La dispersione dei mercati fa emergere opportunità per le strategie alternative

Le misure monetarie restrittive delle banche centrali continuano a frenare progressivamente il tasso di crescita economica in gran parte delle regioni del mondo. Questo ha contribuito a riportare il livello del VIX sopra quota 20. I mercati sono più nervosi e volatili, sullo sfondo di un disaccoppiamento delle economie, e per le società diventa sempre più difficile mantenere i propri margini in un contesto segnato da tassi più alti più a lungo e tensioni geopolitiche che di giorno in giorno si intensificano.

Nel mese le valutazioni azionarie sono ampiamente calate a livello globale. Le piccole capitalizzazioni sono state le più penalizzate dalle aspettative riviste di tassi di interesse più elevati per un periodo più prolungato e dall'appiattimento della curva dei rendimenti statunitense. Da una prospettiva settoriale, l'energia, i beni di consumo discrezionali e gli industriali hanno accumulato ritardi rispetto ai settori difensivi come servizi di pubblica utilità e beni di prima necessità. Gli spread del credito sovrano e corporate si sono rivelati volatili nel corso del mese, ma hanno chiuso il periodo sostanzialmente invariati rispetto a fine settembre.

HFRX Global Hedge Fund EUR ha reso il -0,95% nel corso del mese.

 

Azionari long/short (L/S)

A ottobre le strategie azionarie long/short si sono dimostrate piuttosto resilienti. La loro performance media è risultata negativa, ma tali strategie hanno subito solo il 30% circa del ribasso delle azioni. La dispersione delle performance tra i diversi stili è stata relativamente elevata. Nel mese le strategie market neutral hanno in media conseguito rendimenti positivi, trainate dalla generazione di alfa sui portafogli short, mentre quelle azionarie long/short direzionali con un orientamento alla crescita sono nel complesso calate. Secondo Morgan Stanley Prime Brokerage, dall'inizio dell'anno i fondi azionari long/short che investono negli Stati Uniti hanno esibito i rendimenti assoluti più elevati. Tuttavia, il rapporto di partecipazione al mercato rialzista delle strategie con focus su Stati Uniti, Europa e Asia è simile, intorno al 40% dell'indice azionario regionale. La strategia ha registrato performance pressoché nulle dall'inizio dell'anno, a causa di mercati ristretti che non sono ideali per implementare strategie azionarie long/short ben diversificate. Questi movimenti del mercato tendono però a essere di breve durata, con la tendenza che si stabilizza dopo il mese di agosto. Dopo simili periodi, le negoziazioni di mercato tendono a normalizzarsi, offrendo uno spettro più ampio di opportunità long e short basate sui fondamentali delle società.

 

Macro globali

A ottobre le strategie macro hanno in media esibito rendimenti modesti ma positivi. La performance è stata principalmente trainata dalle posizioni short sulle azioni, long sul dollaro USA e long su specifiche materie prime. Attualmente, le strategie macro globali tendono a essere diversificate e detenere un'ampia gamma di piccole posizioni su azionario, tassi, valute e materie prime, anziché concentrare il portafoglio in pochi panieri a forte convinzione. I rendimenti generati dalle strategie macro dall'inizio dell'anno sono risultati piuttosto modesti e inferiori alle attese. Si prevedono però interessanti opportunità di investimento nell'attuale contesto e in quello prevedibile.

 

Strategie quantitative

Ottobre si è rivelato un mese pregevole per le strategie quantitative multi-strategia, che sono riuscite a monetizzare la crescente volatilità in tutte le classi di asset. Dal modello incentrato sugli arbitraggi statistici azionari è giunto uno dei migliori contributi alla performance del periodo. I trend follower hanno nel complesso accumulato ritardi rispetto alle strategie più diversificate, penalizzati dall'impatto delle inversioni dei prezzi energetici dopo lo scoppio del conflitto in Israele. Da inizio anno le strategie quantitative multi-strategia si sono dimostrate più resilienti delle CTA, compensando i contributi negativi dei modelli di trend con quelli positivi dei modelli di arbitraggio non direzionali.

 

Arbitraggio a reddito fisso

Gli specialisti dell'arbitraggio sul reddito fisso sono riusciti a superare un anno difficile per la strategia, generando performance discrete. Le strategie che combinano arbitraggi pure price con posizioni fondamentali relative value hanno sfruttato la volatilità sui mercati degli strumenti a reddito fisso. Sul versante direzionale, per quanto gli operatori di mercato abbiano sofferto a marzo, alcuni gestori hanno approfittato del recente contesto per recuperare le perdite con un rischio più contenuto. I trader relative value beneficeranno ancora di una pregevole gamma di opportunità, mentre la congiuntura per i fondi direzionali continuerà a essere più complessa rispetto al 2022.

 

Arbitraggio del rischio - Event driven

Ottobre è stato un mese impegnativo per le strategie event driven. L'operazione Broadcom - VMware, il cui spread si è ampliato a causa dei timori che potesse essere bloccata dall'autorità di regolamentazione cinese per questioni di antitrust, ha pesato sulle strategie di arbitraggi su fusioni. Il quadro per gli investimenti in special situation si è confermato complesso, sulla scia della costante correzione del mercato. Le strategie Special Situation investono in situazioni cosiddette soft-catalyst, più correlate alla direzione del mercato. Le strategie di fusione investono in operazioni annunciate da società che intendono acquisire un'altra azienda o fondersi con la stessa. Secondo gli esperti di strategie, il numero di operazioni annunciate è più correlato al livello di visibilità del management aziendale sullo stato e sulla direzione dell'economia piuttosto che al costo del debito stesso. Poiché l'inflazione cala lentamente e i tassi di interesse si avvicinano al picco, potremmo essere all'inizio di un pregevole ciclo per la strategia.

 

Distressed

Il segmento dei titoli distressed ha ricevuto una scarica di adrenalina a marzo, con i crolli di diversi istituti finanziari americani e di Credit Suisse. Il fallimento a sorpresa di Silicon Valley Bank ha scatenato il panico, con una correzione generalizzata dei titoli finanziari, poi progressivamente rientrata per la maggior parte degli asset. Si è trattato di un evento importante viste le dimensioni delle banche fallite, ma limitato a un numero ristretto di istituti esposti a un volume importante di depositi bancari non assicurati. Sebbene l'importo di prestiti deteriorati, emissioni insolventi e fallimenti resti relativamente basso, gli investitori sono molto più attenti al rischio di crepe nel mercato, poiché i fondamentali dell'economia potrebbero continuare a deteriorarsi. Un'area di grande interesse è quella degli immobili commerciali, con particolare riguardo alla percentuale che i finanziamenti di questi asset rappresentano nelle banche regionali statunitensi.

 

Credito long/short

Le strategie di credito long/short sembrano essere più interessanti. Un contesto segnato da tassi elevati più a lungo potrebbe favorire la generazione di alfa sia sulle posizioni long che su quelle short, in quanto la ricerca fondamentale riveste maggiore importanza nella costruzione del portafoglio. Gli approcci di investimento absolute return o hedged hanno acquisito maggiore rilievo, poiché le posizioni in emissioni AT1 hanno generato un'intensa volatilità e significative perdite di mercato per la comunità degli investimenti. È indubbio che i rendimenti si siano ampliati, permettendo ancora una volta agli asset a reddito fisso di sedere al tavolo dell'Asset Allocation. Tuttavia, come hanno dimostrato i recenti avvenimenti, la diversificazione del rischio è molto importante e dovrebbe essere parte integrante del processo di allocazione degli investimenti.

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