Fattori tecnici, tassi, geopolitica, Cina: qualcosa di nuovo sui mercati del credito nei mercati emergenti? Ebbene sì! I fondamentali sono piuttosto sorprendenti. E l'importanza crescente dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) per gli emittenti rappresenta una boccata d'aria fresca.
Scenario corporate credit nei mercati emergenti
Il contesto economico globale per il 2022 metterà a dura prova gli investitori del credito soceitario dei mercati emergenti. L'aumento dei prezzi al consumo, le strozzature dell'offerta e i prezzi delle materie prime preparano la scena per un aumento dei tassi. La calma relativa resa possibile dalle campagne vaccinali sui mercati sviluppati è stata recentemente rimessa in discussione dalla nuova variante Omicron, un brusco monito che la pandemia non è ancora finita. Gli investitori devono essere preparati per potenziali colpi di coda del COVID-19, con effetti che potrebbero perdurare per anni.
Scenario verde
Nel complesso, ci aspettiamo che i fattori tecnici restino favorevoli. Le emissioni, che erano in forte crescita da diversi anni, dovrebbero attestarsi tra $ 450 e $ 500 miliardi nel 2002 di nuove contrattazioni, con circa $ 100 miliardi di nuovi finanziamenti netti dopo il rimborso di cedole e riscatti. La domanda, da parte degli investitori, del credito societario degli emergenti quale asset class autonoma è destinata a crescere, mentre il livello assoluto di emissioni è sufficiente a fornire solide opportunità di diversificazione.
Le obbligazioni di sostenibilità dovrebbero rappresentare quasi un quinto delle nuove emissioni, di cui si prevede che circa la metà sarà di green bond. Ciò potrebbe attrarre un nuovo gruppo di investitori in questa asset class.
Scenario di valutazione
Il nostro scenario core prevede un rendimento compreso tra il 3% e il 6% su 12 mesi (in dollari). Il rendimento assoluto realizzato dipenderà fortemente dall'andamento dei rendimenti dei Treasury USA. Prevediamo tassi globali di default del 3-4% nelle aziende emergenti per il 2022, per un "valore equo" dell'indice CEMBI BD di circa 250 pb, il che implica circa 60-70 pb di potenziale di riduzione degli spread best-case, principalmente nel segmento rating più basso. Anche se gli spread odierni potrebbero essere inferiori alle medie storiche, sembrano scontare i miglioramenti del credito degli ultimi trimestri.
Sebbene lo spread assoluto del mercato corporate EM sia inferiore alla media storica, riconosciamo che i fondamentali stanno scontando i miglioramenti del credito osservati negli ultimi trimestri.
Ciò che non ti uccide, ti rafforza
Dal punto di vista dei fondamentali, le società dei mercati emergenti hanno superato il check-up di salute a pieni voti. Sebbene gli effetti di base abbiano contribuito ai confronti su base annua, siamo impressionati dalla situazione patrimoniale proattiva e dalla gestione della liquidità osservate. In molti casi, gli emittenti corporate EM sono tornati ai livelli EBITDA del 2019, con margini EBITDA in espansione. La leva finanziaria netta è migliorata, passando da una media di circa 2,3x a 1,7x nel 2021, con la copertura degli interessi in aumento. La liquidità è a livelli molto rassicuranti nella maggior parte dei settori.
I trend creditizi in miglioramento sono visibili in un contesto di tassi di default in calo. I tassi di default si sono impennati durante il picco dell'epidemia di COVID nel 2020, superando il livello del 5% per la prima volta dal crollo delle materie prime nel 2015-2016 e per la seconda volta dalla Grande crisi finanziaria del 2007-2008. Dalla crisi profonda dei mercati finanziari causata dal COVID alla fine del 1° trimestre 2020, abbiamo assistito a un netto miglioramento delle insolvenze, grazie alla riapertura delle economie e alle campagne vaccinali. Pur prevedendo un nuovo aumento dei tassi di default all'inizio del 2022, prevediamo che gli eventi si concentreranno nel settore immobiliare cinese, dove l'elevata incertezza e una serie di default di alto profilo avranno effetti a catena. Alcuni costruttori cinesi con rating più deboli hanno scadenze pesanti nel 1° trimestre 2022 e potrebbero dover affrontare difficoltà di finanziamento.
Gli emittenti riconoscono la sostenibilità
Per gli investitori incentrati sui criteri ESG, il panorama sta cambiando drasticamente. Sebbene le specifiche dei regolamenti europei SFDR riguardino principalmente i gestori patrimoniali europei, l'argomento si sta affermando anche tra gli intermediari finanziari e gli emittenti di obbligazioni societarie emergenti. Sono incoraggianti la maggiore trasparenza degli uffici delle relazioni con gli investitori, il dialogo più attivo e le discussioni più serie. Questi progressi stanno portando a un significativo aumento delle obbligazioni legate alla sostenibilità, mentre una nuova base di investitori è attratta da queste opportunità.
Calendario delle elezioni
Il calendario elettorale è una fonte frequente di volatilità nei mercati emergenti e il 2022 sembra essere un anno importante. A maggio sono previste due elezioni presidenziali in Colombia e nelle Filippine. Le più importanti saranno le elezioni brasiliane di ottobre. È altamente probabile che i flussi e i riflussi del ciclo politico in queste grandi economie emergenti stimoleranno gli spread del settore corporate nei periodi elettorali, poiché gli investitori peseranno i candidati e gli impatti dei loro programmi.
Tendenze macro
Il tapering della Federal Reserve, l'andamento dei rendimenti core e il ritmo degli adeguamenti avranno un impatto significativo sui rendimenti. Le materie prime sono a livelli relativamente elevati, con poche indicazioni che le dinamiche miglioreranno in modo sostanziale i bilanci degli emittenti orientati alle commodities.
La geopolitica costituirà un ulteriore importante fattore di rendimento, poiché le ambizioni territoriali cinesi si scontrano con gli interessi della regione dell'Asia-Pacifico, mentre le tensioni tra Russia e Ucraina si inaspriscono.
Gli spread sulle obbligazioni del settore immobiliare cinese hanno raggiunto livelli estremamente interessanti. Il settore ora rappresenta 22 pb, o il 7% dello spread del benchmark CEMBI Broad Diversified, con una ponderazione dell'indice di appena l'1,6% per tutti gli EMD Corp.
Dove sono le sorprese?
Non dovrebbe sorprendere se quest'anno l'immobiliare cinese, le tensioni geopolitiche, le elezioni e il percorso dei tassi d'interesse statunitensi terranno occupati gli analisti.
Tuttavia, nonostante la pandemia, i parametri di credito e i fattori tecnici sorprendentemente solidi determinano un outlook interessante per le obbligazioni corporate dei mercati emergenti. L'emissione attesa di obbligazioni legate alla sostenibilità, nuove persino nei mercati maturi, è una piacevole sorpresa che dovrebbe attrarre un nuovo gruppo di investitori. Qualcosa da attendere con ansia!
Detto questo, il 2022 sarà un anno difficile per gli investitori che desiderano diversificare i portafogli nel credito dei mercati emergenti. Selettività e integrazione ESG potrebbero essere le parole d'ordine nell'attuazione di queste strategie.