Un invito alla prudenza per concludere l'estate

Nel corso dell'estate i fondamentali economici non sono cambiati drasticamente. La retorica delle banche centrali dei tassi più alti per un periodo più lungo è ancora in auge, sebbene l'inflazione cresca a un ritmo più lento e decrescente. Negli Stati Uniti lo stato dell'economia, la salute dei consumatori e gli utili aziendali restano relativamente solidi e qualcuno potrebbe sostenere che sia una dinamica sorprendente. Tuttavia, durante la stagione estiva il sentiment degli investitori si è orientato verso una maggiore cautela.

Gran parte degli indici azionari han perso terreno a settembre, con performance negative nella fascia medio-bassa dei valori a una cifra. Le small cap, la tecnologia, i beni di consumo discrezionali e gli industriali hanno accumulato ritardi. Dal loro canto, il settore energetico e finanziario hanno sovraperformato gli altri settori. 

Nel periodo, la parte anteriore della curva è rimasta stabile negli Stati Uniti e nell'eurozona. I rendimenti sovrani per le scadenze a lungo termine si sono notevolmente ampliati nel mese (di circa 50 punti base). Stesso andamento per gli spread del credito corporate, che hanno invertito una tendenza di riduzione del rischio in atto da diversi mesi. 
HFRX Global Hedge Fund EUR ha reso il -0,22% nel corso del mese. 

 

Azionari long/short (L/S)

A settembre gli indici azionari long/short hanno in media ceduto circa il -1%, ma le performance sono risultate disperse tra i vari peer group. I rapporti di partecipazione al mercato ribassista sono variati in misura significativa a seconda della regione privilegiata ai fini degli investimenti. Le strategie incentrate su Nord America e Asia hanno intercettato circa il 35% del calo degli indici azionari long. Le strategie con una bassa esposizione netta e market neutral hanno conseguito rendimenti assoluti positivi. I portafogli short hanno sensibilmente sottoperformato l'indice, mentre quelli long hanno chiuso il mese in linea con il benchmark. Secondo Morgan Stanley Prime Brokerage, da inizio anno i fondi azionari long/short che investono negli Stati Uniti hanno esibito rendimenti assoluti più elevati. Tuttavia, il rapporto di partecipazione al mercato rialzista delle strategie con focus su Stati Uniti, Europa e Asia è simile, intorno al 40% dell'indice azionario regionale. La strategia ha registrato performance pressoché nulle dall'inizio dell'anno, a causa di mercati ristretti che non sono ideali per implementare strategie azionarie long/short ben diversificate. Questi movimenti del mercato tendono però a essere di breve durata, con la tendenza che si stabilizza dopo il mese di agosto. Dopo simili periodi, le negoziazioni di mercato tendono a normalizzarsi, offrendo uno spettro più ampio di opportunità long e short basate sui fondamentali delle società.

 

Macro globali

Settembre si è rivelato un mese positivo per le strategie macro globali. Il movimento nella parte posteriore della curva dei rendimenti ha rappresentato un importante fattore di performance per i fondi, che i gestori hanno monetizzato attraverso posizioni short. Tuttavia, le posizioni in materie prime e valute hanno nel complesso contribuito positivamente alla performance. Attualmente, le strategie macro globali tendono a essere diversificate e detenere un'ampia gamma di piccole posizioni sul mercato azionario, dei tassi, valutario e materie prime, anziché concentrare il portafoglio in pochi panieri a forte convinzione. I rendimenti generati dalle strategie macro da inizio anno sono risultati piuttosto modesti e inferiori alle attese. Si prevedono però interessanti opportunità di investimento nell'attuale contesto e in quello prevedibile.

 

Strategie quantitative

Un solido mese per le strategie quantitative, che sono state sostenute da un aumento della volatilità e marcate tendenze dei tassi. Le strategie trend following hanno nel complesso sovraperformato i più diversificati fondi multi-strategia. I trend follower più aggressivi hanno generato rendimenti a due cifre, che hanno contribuito a recuperare parzialmente le forti perdite degli scorsi mesi. Da inizio anno le strategie quantitative multi-strategia si sono dimostrate più resilienti delle CTA, compensando i contributi negativi dei modelli di trend con quelli positivi dei modelli di arbitraggio non direzionali.

 

Arbitraggio su reddito fisso

Gli specialisti dell'arbitraggio su reddito fisso sono riusciti a superare un anno difficile per la strategia, generando performance discrete. Le strategie che combinano arbitraggi pure price con posizioni fondamentali relative value hanno sfruttato la volatilità sui mercati del reddito fisso. Sul versante direzionale, dato che gli operatori di mercato hanno sofferto a marzo, alcuni gestori hanno approfittato del recente contesto per recuperare le perdite con un rischio più contenuto. I trader relative value beneficeranno ancora di un’ampia gamma di opportunità, mentre la congiuntura per i fondi direzionali continuerà a essere più complessa rispetto al 2022.

 

Arbitraggio del rischio - Event driven

I rendimenti delle strategie event driven sono stati in media modesti ma positivi. Gli indici degli arbitraggi su fusioni hanno sovraperformato le strategie Special Situation nel periodo, data la loro minore sensibilità a lievi oscillazioni del mercato. Le strategie Special Situation investono in situazioni cosiddette soft-catalyst, più correlate alla direzione del mercato. Le strategie di fusione investono in operazioni annunciate da società che intendono acquisire un'altra azienda o fondersi con la stessa. Secondo gli esperti di strategie, il numero di operazioni annunciate è più correlato al livello di visibilità del management aziendale sullo stato e sulla direzione dell'economia piuttosto che al costo del debito stesso. Tuttavia, in una fase di tassi in rapida ascesa e maggiore incertezza economica, è normale che le società si prendano una pausa e rivalutino più avanti i loro piani di sviluppo. Poiché l'inflazione cala lentamente e i tassi di interesse si avvicinano al picco, potremmo essere all'inizio di un pregevole ciclo per la strategia.

 

Distressed

Il segmento dei titoli distressed ha ricevuto una scarica di adrenalina a marzo, con i crolli di diversi istituti finanziari americani e di Credit Suisse. Il fallimento a sorpresa di Silicon Valley Bank ha scatenato il panico, con una correzione generalizzata dei titoli finanziari, poi progressivamente rientrata per la maggior parte degli asset. Si è trattato di un evento importante viste le dimensioni delle banche fallite, ma limitato a un numero ristretto di istituti esposti a un volume importante di depositi bancari non assicurati. Sebbene l'importo di prestiti deteriorati, emissioni insolventi e fallimenti resti relativamente basso, gli investitori sono molto più attenti al rischio di crepe nel mercato, poiché i fondamentali dell'economia potrebbero continuare a deteriorarsi. Un'area di grande interesse è quella degli immobili commerciali, con particolare riguardo alla percentuale che i finanziamenti di questi asset rappresentano nelle banche regionali statunitensi.

 

Credito long/short

Le strategie di credito long/short sembrano essere più interessanti. Un contesto segnato da tassi elevati più a lungo potrebbe favorire la generazione di alfa sia sulle posizioni long che su quelle short, in quanto la ricerca fondamentale riveste maggiore importanza nella costruzione del portafoglio. Gli approcci di investimento absolute return o hedged hanno acquisito maggiore rilievo, poiché le posizioni in emissioni AT1 hanno generato un'intensa volatilità e significative perdite di mercato per gli investitori. È indubbio che i rendimenti si siano ampliati, permettendo ancora una volta al reddito fisso di sedere al tavolo dell'Asset Allocation. Tuttavia, come hanno dimostrato i recenti avvenimenti, la diversificazione del rischio è molto importante e dovrebbe essere parte integrante del processo di allocazione degli investimenti.

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