Coffee Break


Coffee Break:
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • La crescita del PIL nel terzo trimestre ha mostrato un'attività economica superiore alle attesa negli Stati Uniti e in Cina. Nel corso del periodo, il PIL reale statunitense è infatti cresciuto del 2,6% su base annua, ovvero due decimi al di sopra del consenso e in piena controtendenza rispetto ai cali registrati nella prima metà dell'anno. In Cina, il PIL del terzo trimestre, pubblicato dopo un rinvio di circa una settimana, si è attestato su quota 3,9%: sei decimi al di sopra del consenso.
  • Sia la BCE che la BoJ hanno comunicato le proprie decisioni sui tassi di interesse. La BCE ha aumentato i propri tassi di riferimento di 75 pb spingendo il tasso sui depositi all'1,5%. La conferenza stampa della BCE ha evidenziato una lieve mitigazione del tono aggressivo esibito dalla Banca, con chiari segnali che indicano come aumenti di 75 pb non costituiranno necessariamente la norma. La BoJ ha mantenuto invariate le sue attuali politiche monetarie, che comprendono il controllo della curva dei rendimenti (YCC), acquisti di attivi e forward guidance.
  • Dopo la seconda tornata elettorale, Luiz Inácio Lula da Silva è stato nominato Presidente del Brasile, avendo raccolto la maggioranza dei voti e sconfitto così il controverso rivale in carica Jair Bolsonaro.
  • Siamo nel pieno della stagione degli utili del terzo trimestre e circa il 40% delle società statunitensi ed europee ha già pubblicato i rispettivi risultati. La crescita degli utili risulta contrastante in entrambe le regioni, a fronte delle cattive notizie legate ai timori per la domanda, al calo nella dinamica degli EPS e alle pressioni maggiormente pronunciate sui margini. Le società Mega Cap tecnologiche si trovano in grande difficoltà, in assenza di un orientamento per il futuro.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Negli Stati Uniti, la riunione della Federal Reserve si concluderà con la nuova decisione sui tassi di interesse. Considerati alcuni atteggiamenti meno aggressivi da parte della Bank of Canada e della Banca centrale europea, il prossimo FOMC verrà attentamente vagliato per individuare eventuali mosse meno restrittive che potrebbero essere interpretate come un possibile futuro snodo dalla Fed.
  • La BoE renderà nota la sua decisione sui propri tassi di riferimento. Nel Regno Unito, l'inflazione ha raggiunto il 10% e rappresenta uno dei principali problemi che Rishi Sunak, nuovo primo ministro, dovrà affrontare.
  • Molti paesi pubblicheranno il rispettivo indice PMI composito, mentre gli Stati Uniti renderanno noto il rapporto sull'occupazione e il tasso di disoccupazione.
  • La stagione degli utili proseguirà con la divulgazione dei risultati del terzo trimestre di 175 società appartenenti all'indice S&P500: sono infatti attesi i dati del 32% delle società del settore sanitario e del 47% di quelle operanti nel settore dei materiali.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • I rischi che avevamo precedentemente intravisto stanno cominciando a concretizzarsi e fanno ormai parte dello scenario.
  • Dovremmo smettere di preoccuparci degli attivi rischiosi? Probabilmente no, ma, ai prezzi correnti, abbiamo incrementato tatticamente la nostra esposizione azionaria, assumendo un leggero sovrappeso sugli Stati Uniti e un posizionamento neutrale sull'eurozona.
  • Rileviamo inoltre come sentiment, posizionamento e psicologia di mercato puntino anch'essi in direzione di un aumento a breve termine.
  • Le banche centrali si stanno impegnando a incrementare ulteriormente e più a lungo i tassi, portandoci a optare per una duration del portafoglio leggermente più corta.
  • Ciò nonostante, a seguito del netto aumento dei tassi di interesse durante lo scorso anno, le aspettative dei tassi a breve termine, e quindi i rendimenti a lungo termine, appaiono ora relativamente ben ancorate, considerati i dati più recenti sull'inflazione. Abbiamo cominciato ad aggiungere esposizione al reddito fisso ai nostri portafogli attraverso il segmento High Yield statunitense.
  • L'inflazione, sebbene prossima al picco, permane ai massimi livelli nell'eurozona e sta colpendo in maniera indiscriminata aziende, consumatori e responsabili delle politiche della BCE. La BCE ha chiarito che l'unico percorso da seguire è l'aumento dei tassi.
  • La nostra allocazione azionaria riflette la convinzione secondo cui le azioni europee potrebbero anche trarre tatticamente vantaggio da un contesto di propensione al rischio su ampia scala. Secondo una visione a più lungo termine, permangono le sfide legate all'elevata inflazione, ai toni aggressivi della BCE e al netto calo della crescita economica, con conseguenti significative revisioni al ribasso degli utili.
  • Ci aspettiamo una sovraperformance delle azioni dei mercati emergenti in Asia, a fronte di una valutazione diventata interessante e con la regione che mantiene prospettive di crescita superiori rispetto ai mercati sviluppati.

 

Rischi

  • I rischi di rialzo includono il fatto che le azioni delle banche centrali sono pressoché orientate per la massima aggressività e per un sentiment e un posizionamento debole. Inoltre, i governi europei stanno introducendo ulteriori aiuti fiscali con l'intensificarsi della crisi energetica, che potrebbero mitigarne l'impatto negativo.
  • I rischi di ribasso sarebbero costituiti da un errore di politica monetaria dovuto a una stretta eccessiva negli Stati Uniti o dal rischio di una grave recessione in seguito a una crisi energetica più profonda in Europa.
  • La guerra in Ucraina è in corso e nella comunità internazionale crescono i segnali di disagio verso Mosca.
  • Permane la minaccia del COVID-19 e delle sue varianti, a fronte della continua evoluzione e della diffusione del virus a velocità variabili in tutto il mondo.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset è diventata più costruttiva, considerati gli interessanti livelli dei prezzi, ma rimane flessibile e può essere adattata rapidamente:
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni dell'eurozona, con una strategia di derivati in essere.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni del Regno Unito, composizione settoriale resiliente ed esposizione globale.
    • Sovraponderazione rispetto alle azioni statunitensi, con una strategia di derivati gestita attivamente
    • Posizionamento neutrale rispetto ai mercati emergenti, ma positivo sui mercati emergenti asiatici, che dovrebbero sovraperformare data la valutazione interessante, mentre la regione mantiene prospettive di crescita superiori rispetto ai mercati sviluppati.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni giapponesi, dato che una banca centrale accomodante e l'esposizione a settori ciclici agiscono come forze opposte in termini di attrattiva per gli investitori.
    • Posizionamento positivo su settori come sanità, beni di consumo di base e segmenti meno ciclici del settore tecnologico.
    • Posizionamento positivo su alcune materie prime, tra cui l'oro.
    • Nell'universo del reddito fisso, manteniamo un posizionamento leggermente corto in termini di duration.
    • Continuiamo a diversificare e ottenere il carry attraverso il debito emergente e il debito High Yield statunitense.
  2. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: Pur mantenendo un ampio spettro di convinzioni di lungo termine, favoriremo l'azione per il clima (correlata alla trasformazione energetica) e conserveremo sanità, tecnologia e innovazione.
  3. La nostra strategia valutaria prevede una diversificazione al di fuori dell'eurozona:
    • Conserviamo una posizione long sul CAD e di sottopeso sull'EUR.

 

Il nostro posizionamento

La crescita economica globale e l'inflazione continuano a rallentare, ma cominciamo ora ad avere sorprese positive sul versante della crescita e meno aumenti inattesi sul fronte dell'inflazione rispetto all'inizio dell'anno. Abbiamo quindi incrementato tatticamente le azioni attraverso Stati Uniti ed eurozona assumendo un leggero sovrappeso. A livello regionale, le nostre preferenze ricadono su mercati emergenti e Stati Uniti. Sul fronte del reddito fisso, manteniamo una duration del portafoglio leggermente corta e abbiamo aggiornato la nostra posizione sul debito High Yield statunitense per ottenere un carry interessante. La classe di attivi sembra allettante, con un buffer per le insolvenze come rapporto carry/volatilità rispetto alle azioni. Manteniamo l'allocazione sulle valute delle materie prime tramite il CAD.

 

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