Azioni europee: i settori ciclici hanno leggermente sovraperformato il mercato
Nonostante una certa volatilità, ad agosto le azioni europee hanno chiuso il mese in leggero rialzo. Il PMI (Purchasing Managers’ Index) è risultato superiore alle attese, ma il contesto economico generale è rimasto debole e gli utili delle società “cicliche” hanno deluso le aspettative.
Escludendo le Olimpiadi, l'inflazione core dell'Eurozona si è attestata al 2,8% e, malgrado una crescita fragile, il mercato del lavoro appare decisamente stabile. Tale situazione dovrebbe indurre la BCE a proseguire il suo ciclo ribassista avviato all'inizio di giugno.
Dal nostro ultimo comitato di agosto, le azioni europee hanno guadagnato terreno, senza una forte dispersione a livello di performance tra le small/mid cap e le large cap. Tra le large cap, i titoli value hanno sovraperformato gli omologhi growth, mentre tra le small e mid cap non si sono osservate differenze significative.
I settori ciclici hanno leggermente sovraperformato il mercato, con una performance positiva generalizzata. I titoli finanziari sono stati i primi della classe, seguiti dai titoli del settore industriale, del settore dei materiali e del settore dei beni di consumo discrezionali.
Nell'ambito dei settori difensivi, i servizi di pubblica utilità hanno esibito una netta sovraperformance, seguiti dal settore dei beni di prima necessità e sanitario, entrambi in buona forma, mentre l'energia ha avuto difficoltà, con una performance negativa.
Infine, il settore Information Technology è stato il fanalino di coda, a causa delle difficoltà nel segmento dei semiconduttori. Al contrario, i servizi di comunicazione si sono distinti positivamente.
Aspettative su utili e valutazioni
I fondamentali delle azioni europee rimangono ragionevoli, sostenuti da revisioni positive degli utili.
Gli utili forward a dodici mesi dovrebbero aumentare di circa l'8% e sono trainati principalmente dalla crescita di tecnologia, materiali, sanità, titoli industriali e servizi di comunicazione. Al contrario, energia e servizi di pubblica utilità restano gli unici settori con una crescita attesa degli utili negativa nei prossimi mesi.
Se osserviamo il rapporto prezzo/utili forward a 12 mesi, pari a 13,7, i mercati europei sono tuttora scambiati ai minimi del loro range storico.
Nessuna modifica all'allocazione settoriale
Nelle scorse settimane non abbiamo apportato modifiche strutturali all’allocazione settoriale.
Confermiamo la view positiva (+2) sui beni di prima necessità, una delle nostre maggiori convinzioni in questo mercato incerto. In tale settore, privilegiamo le imprese nei segmenti food & beverage e i prodotti per la cura della casa e della persona. Restiamo cauti sulla vendita al dettaglio di prodotti alimentari e di prima necessità, ma lo scorso mese abbiamo innalzato il rating di questo sotto-segmento da -2 a -1 sulla scia di una dinamica resiliente degli EPS.
Abbiamo inoltre mantenuto il giudizio positivo (+2) sul settore sanitario, che offre un interessante profilo di rischio/rendimento alla luce di valutazioni ragionevoli, una forte visibilità sui flussi di cassa e una crescita degli utili attesa.
Siamo inoltre positivi (+1) sul settore immobiliare (data la valutazione interessante sulla scia del ciclo ribassista in corso), pur rimanendo selettivi. Privilegiamo infatti alcuni segmenti di nicchia (logistica, residenze per studenti e case di riposo), evitando al contempo centri commerciali e immobili commerciali.
In virtù delle attuali condizioni di mercato, riteniamo che sia ancora preferibile mantenere un portafoglio bilanciato con un orientamento difensivo.
Azionario statunitense: Aspettative su utili e valutazioni
I fondamentali delle azioni europee rimangono ragionevoli, sostenuti da revisioni positive degli utili.
Gli utili forward a dodici mesi dovrebbero aumentare di circa l'8% e sono trainati principalmente dalla crescita di tecnologia, materiali, sanità, titoli industriali e servizi di comunicazione. Al contrario, energia e servizi di pubblica utilità restano gli unici settori con una crescita attesa degli utili negativa nei prossimi mesi.
Se osserviamo il rapporto prezzo/utili forward a 12 mesi, pari a 13,7, i mercati europei sono tuttora scambiati ai minimi del loro range storico.
Nessuna modifica all'allocazione settoriale
Nelle scorse settimane non abbiamo apportato modifiche strutturali all’allocazione settoriale.
Confermiamo la view positiva (+2) sui beni di prima necessità, una delle nostre maggiori convinzioni in questo mercato incerto. In tale settore, privilegiamo le imprese nei segmenti food & beverage e i prodotti per la cura della casa e della persona. Restiamo cauti sulla vendita al dettaglio di prodotti alimentari e di prima necessità, ma lo scorso mese abbiamo innalzato il rating di questo sotto-segmento da -2 a -1 sulla scia di una dinamica resiliente degli EPS.
Abbiamo inoltre mantenuto il giudizio positivo (+2) sul settore sanitario, che offre un interessante profilo di rischio/rendimento alla luce di valutazioni ragionevoli, una forte visibilità sui flussi di cassa e una crescita degli utili attesa.
Siamo inoltre positivi (+1) sul settore immobiliare (data la valutazione interessante sulla scia del ciclo ribassista in corso), pur rimanendo selettivi. Privilegiamo infatti alcuni segmenti di nicchia (logistica, residenze per studenti e case di riposo), evitando al contempo centri commerciali e immobili commerciali.
In virtù delle attuali condizioni di mercato, riteniamo che sia ancora preferibile mantenere un portafoglio bilanciato con un orientamento difensivo.
Azioni dei mercati emergenti
Ad agosto i mercati emergenti hanno conseguito un rendimento del +1,4% (in USD) e sottoperformato i mercati sviluppati (+2,5%).
Il mese è iniziato con un sell-off innescato dall'ascesa dello yen giapponese in seguito all'improvviso rialzo dei tassi da parte della Banca del Giappone. Inoltre, i dati sull'occupazione statunitense di luglio si sono rivelati più deboli del previsto, intensificando i timori di un “hard landing”. Le reazioni eccessive del mercato hanno avuto breve durata e il discorso di Powell a Jackson Hole ha contribuito a rasserenare il sentiment. Powell ha sottolineato l'impegno della Fed volto ad evitare un mercato del lavoro statunitense più fragile e ha affermato che "era giunto il momento di adeguare la politica", segnalando un possibile taglio dei tassi a settembre.
La Cina (+1,0%) ha risentito ancora di pressioni sulla crescita. L'IPC di luglio è aumentato dello 0,5%, un dato superiore alle attese, ma la crescita delle esportazioni ha rallentato. Alla fine del mese il mercato cinese ha ritrovato vigore grazie alle anticipazioni positive sul settore immobiliare: i proprietari immobiliari cinesi rifinanzieranno probabilmente i loro mutui a tassi più contenuti. Sul fronte geopolitico, il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Sullivan ha incontrato il presidente cinese a Pechino. Sono stati discussi diversi argomenti ed entrambi hanno rimarcato l'importanza di mantenere una relazione bilaterale stabile.
Taiwan (+3,2%) e Corea (-2,8%) hanno esibito risultati contrastanti nei settori dei semiconduttori, ma le relative società sono rimaste per lo più neutrali alla pubblicazione di Nvidia, dalla quale sono emerse alcune sorprese. Inoltre, Taiwan ha registrato maggiori consumi e investimenti, mentre la Corea è stata sostenuta da una crescita resiliente delle esportazioni e da notizie più favorevoli sul programma value-up.
L'India (+0,8%) ha mantenuto una robusta traiettoria di crescita e ha incrementato il suo peso nel benchmark rispetto alla Cina. Il paese ha compiuto notevoli progressi nello sviluppo rurale e, nell'ambito degli sforzi di digitalizzazione profusi dalla banca centrale, si appresta a lanciare una piattaforma per agevolare il microcredito in tutti i settori. L'India beneficia di uno sviluppo dei pagamenti mobili tra i più rapidi a livello mondiale, grazie a una piattaforma unificata gestita dalla banca centrale.
Spostandoci in America Latina, il Brasile (+5,5%) ha mostrato un miglioramento di produzione industriale e servizi, anche se persistono timori sui conti pubblici. Riguardo all'Argentina, sulla scia delle riforme economiche è circolato ottimismo per un potenziale reintegro nel benchmark MSCI EM.
I rendimenti statunitensi hanno concluso il mese al 3,91%. Riguardo alle commodity, il greggio è sceso del -2,4%, mentre l'oro è aumentato del +2,3%.
Outlook e driver
Le azioni dei mercati emergenti hanno esibito una robusta ripresa quest'anno, con i relativi paesi che svolgono un ruolo cruciale nella crescita economica globale.
Quanto alla prossima mossa della Fed, l'approccio dovish di Powell ha rafforzato le aspettative per un primo taglio a settembre, che potrebbe creare un contesto più accomodante e indurre le banche centrali dei paesi emergenti ad allentare le loro politiche.
A livello regionale, i mercati emergenti (Cina esclusa) hanno evidenziato una notevole resilienza. L'India continua a puntare con decisione sugli investimenti infrastrutturali, sulla diversificazione della supply chain globale, sull'aumento della spesa al consumo, sull'espansione dei servizi finanziari e sulla crescita del settore residenziale. Altrove nei mercati emergenti, il Sudafrica ha guadagnato terreno sulla scia delle riforme attese, mentre il Messico sta aspettando un'opportunità per essere reinserito nel benchmark MSCI EM.
Taiwan e Corea collaborano strettamente con i leader statunitensi dei chip. Nonostante questo mercato sia volatile nel breve termine, la domanda di investimenti in IA nel lungo periodo permane solida.
La Cina continua a essere in difficoltà sul fronte delle prospettive economiche. Le linee guida del governo restano di alto livello e l'emissione di obbligazioni da parte dei governi locali si dimostra inferiore alle attese. La prolungata tendenza deflazionistica denota una ripresa non lineare della Cina, il che impone investimenti selettivi nel paese.
In linea con la nostra strategia, calibriamo in modo dinamico la propensione al rischio del portafoglio in risposta alle mutevoli dinamiche di mercato, mantenendo al tempo stesso una posizione equilibrata. Siamo in attesa di ulteriori conferme in merito alla politica accomodante negli Stati Uniti e alla ripresa in Cina, che contribuiscono alla crescita differenziale dei mercati emergenti.
Aggiornamento del posizionamento
Siamo ottimisti sulla ripresa delle azioni emergenti nel 2024. I potenziali tagli della Fed e la conseguente svalutazione del dollaro possono rivelarsi fattori di sostegno.
Non abbiamo apportato nessuna modifica alle nostre view regionali. La debolezza della Cina persiste e le politiche incrementali sono percepite come insufficienti. Restiamo positivi sull'India in ragione della sua resilienza e della crescita a lungo termine.
Anche la nostra view settoriale non ha subito modifiche. Siamo positivi sul settore tecnologico, sostenuto ulteriormente dallo sviluppo dell'IA .
View regionali
Nessuna modifica alle nostre view regionali
India - Sovrappeso: le valutazioni sono elevate ma con solide revisioni al rialzo, sostenute dalla crescita e da alti rendimenti potenziali.
Cina - Neutrale: incertezze riguardo al rischio del settore immobiliare, al rallentamento economico e ai fattori geopolitici. Il mercato è guidato da fattori macro, ma i piccoli stimoli di volta in volta introdotti dal governo non sono sufficienti. Le valutazioni restano interessanti e occorre selettività negli investimenti.
View per settore e per industria
Nessuna modifica alle view settoriali
Abbiamo mantenuto il sovrappeso sulla tecnologia (in particolare sull’IA) e abbiamo diversificato l'esposizione al settore.