Giugno si è rivelato un mese piuttosto movimentato per i mercati, soprattutto in Europa, dove i rischi geopolitici hanno continuato a rappresentare una delle principali fonti di preoccupazione per gli investitori. Negli Stati Uniti gli ultimi dati macroeconomici hanno di nuovo suggerito che la Fed potrebbe riuscire a pilotare l'economia verso un atterraggio morbido. Tuttavia, sembra emergere uno scostamento tra l'economia reale e il mercato azionario. Mentre gli indicatori sulla fiducia dei consumatori e gli utili societari hanno perso vigore, le aspettative di quotazioni azionarie più elevate sono rimaste prossime a massimi storici. Sull'onda dell'entusiasmo per l'IA, gli investitori potrebbero perdersi nei dettagli, senza considerare il quadro generale.
Gli indici a forte trazione tecnologica hanno ulteriormente sovraperformato nel mese, sospinti dai solidi utili e dalla crescita attesa per l'ecosistema dell'IA. I listini azionari cinesi ed europei hanno invece subito una battuta d'arresto, sulla scia dei timori economici e politici. Anche gli indici azionari statunitensi delle piccole e medie capitalizzazioni hanno ceduto terreno nel periodo, poiché i dati economici più deboli e il rallentamento della spesa al consumo hanno avuto un impatto maggiore sulle aree del mercato di qualità inferiore e sensibili al ciclo economico.
I rendimenti sovrani sono risultati volatili in Europa e negli Stati Uniti, ma hanno proseguito la loro tendenza ribassista. Da segnalare l'ampliamento degli spread corporate nei segmenti IG e HY europei, ma anche il disallineamento tra gli OAT francesi e i Bund tedeschi dopo il primo turno delle elezioni francesi. I livelli sono rientrati dai picchi, ma l'incertezza rimane.
HFRX Global Hedge Fund EUR ha reso +0,19% nel corso del mese.
Azionari long/short (L/S)
Le strategie azionarie globali long/short hanno in media conseguito rendimenti lievemente positivi nel mese. Il secondo trimestre si è rivelato più impegnativo del primo, poiché le strategie hanno intercettato una percentuale minore della performance del mercato. Tuttavia, da inizio anno i fondi azionari long/short esibiscono pregevoli risultati, con rendimenti medi positivi nella fascia alta dei valori a una cifra. A livello regionale, le strategie incentrate sull'Asia hanno generato i rendimenti assoluti più elevati, sovraperformando l'indice di riferimento. Le strategie europee hanno leggermente sottoperformato quelle che privilegiano gli Stati Uniti ma, su base relativa, hanno sovraperformato il loro benchmark. Secondo Morgan Stanley Prime Brokerage, l'ampliamento del mercato sembra guadagnare terreno; gli hedge fund acquistano infatti banche, energia e società di pagamenti, liquidando al contempo i beneficiari dell'IA come i semiconduttori. Nell'attuale contesto di tassi più elevati, una selezione azionaria long/short adeguatamente bilanciata è uno strumento eccellente per beneficiare delle opportunità offerte dalla dispersione inter- e intra-settoriale. Queste strategie dispongono di un maggior numero di strumenti per affrontare la volatilità del mercato rispetto a quelle tradizionali long only.
Global Macro
Sul versante macro globale si sono osservate performance variegate nel corso del mese, con gli indici per le strategie macro sistematiche e discrezionali che hanno chiuso con rendimenti negativi nella fascia bassa dei valori a una cifra. In media, i gestori sono stati piuttosto prudenti, in attesa di ulteriori dati per riposizionare il portafoglio e distribuire il rischio. Alcuni ritengono che il mercato azionario sia troppo teso e che possa cambiare rotta una volta che i benefici dei previsti tagli dei tassi saranno vanificati dal rallentamento dell'attività economica. Le performance da inizio anno sono eterogenee e, pertanto, la selezione della strategia si prefigura come un fattore chiave. Prevediamo interessanti opportunità di investimento nell'attuale contesto e in quello futuro per l'universo macro globale.
Strategie quantitative
Sul fronte quantitativo, giugno è stato un mese “a due facce”. Le strategie quantitative multi-strategy si sono messe in luce nel corso del mese, grazie ai significativi rendimenti dei modelli di arbitraggio statistico azionario, trainati dalla crescente dispersione sul mercato azionario. Anche i modelli di arbitraggio su materie prime hanno premiato. Al contrario, i modelli trend following hanno eroso valore, a causa del contributo negativo delle posizioni short nel fixed income. Si sono osservati rendimenti negativi, con valori che oscillavano tra la fascia media a una cifra e la fascia bassa a due cifre, in base al livello di leva applicato e all'orizzonte temporale. I modelli di trend following hanno esibito uno dei migliori primi trimestri in assoluto a livello di performance e, nonostante abbiano perso una parte consistente dei loro guadagni negli ultimi 2 mesi, rimangono saldamente in territorio positivo dall'inizio dell'anno. I fondi quantitativi multi-strategy hanno in media esibito performance costanti negli ultimi 5 anni, assicurando importanti vantaggi in termini di diversificazione.
Arbitraggio su fixed income
Dall'inizio dell'anno, le banche centrali si sono basate sui dati come mai prima d'ora: ogni minimo indicatore economico può potenzialmente influenzare le decisioni sui tassi di interesse o alterare la forma delle curve dei rendimenti. Di conseguenza, la volatilità del mercato è diminuita significativamente rispetto al 2023 e i prezzi delle obbligazioni sono rimasti circoscritti in un intervallo di oscillazione. Tuttavia, i dati inaspettatamente forti sull'inflazione hanno fatto sì che i mercati passassero bruscamente da un approccio "attendista" all’idea che "forse abbiamo frainteso l'inflazione", provocando un'impennata globale dei tassi di interesse. Di conseguenza, molti investitori direzionali attivi nel fixed income sono stati colti di sorpresa dall'improvvisa impennata, mentre i trader incentrati sul relative value hanno tratto vantaggio da questo picco di volatilità. In definitiva, poiché queste impennate dei dati sembravano essere anomalie che non rispecchiavano la tendenza generale, la BCE ha deciso di passare per prima all'azione e i previsti tagli della Federal Reserve sono stati nuovamente anticipati, innescando speculazioni sui punti di equilibrio.
Arbitraggio del rischio - Event Driven
In media, i gestori event driven hanno prodotto buoni risultati nel mese, con contributi positivi giunti sia dalle strategie hard-catalyst sia da quelle soft-catalyst. Il volume delle nuove operazioni di fusione è aumentato negli Stati Uniti e in Europa, un segno di buon auspicio per la strategia. Il miglioramento della corporate governance per gli azionisti giapponesi ha offerto interessanti operazioni in cui investire. Tuttavia, tali opportunità restano principalmente accessibili attraverso strategie event driven dedicate all'Asia. Un contesto segnato da tassi più elevati e grandi maturity wall che si avvicinano nel 2026 saranno un'importante fonte di opportunità per le strategie special situation.
Distressed
Negli ultimi 18 mesi le aspettative per le opportunità distressed sono notevolmente migliorate. Verso la fine del 2022, i livelli d'inflazione molto elevati e il rapido ciclo rialzista delineavano una congiuntura ideale per il ciclo distressed, vista da ultimo durante la Grande crisi finanziaria. Queste aspettative si sono ridimensionate nel corso del 2023, poiché l'economia e il mercato del lavoro sono rimasti solidi. Le opportunità emerse nell'anno sono state di natura opportunistica, sfruttando eventi specifici come la crisi bancaria negli Stati Uniti nel primo trimestre del 2023 o situazioni idiosincratiche. Attualmente, i livelli di default stanno aumentando, anche se le aspettative rimangono contenute, poiché gran parte delle società ha rifinanziato opportunisticamente il debito in essere a tassi inferiori nel periodo 2020-2021 e la salute finanziaria dei consumatori si conferma relativamente robusta. Sebbene restino prevalentemente in attesa, concentrandosi su opportunità idiosincratiche, gli esperti di strategie continuano ad adottare un approccio cauto agli emittenti High Yield e hanno individuato crepe in aree specifiche come il mercato dei prestiti. Alcuni operatori di mercato si sono indebitati in misura significativa attraverso i prestiti, che in genere sono emissioni a tasso variabile, senza prevedere un'ascesa così fulminea dei tassi a breve termine.
Credito long/short
I tassi di interesse di base permangono ampi, offrendo agli investitori nel credito discreti rendimenti. Tuttavia, gli spread corporate sono vicini ai minimi storici. È lecito chiedersi se gli investitori siano adeguatamente remunerati per il rischio assunto. I gestori hanno concentrato il portafoglio sulle principali convinzioni a livello di fondamentali, rafforzato le coperture e ridotto la direzionalità delle strategie. D'altro canto, un mercato così ricco genera numerose opportunità per gli alfa short. Un contesto segnato da tassi elevati più a lungo potrebbe favorire la generazione di alfa sia sulle posizioni long che su quelle short, in quanto la ricerca fondamentale riveste maggiore importanza nella costruzione del portafoglio. Con l'aumento dei rischi idiosincratici e dell'incertezza geopolitica, gli approcci di investimento absolute return o hedged hanno acquisito maggiore rilevanza. È indubbio che i rendimenti siano migliorati, permettendo ancora una volta al reddito fisso di sedere al tavolo dell'Asset Allocation. Tuttavia, come hanno dimostrato i recenti avvenimenti, la diversificazione del rischio è estremamente importante e dovrebbe essere parte integrante del processo di allocazione degli investimenti.