calo simultaneo di azioni e obbligazioni, una circostanza rara. La nostra strategia multi-asset è posizionata per fronteggiare il rallentamento dell'economia in corso e ha cambiato passo sulle azioni dell'eurozona in attesa della reazione delle banche centrali e della sequenza economica che andrà a svilupparsi. Mentre ci prepariamo per la prossima fase del ciclo, manteniamo una sottoponderazione sull'azionario europeo, continuiamo a usare i derivati e rimaniamo neutrali altrove. Manteniamo una certa esposizione alle materie prime, oro compreso. Nel reddito fisso, la nostra strategia prevede una duration neutrale e rimane diversificata.

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset rimane più tattica del solito e può essere adattata rapidamente in questo contesto altamente volatile:
    • Sottoponderazione rispetto alle azioni dell'eurozona, con una strategia di derivati pensata per cogliere il potenziale asimmetrico. Abbiamo una preferenza per il settore dei beni di prima necessità, che dispone del potere di determinazione dei prezzi.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni del Regno Unito, che rappresentano un segmento resiliente, con un'esposizione globale
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni statunitensi, con una strategia di derivati gestita attivamente.
    • Posizionamento neutrale rispetto ai mercati emergenti, poiché la nostra valutazione indica un miglioramento, specialmente in Cina, sia sul fronte del COVID-19/lockdown che su quello degli stimoli nel secondo semestre.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni giapponesi, dato che una banca centrale accomodante e l'esposizione a settori ciclici agiscono come forze opposte in termini di attrattiva per gli investitori
    • Con una certa esposizione alle materie prime, oro compreso.
    • In termini di settori, prediligiamo gli asset "a lunga duration", come ad esempio i titoli tecnologici, dato che ci aspettiamo meno ostacoli dai rendimenti obbligazionari nel secondo semestre.
    • Nell'universo del reddito fisso, riscontriamo revisioni al ribasso della crescita, aumenti nelle aspettative di inflazione e la decisa volontà delle banche centrali di operare una stretta e combattere l'inflazione. Manteniamo una duration neutrale, con una preferenza per quella statunitense.
    • Continuiamo a diversificare e ottenere il carry attraverso il debito emergente.
  2. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: Pur mantenendo un ampio spettro di convinzioni di lungo termine, favoriremo l'azione per il clima (correlata alla trasformazione energetica) e conserveremo sanità, tecnologia e innovazione, evoluzione demografica e consumo.
  3. Per ciò che riguarda la nostra strategia valutaria, manteniamo una visione positiva sulle valute delle materie prime:
    • Conserviamo una posizione long sul CAD.



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