Coffee Break

Ansia da Fed

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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Nvidia ci è riuscita di nuovo! Le azioni hanno raggiunto livelli record dopo che i risultati trimestrali del gigante dei chip per l'intelligenza artificiale hanno superato di gran lunga le aspettative.
  • Gli indici PMI flash globali hanno evidenziato un lieve movimento al rialzo, grazie al miglioramento dell'attività manifatturiera nella maggior parte dei paesi sviluppati.
  • I verbali del FOMC hanno rilevato una “mancanza di ulteriori progressi” sull'inflazione, spingendo le aspettative del mercato verso un taglio dei tassi che dovrebbe essere effettuato intorno alla fine dell'anno.
  • A maggio, la fiducia dei consumatori dell'eurozona è cresciuta al livello più alto dall'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Il flusso di notizie sarà dominato dagli indicatori di inflazione delle principali economie, con il PCE statunitense, i CPI europei preliminari e il CPI di Tokyo in Giappone.
  • Sul fronte delle banche centrali, in vista delle riunioni di giugno, è prevista la pubblicazione delle indagini della BCE sull'economia, sulla fiducia dei consumatori e sul sentiment dei servizi, oltre che del Beige Book della Fed.
  • In Asia, verranno confermati il PMI manifatturiero e non manifatturiero della Cina.
  • Negli Stati Uniti, si concluderà la stagione degli utili con le pubblicazioni di Dollar General e Costco, oltre che di Salesforce, Dell e Marvell Technology.


Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Il flusso di notizie degli Stati Uniti è ora in contrasto con quello di Europa e Cina: i dati economici più deboli del previsto negli Stati Uniti sono compensati da sorprese positive in queste ultime regioni. Sebbene l'ansia da Fed continui a prevalere, la buona notizia è che il repricing aggressivo relativo ai tagli dei tassi ha con buona probabilità esaurito il suo corso.
  • Nell'eurozona, i dati sul PIL suggeriscono una fase di ripresa che dovrebbe rappresentare un sostegno per le valutazioni azionarie. Gli indicatori prospettici puntano indubbiamente in questa direzione.
  • Le tendenze di disinflazione globali sono state confermate dai dati più recenti: dal calo del prezzo del petrolio alle pubblicazioni relative ai prezzi al consumo di aprile. Nella fase attuale, i tassi d'interesse hanno raggiunto i livelli massimi e la crescita continua a mostrarsi resiliente.
  • L'attività economica cinese ha mostrato qualche debole segno di stabilizzazione, mentre i prezzi mantengono una traiettoria deflazionistica.

 

Rischi

  • Le eventuali impennate nei rendimenti statunitensi, nel prezzo del petrolio e nell'USD sono le principali variabili da tenere d'occhio. Rispetto all'outlook della crescita globale, i rischi geopolitici restano orientati al ribasso a fronte dell'evolversi della situazione nel Medio Oriente e del protrarsi della guerra in Ucraina.
  • I rendimenti obbligazionari devono essere monitorati, soprattutto alla luce delle divergenze tra l'economia statunitense e la sua controparte europea.
  • Un'inflazione statunitense più persistente del previsto associata, a una crescita economica in fase di eccessivo rallentamento e a una disoccupazione in aumento, potrebbe costringere la Federal Reserve a riconsiderare le sue scelte.

 

Strategia cross-asset

  1. Esprimiamo una visione positiva sulle azioni. Il nostro posizionamento prevede un sovrappeso. I recenti indicatori di attività e gli imminenti tagli dei tassi potrebbero sostenere ulteriormente i mercati.
  2. Abbiamo le seguenti convinzioni di investimento azionario:
    • Leggero sovrappeso sugli Stati Uniti.
    • Leggero sovrappeso sui mercati sviluppati esclusi gli Stati Uniti, ovvero Europa e Giappone. Nell'eurozona, ci concentriamo su beta e ciclicità e beneficiamo di un ampliamento dello scenario favorevole, caratterizzato da un'inflazione più bassa e una crescita più alta del previsto.
    • Nel Regno Unito, le valutazioni sono interessanti.
    • In Giappone, l'uscita dalla deflazione pluridecennale e i frutti delle riforme della corporate governance dovrebbero compensare una banca centrale meno accomodante.
  3. Per quanto concerne l'allocazione al reddito fisso:
    • Privilegiamo il carry agli spread.
    • Rispetto ai titoli di Stato statunitensi, abbiamo colto un interessante punto di ingresso, con i rendimenti che ad aprile sono tornati a crescere fino al 4,7%.
    • Manteniamo un giudizio positivo sulla duration europea, paesi non-core compresi. I prossimi tagli e l'allentamento dell'inflazione dovrebbero sostenere la classe di asset.
    • Deteniamo un'esposizione relativamente ridotta alle obbligazioni sovrane dei mercati emergenti in presenza di spread particolarmente ristretti e di un dollaro forte.
    • Restiamo neutrali sulle obbligazioni investment grade e high yield, indipendentemente dalla regione degli emittenti.
  4. Per ciò che riguarda la nostra strategia sul mercato valutario, conserviamo un atteggiamento positivo sulle valute legate alle materie prime, grazie alla ripresa del ciclo manifatturiero globale, e abbiamo ridotto la nostra posizione lunga sullo yen giapponese dato che la BoJ appare eccessivamente prudente.
  5. Ci aspettiamo una buona performance degli investimenti alternativi, poiché presentano un certo livello di decorrelazione rispetto agli asset tradizionali, e manteniamo un'allocazione sull'oro.

 

Il nostro posizionamento

Il nostro outlook sulle azioni resta positivo, con una posizione di sovraponderazione e una preferenza per i mercati sviluppati (Stati Uniti, Europa e Giappone) rispetto a quelli emergenti. Con l'aggiunta della ciclicità al portafoglio, la strategia beneficia del miglioramento dei PMI e dei tagli dei tassi da parte delle banche centrali, che, tra l'altro, dovrebbero fungere da limite per i rendimenti obbligazionari a lungo termine, sostenendo la nostra visione positiva sull'eurozona, sui relativi paesi periferici e sul debito sovrano statunitense. Ci manteniamo neutrali sui crediti investment grade e high yield, indipendentemente dalla regione, poiché preferiamo il carry agli spread.

 

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