Coffee Break


Coffee Break:
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Il calo dell'attività commerciale dell'eurozona ha registrato un'accelerazione, mentre l'indice PMI (Purchasing Managers' Index) ha indicato come l'ultimo trimestre dell'anno sia iniziato in salita per il blocco.
  • I dati derivanti dalle richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione hanno confermato la dichiarazione della Federal Reserve secondo cui le condizioni del mercato del lavoro statunitense starebbero attraversando una fase di raffreddamento, pur rimanendo a livelli storicamente tesi.
  • Sempre negli Stati Uniti, il sentiment dei consumatori si è anch'esso nuovamente raffreddato, considerata l'improbabilità, nel breve periodo, di una riduzione dei timori riguardanti il credito.
  • In Cina, gli indici dei prezzi alla produzione e al consumo sono calati a ottobre rispettivamente del 2,6% e dello 0,2% su base annua, a fronte del persistere delle pressioni deflazionistiche nella seconda maggiore economia del mondo.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • L'inflazione statunitense sarà sotto i riflettori, con la pubblicazione di dati chiave come il tasso di inflazione core, il CPI e il PPI.
  • Le pubblicazioni relative alla produzione industriale e alla bilancia commerciale di molti paesi, tra cui Stati Uniti e Cina, daranno indicazioni su quali settori siano risultati più sensibili all'aumento dei tassi di interesse e al calo della domanda.
  • Verranno pubblicati i tassi di crescita preliminari del PIL di regioni e paesi chiave, compresa l'eurozona, con gli investitori che cercheranno di valutare i trend regionali divergenti in corso.
  • Sul fronte geopolitico, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden incontrerà il suo omologo cinese, Xi Jinping, in occasione del summit APEC a San Francisco: si tratterà della prima conversazione tra i due leader nell'arco di un anno.


Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Prosegue la crescita della desincronizzazione. Il trend calante dell'economia e dell'inflazione negli Stati Uniti avvalora l'ultima decisione della Federal Reserve di interrompere la stretta monetaria e tenere i tassi di interesse elevati a lungo.
  • In Europa, la crescita rimarrà verosimilmente debole per buona parte del prossimo anno, mentre accelererà la disinflazione.
  • In Cina, l'attività economica e l'evoluzione dei prezzi hanno mostrato timidi segnali di stabilizzazione.
  • La percezione di un orientamento più morbido da parte delle banche centrali dei paesi sviluppati ha finalmente portato a una revisione al ribasso dei rendimenti obbligazionari. Nel frattempo, la probabilità che la Cina esporti la deflazione nel mondo sta svanendo molto lentamente.
  • Nel corso del terzo trimestre e dello scorso mese, l'aumento dei tassi reali ha rappresentato un ostacolo per le valutazioni azionarie, mentre la decelerazione della crescita economica peserà sui profitti.

 

Rischi

  • Una nuova temporanea impennata nei rendimenti delle obbligazioni a scadenza più lunga costituirebbe un rischio per i titoli a reddito fisso e le azioni sensibili alla duration.
  • La più forte stretta monetaria degli ultimi quarant'anni ha determinato un significativo inasprimento delle condizioni finanziarie. Potrebbero riemergere rischi per la stabilità finanziaria.
  • L'inflazione statunitense necessita di una Federal Reserve credibile, non essendo ancora calate le previsioni del tasso di break even, mentre la Banca centrale europea deve prestare attenzione ai paesi periferici.
  • Rispetto all'outlook della crescita globale, i rischi restano orientati al ribasso a fronte dell'evolversi della situazione geopolitica.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra asset allocation resta cauta. Ci aspettiamo una decelerazione della crescita economica che peserà sui profitti aziendali, in un contesto caratterizzato da politiche monetarie restrittive nella maggior parte dei paesi sviluppati.
  2. Abbiamo le seguenti convinzioni di investimento:
    • Manteniamo complessivamente una leggera sottoponderazione rispetto alle azioni.
    • In termini di allocazione regionale, conserviamo un sottopeso sulle azioni dell'eurozona, essendo aumentata la probabilità di una contrazione dell'attività.
    • Siamo neutrali rispetto agli Stati Uniti, al Giappone e ai mercati emergenti. Questi ultimi risultano infatti vulnerabili alla pressione dei tassi statunitensi e alle turbolenze dell'USD.
    • Manteniamo una preferenza per i settori difensivi "di fine ciclo".
  3. Per quanto concerne l'allocazione al reddito fisso:
    • Ci concentriamo sul credito di qualità elevata come fonte di carry.
    • Acquistiamo inoltre titoli di Stato europei e americani core. L'impegno rispetto alla stabilità dei prezzi, legato alle politiche restrittive attuate dalla BCE e dalla Fed, ha spinto i rendimenti a lungo termine a livelli di acquisto interessanti, mentre rallenta la coppia crescita/inflazione (ovvero la crescita nominale).
    • Rimaniamo esposti al debito dei mercati emergenti per beneficiare di un carry interessante.
  4. Manteniamo una posizione long sullo yen giapponese e un'esposizione ad alcune materie prime, tra cui l'oro, dato che entrambe garantiscono una buona copertura in un contesto di avversione al rischio.
  5. Ci aspettiamo una buona performance degli investimenti alternativi, poiché presentano un certo livello di decorrelazione rispetto agli asset tradizionali.

 

Il nostro posizionamento

Sebbene quest'autunno si siano materializzati diversi pericoli, l'arretramento dei rischi di coda (ovvero nessuna impennata dei rendimenti statunitensi, dell'USD e del petrolio) fornisce un certo sollievo. Ciò nonostante, il nostro attuale posizionamento resta cauto, dato che la decelerazione della crescita economica peserà sui profitti. Nella nostra allocazione difensiva, manteniamo una leggera sottoponderazione sulle azioni e una lunga duration sulle obbligazioni. A livello regionale, conserviamo un sottopeso sulle azioni dell'eurozona e restiamo neutrali rispetto al Giappone, ai mercati emergenti e agli Stati Uniti. In termini settoriali, la nostra strategia di asset allocation "di fine ciclo" ruota attorno ai settori difensivi. Nella componente del reddito fisso, la nostra attenzione si concentra sul credito capace di garantire carry, ovvero Investment Grade e debito emergente. La crescita globale dovrebbe rimanere debole nel 2024.

 

Ricerca rapida

Ottenere informazioni più velocemente con un solo clic

Ricevi approfondimenti direttamente nella tua casella di posta elettronica