Passaggio al risk-off

Dopo 5 mesi di rialzi, le azioni hanno chiuso aprile in ribasso, in un contesto di mercato relativamente volatile. Sebbene il ritmo degli aumenti di EPS sia stato elevato, i mercati si sono concentrati più sui fattori top-down che sul flusso di micro-news. La Fed è stata ancora una volta al centro dell'attenzione in quanto i dati economici statunitensi hanno evidenziato un'inflazione superiore alle attese, innescando un cambiamento nelle aspettative sui tassi d'interesse e una certa rotazione dei fattori e dei settori verso i comparti “value”. La dinamica “bad news are good news” ha ancora influito sui mercati, di fronte ad investitori sempre preoccupati per il percorso di disinflazione.  Come il mese scorso, le azioni europee hanno sovraperformato i mercati statunitensi. Viceversa, le azioni cinesi hanno chiuso il mese in forte rialzo, mentre quelle diTaiwan sono calate, in sintonia con la debolezza globale del comparto Tech. In Europa, l'energia e il settore sanitario hanno registrato una sovraperformance significativa, mentre IT e beni di consumo discrezionali hanno mostrato difficoltà. Negli Stati Uniti, l'unico settore a resistere è stato quello delle utilities, mentre l'energia ha limitato il ribasso.

Anche i mercati obbligazionari hanno sofferto: i rendimenti dei Treasury decennali USA sono cresciuti di 42 punti base, attestandosi al 4,62%, in quanto i mercati hanno visto aumentare le probabilità di un ritardo nel taglio dei tassi da parte della Fed.

HFRX Global Hedge Fund EUR ha reso -0,68% nel corso del mese.

 

Azionari long/short (L/S)

I fondi azionari long-short sono stati in media in calo ad aprile, ma hanno sovraperformato in modo significativo gli indici di mercato. Le perdite complessive sono derivate dal beta e sono state mitigate da un alfa positivo, in particolare sul versante short. Questo mese ha visto effettivamente protrarsi il trend di generazione molto elevata di alfa dei fondi azionari long/short: secondo Morgan Stanley Prime Brokerage, il 2024 registra il miglior inizio d'anno dal 2010, anno in cui è iniziata la registrazione dei dati.  I fondi Asia Long/Short hanno registrato una sovraperformance significativa grazie al rimbalzo dei mercati asiatici.

Nell'attuale contesto di tassi più elevati, una selezione azionaria long/short adeguatamente bilanciata è uno strumento eccellente per beneficiare delle opportunità offerte dalla dispersione inter- e intra-settoriale. Qualora lo scenario consensuale di una crescita moderata per il 2024 non dovesse avverarsi, queste strategie dispongono di un maggior numero di strumenti per affrontare la volatilità del mercato rispetto a quelle tradizionali long only.

 

Macro globali

Nel mese, le performance dei fondi Global Macro sono state complessivamente soddisfacenti. Le posizioni sul fixed income sono state generalmente remunerative grazie alle posizioni short sul decennale statunitense, con molti fondi in situazione favorevole per un sell-off obbligazionario. In questo ciclo dei tassi, i paesi dell'America Latina hanno offerto un andamento contrastante: Cile, Colombia e Perù hanno tagliato i tassi in aprile, mettendo in evidenza le attuali crescenti divergenze in termini di politica monetaria. Anche le valute estere sono state positive, grazie a una posizione short soddisfacente sullo JPY e alla continua forza dell'USD. Nel settore delle materie prime, i contributi sono stati eterogenei: i metalli hanno dominato come sotto-settore, con guadagni percentuali a due cifre per la maggior parte dei metalli industriali, grazie alla forte domanda. Prevediamo interessanti opportunità di investimento nell'attuale contesto e in quello futuro per l'universo macro globale.

 

Strategie quantitative

Le strategie quantitative si sono comportate bene nel mese, trainate dall’alpha positivo. In termini di fattori, il “value” ha mostrato un andamento positivo, a discapito della maggior parte degli altri fattori, compreso il “momentum”. Per chi segue i trend, i guadagni in valuta estera, fixed income e materie prime hanno superato le perdite in azioni. I fondi hanno beneficiato in particolare della tendenza al rialzo del dollaro, di una posizione generalmente corta sulle obbligazioni e dell'aumento del rame e dello zinco. La strategia sta vivendo un periodo solido, dall'inizio dell'anno.

 

Arbitraggio su fixed income

Dall'inizio dell'anno, le banche centrali si sono basate sui dati come mai prima d'ora: ogni minimo indicatore economico può potenzialmente influenzare le decisioni sui tassi d'interesse o alterare la forma delle curve dei rendimenti. Di conseguenza, la volatilità del mercato è diminuita significativamente rispetto al 2023 e i prezzi delle obbligazioni sono rimasti circoscritti in un intervallo di oscillazione. Tuttavia, i dati inaspettatamente forti sull'inflazione hanno fatto sì che i mercati passassero bruscamente da un approccio “attendista” alla consapevolezza che “forse abbiamo frainteso l'inflazione”, provocando un'impennata globale dei tassi d'interesse. Di conseguenza, molti investitori direzionali operanti nel fixed income sono stati colti di sorpresa dall'improvvisa impennata, mentre i trader focalizzati sul valore relativo hanno tratto vantaggio da questo picco di volatilità. In definitiva, i potenziali tagli dei tassi della Federal Reserve dovrebbero essere rinviati a dopo le elezioni statunitensi, mentre la BCE potrebbe potenzialmente entrare in azione prima, se necessario.

 

Arbitraggio del rischio - Event driven

Durante il mese, le strategie event - driven sono state in calo. Le strategie Merger Arbitrage hanno generalmente registrato una performance negativa a causa del divaricamento di molti spread. Inoltre, alcuni eventi relativi a titoli specifici hanno talvolta influito sulla performance, come l'annuncio della FTC statunitense di voler bloccare la transazione Capri Holdings/Tapestry Inc, sostenendo che l'operazione ridurrebbe la concorrenza nel segmento delle borse a prezzi accessibili. Anche US Steel (oggetto di un'offerta da parte di Nippon Steel) è calata, dopo che gli interventi politici hanno influenzato negativamente la diffusione dell'accordo. Una nota positiva è rappresentata dalla ripresa del flusso di nuove operazioni sia negli Stati Uniti che in Europa, mentre alcune opportunità iniziano a offrire spread interessanti per compensare l'aumento del rischio normativo.

 

Distressed

Negli ultimi 18 mesi le aspettative per le opportunità distressed sono notevolmente evolute. Verso la fine del 2022, i livelli d'inflazione molto elevati e il rapido ciclo rialzista delineavano una congiuntura ideale per il ciclo distressed, vista da ultimo durante la Grande crisi finanziaria. Queste aspettative si sono ridimensionate nel corso del 2023, poiché l'economia e il mercato del lavoro sono rimasti solidi. Le opportunità emerse nell'anno sono state di natura opportunistica, sfruttando eventi specifici come la crisi bancaria negli Stati Uniti nel primo trimestre del 2023 o situazioni idiosincratiche. Attualmente, i livelli di default hanno iniziato ad aumentare, anche se le aspettative rimangono contenute, poiché una gran parte delle società ha rifinanziato opportunisticamente il debito in essere a tassi inferiori nel periodo 2020-2021 e la salute finanziaria dei consumatori si conferma relativamente robusta. Sebbene restino prevalentemente in attesa, concentrandosi su opportunità idiosincratiche, gli esperti di strategie continuano ad adottare un approccio cauto agli emittenti High Yield e hanno individuato crepe in aree specifiche come il mercato dei prestiti. Alcuni operatori di mercato si sono indebitati in misura significativa attraverso i prestiti, che in genere sono emissioni a tasso variabile, senza prevedere un'ascesa così fulminea dei tassi a breve termine.

 

Credito long/short

I tassi di interesse rimangono elevati e offrono interessanti opportunità su base assoluta e relativa. Gli specialisti di strategie presentano attualmente portafogli con un orientamento long, poiché i fondamentali economici restano solidi, le banche centrali potrebbero avvicinarsi a una svolta e i rendimenti sui mercati del credito sono simili a quelli azionari, ma offrono un maggior grado di protezione. Le posizioni short sono utilizzate principalmente per coprire emittenti o settori specifici e puntare su determinate aree del mercato che esibiscono una certa fragilità. Un contesto segnato da tassi elevati più a lungo potrebbe favorire la generazione di alfa sia sulle posizioni long che su quelle short, in quanto la ricerca fondamentale riveste maggiore importanza nella costruzione del portafoglio. Gli approcci di investimento absolute return o hedged hanno acquisito maggiore rilievo, poiché le posizioni in emissioni AT1 hanno generato un'intensa volatilità e significative perdite di mercato per la comunità degli investimenti. È indubbio che i rendimenti si siano ampliati, permettendo ancora una volta al reddito fisso di sedere al tavolo dell'Asset Allocation. Tuttavia, come hanno dimostrato i recenti avvenimenti, la diversificazione del rischio è estremamente importante e dovrebbe essere parte integrante del processo di allocazione degli investimenti.

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