"Ogni azienda da 1.000 miliardi di dollari parte sempre da zero" *

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In un mercato segnato da dati economici contraddittori, sono bastati gli eccellenti utili per il primo trimestre di NVIDIA per rendere "incandescente" un settore tecnologico già caldo. Viene naturale pensare alla celebre citazione di Jensen Huang: “Ogni azienda da 1.000 miliardi di dollari parte sempre da zero”. Il potere dirompente dell'intelligenza artificiale ha rafforzato l'interesse per molti titoli tecnologici, grazie agli aumenti di produttività che potrebbero generare. I dati segnalano un rallentamento dell'attività economica ma, come sottolinea Justin Lahart del WSJ: "prevedere una recessione economica non è una follia, ma essere sicuri che sopraggiunga in questo momento potrebbe esserlo".

Le azioni statunitensi hanno esibito rendimenti piuttosto contenuti, che però celano una grande dispersione a livello di performance tra i vari settori. La tecnologia ha nettamente sovraperformato i settori ciclici. Anche il listino taiwanese, con un forte peso del settore tecnologico, si è comportato bene. Le azioni giapponesi sono state tra le prime della classe nel mese e nell'anno, sospinte dal rinnovato interesse degli investitori sulla scia delle migliori norme di corporate governance.

I rendimenti dei Treasury USA sono aumentati di 30-40 punti base nel corso del mese, adeguandosi ai solidi dati sul mercato del lavoro. Sul fronte delle emissioni europee, le oscillazioni dei rendimenti lungo la curva sono state relativamente limitate.

HFRX Global Hedge Fund EUR ha reso il -0,67% nel corso del mese.

 

Azionari long/short (L/S)

Si è trattato di un mese positivo per le strategie azionarie long/short, ma le performance si sono rivelate molto disperse rispetto alle altre strategie. Le performance medie risultano sostanzialmente eterogenee a seconda dello stile della strategia, del settore di riferimento e della regione prevalente in termini di investimenti. I gestori incentrati sugli Stati Uniti hanno sovraperformato in media i loro omologhi che prediligono l'Europa e l'Asia, sostenuti dall'andamento del settore tecnologico e da un positivo differenziale di performance tra le posizioni long e short. Secondo Morgan Stanley Prime Brokerage, durante il mese gli hedge fund sono stati acquirenti netti di azioni statunitensi e venditori netti di azioni europee e asiatiche. In termini di stile, le strategie azionarie long/short con un orientamento essenzialmente growth hanno sovraperformato, sfruttando maggiormente le significative oscillazioni degli investimenti legati alla tecnologia. Sebbene dall'inizio di febbraio la creazione di alfa dai portafogli short sia migliorata, maggio è stato un mese impegnativo per alcune strategie market neutral a causa di short squeeze. Dall'inizio dell'anno abbiamo assistito a un mercato ristretto, trainato principalmente dalle large cap tecnologiche e dei semiconduttori, un quadro non ideale per l'implementazione di un programma azionario long/short diversificato. Dopo simili periodi, le negoziazioni di mercato tendono a normalizzarsi, offrendo uno spettro più ampio di opportunità long e short basate sui fondamentali delle società.

 

Macro globali

Nel mese gli indici macro globali hanno esibito in media rendimenti leggermente positivi, ma con una dispersione piuttosto elevata. Questa dinamica potrebbe essere ascrivibile all'attuale alto livello di incertezza e alla divergenza di posizionamento tra i gestori. La distribuzione dei rendimenti conseguiti dai fondi è risultata pregevole, con contributi positivi giunti da posizioni in valuta, short sulle materie prime e long su azioni e tassi brasiliani. Nonostante i rendimenti dall'inizio dell'anno generati dalle strategie macro siano stati inferiori alle attese, il quadro odierno e quello prevedibile dovrebbero far emergere interessanti opportunità di investimento. In questo contesto segnato da una grande incertezza, le strategie con un approccio relative value, una robusta ricerca e un'oculata gestione del rischio tenderanno a sovraperformare. 

 

Strategie quantitative

Le strategie quantitative hanno ottenuto buoni risultati nel mese, in particolare i modelli trend following. I rendimenti conseguiti da posizioni in valuta, posizioni sulle azioni e posizioni short sulle materie prime sono stati lievemente compensati da quelli delle posizioni nel reddito fisso. Da inizio anno le strategie quantitative multi-strategies si sono dimostrate più resilienti delle CTA, compensando i contributi negativi dei modelli di trend con quelli positivi dei modelli di arbitraggio non direzionali. Dopo essere state tra le migliori nel 2022, le strategie CTA hanno accumulato ritardi dall'inizio dell'anno, in parte a causa delle inversioni di tendenza che hanno interessato i prezzi degli asset, ma anche in seguito ai minori rapporti signal-to-noise.

 

Arbitraggio su reddito fisso

La principale domanda che tutti gli arbitraggisti si pongono è cosa succederà dopo questo movimento dei Treasury statunitensi a 2 anni, talmente raro da verificarsi solo ogni 50 anni. Allo stato attuale, la risposta sembra essere una minore volatilità sul mercato statunitense dei tassi d'interesse, con gli operatori di mercato in attesa di dati economici che forniscano una tendenza più chiara. Sul fronte direzionale, gli operatori optano per un'inclinazione della curva dei rendimenti più pronunciata sia per i tassi a breve che per quelli a lungo termine. Tuttavia, la presenza di ulteriori tensioni bancarie potrebbe potenzialmente rafforzare l'inversione di tale curva. In un simile contesto, i trader relative value, molto resilienti negli scorsi mesi, dovrebbero ancora beneficiare di un panorama favorevole, mentre la congiuntura per i fondi direzionali continuerà verosimilmente a essere più difficile rispetto al 2022.


Arbitraggio del rischio - Event driven

Maggio si è rivelato un mese molto impegnativo per l'universo Event Driven. Le strategie di arbitraggio su fusioni hanno contribuito negativamente alla performance, penalizzate da molteplici operazioni interrotte e sfide che, secondo la maggior parte dei gestori, si erano raramente viste in passato. Per quanto l'incertezza economica e la volatilità del mercato siano stati i principali fattori a influire sul volume delle transazioni e sui relativi spread dall'inizio dell'anno, l'impatto del rischio normativo è stato alla base della mediocre performance di maggio. La CMA e la FTC hanno contestato diverse operazioni importanti, annunciando azioni legali o richiedendo ulteriori misure correttive per far avanzare il processo di fusione. Tra le operazioni che hanno inciso in misura più significativa sulla performance vi sono l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, l'acquisizione di Horizon Therapeutics da parte di Amgen e l'offerta di United Healthcare per EMIS. La comunità degli arbitraggi su operazioni si è già adattata da tempo al più stringente controllo normativo statunitense sulle operazioni di maggiori dimensioni, riducendo quelle considerate più a rischio o aumentando la quota di copertura. Tuttavia, molti gestori si dichiarano sorpresi dallo zelo dimostrato nel bloccare o complicare la conclusione di fusioni. Le opportunità restano nel complesso molto interessanti in termini di rendimenti attesi. La maggiore enfasi sull'analisi fondamentale richiesta per costruire un portafoglio di operazioni di fusione favorirà i gestori e le strategie con un track record più solido in termini di gestione del rischio e controllo del drawdown.  

 

Distressed

Il segmento dei titoli distressed ha ricevuto una scarica di adrenalina lo scorso mese, con i crolli di diversi istituti finanziari americani e di Credit Suisse. Il fallimento a sorpresa di Silicon Valley Bank ha scatenato il panico, con una correzione generalizzata dei titoli finanziari, poi progressivamente rientrata per la maggior parte degli asset. Si è trattato di un evento di rilievo viste le dimensioni delle banche fallite, ma limitato a un numero ristretto di istituti con una quota elevata di depositi bancari non assicurati. Sebbene l'importo di prestiti deteriorati, emissioni insolventi e fallimenti resti relativamente basso, gli investitori sono molto più attenti al rischio di rotture nel mercato, poiché i fondamentali dell'economia potrebbero continuare a deteriorarsi. Un'area di grande interesse è quella degli immobili commerciali, con particolare riguardo alla percentuale che i finanziamenti di questi asset rappresentano nelle banche regionali statunitensi.


Credito long/short

Le strategie di credito long/short sembrano essere più interessanti. Un contesto segnato da tassi elevati più a lungo potrebbe favorire la creazione di alfa sia sulle posizioni long che su quelle short, in quanto la ricerca fondamentale riveste maggiore importanza nella costruzione del portafoglio. Gli approcci di investimento absolute return o hedged hanno acquisito maggiore rilievo, poiché le posizioni in emissioni AT1 hanno generato un'intensa volatilità e significative perdite di mercato per la comunità degli investimenti. È indubbio che i rendimenti si siano ampliati, permettendo ancora una volta al reddito fisso di sedere al tavolo dell'Asset Allocation. Tuttavia, come hanno dimostrato i recenti sviluppi, gli investitori dovrebbero anche prendere decisioni di avversione al rischio.

* Citazione di Jensen Huang, CEO di NVIDIA.

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