In attesa dei risultati delle società

Titoli azionari europei: I ciclici sovraperformano i settori difensivi in Europa

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I ciclici sempre in testa

Nelle scorse settimane i mercati azionari europei hanno ceduto un po' di terreno. È emersa una netta differenza di performance tra i settori growth e value. I settori ciclici hanno inoltre notevolmente sovraperformato quelli difensivi, poiché gli investitori hanno continuato a scontare la resilienza dell'economia globale.

In questo contesto, il settore dei consumi discrezionali è stato l'unico a esibire una (lieve) performance mensile positiva; anche l'energia, l'information technology e i beni di prima necessità hanno sovraperformato il azionario europeo generale.

Il settore della sanità, più difensivo, è stato il fanalino di coda dall'ultimo comitato, seguito dalle utility.


Aspettative sugli utili e valutazioni

Nelle prossime settimane inizieranno a giungere i risultati per il secondo trimestre. In vista della stagione degli utili, le revisioni sono state leggermente negative.

Il consenso punta ancora su una crescita degli utili vicina al 5% nei prossimi dodici mesi per la regione EMU. Alla luce di tale crescita attesa, la valutazione del mercato azionario europeo appare interessante, essendo scambiato a meno di 12 volte gli utili forward a dodici mesi.

 

Prese di profitto sul sottopeso nell'energia

Dopo la buona performance da inizio anno, restiamo convinti che le azioni europee scontino già molte notizie positive. Pertanto, riteniamo ancora opportuno restare bilanciati con un orientamento difensivo verso i beni di prima necessità e il settore sanitario, nonostante la performance più scadente di quest'ultimo nelle scorse settimane. Abbiamo inoltre mantenuto il +1 sulle banche retail, privilegiando gli istituti con valutazioni interessanti ed evitando al contempo le banche d'investimento ad alto rischio.

L'unica modifica apportata riguarda l'energia, nel quale eravamo già sottopesati all'inizio dell'anno. Abbiamo deciso di incamerare profitti sul sottopeso, riportando il settore a neutrale. A nostro parere, l'offerta eccessiva che ha penalizzato il settore negli ultimi mesi svanirà nel trimestre in corso. Stimiamo una carenza di offerta per 1 milione di barili di petrolio al giorno nel terzo trimestre e addirittura 2 milioni negli ultimi tre mesi dell'anno. Nel frattempo, la domanda è in procinto di aumentare, sospinta dalla ripresa dell'aviazione e dalla stagione automobilistica negli Stati Uniti. Tenendo conto di un prezzo del petrolio pari a 80 dollari al barile verso la fine dell'anno, non intravediamo più motivi per mantenere il sottopeso.

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Titoli azionari statunitensi: Gli investitori scontano un'economia resiliente

Le azioni statunitensi hanno proseguito il loro trend rialzista iniziato all'inizio di giugno, trainate dalla sospensione del tetto del debito fino a gennaio 2025 e da dati economici migliori del previsto. Gli investitori sono ora meno preoccupati di un rallentamento dell'economia globale, con una conseguente sovraperformance relativa dei settori ciclici rispetto a quelli difensivi.

 

I ciclici sono i primi della classe

Le azioni statunitensi hanno continuato a salire nelle scorse settimane, sospinte in particolare dalla forte sovraperformance dei settori ciclici, come gli industriali e i beni di consumo discrezionali. L'information technology ha conseguito una performance sostanzialmente in linea con il mercato azionario generale, nonostante il recente aumento dei tassi reali.

I settori difensivi hanno notevolmente sottoperformato nel periodo. I servizi di comunicazione, le utility e la sanità hanno esibito la più forte sottoperformance dall'inizio di giugno.

 

Inizio della stagione degli utili per il secondo trimestre       

Negli Stati Uniti sta per iniziare la stagione degli utili. Gli analisti hanno già rivisto al ribasso le aspettative nel corso degli ultimi mesi. Secondo Factset, il calo degli utili stimato per l'indice S&P 500 nel secondo trimestre è ora del -7,2%. Si tratterebbe del maggiore declino dal secondo trimestre del 2020 e del terzo trimestre consecutivo in cui si registra una flessione. I mercati seguiranno attentamente le previsioni delle società.

Le attese del consenso indicano una ripresa degli utili a partire dal quarto trimestre del 2023, con un'ascesa di oltre il 10% nel 2024. Considerando tale recupero, le azioni statunitensi sono scambiate a 18 volte gli utili attesi per il 2024, un valore superiore alla media quinquennale ma non eccessivo.

 

Un approfondimento sulla tecnologia

L'information technology è il migliore settore da inizio anno, con un rialzo del 40% (S&P 500 Information Technology). Pochi investitori dubitano del potenziale a lungo termine del settore, ma le prospettive nel breve periodo sono più incerte. Da una prospettiva di breve termine, Candriam è neutrale sull'information technology, in quanto gli aspetti positivi bilanciano quelli negativi.

Sul fronte negativo, osserviamo valutazioni storiche elevate, una riapertura dell'economia cinese più lenta del previsto, un calo degli ordini arretrati per i semiconduttori e cicli di vendita più lunghi per i software.

Tuttavia, tra gli elementi positivi si annoverano la resilienza dell'economia globale, la ripresa di diversi sotto-segmenti (semiconduttori di memoria, modelli selettivi guidati dai consumi nell'universo cloud, ecc.) e il vigore dell'intelligenza artificiale, in grado potenzialmente di sostenere un più ampio spettro di titoli.

Nel frattempo, i driver di lungo termine (cambiamenti demografici, progressi tecnologici, sfide ambientali, ecc.) restano intatti, il che ci induce a considerare ogni correzione significativa come un'opportunità di acquisto.

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Titoli azionari dei mercati emergenti: Mese positivo

L'indice MSCI EM è salito del 3,5% (in termini di USD; salvo diversa indicazione, tutti i rendimenti sono in USD) nel primo semestre del 2023, sottoperformando notevolmente il MSCI DM (+14,0%). Giugno si è rivelato un mese positivo per il MSCI EM (+3,2%).

Nonostante la posizione aggressiva della Fed, con ulteriori rialzi dei tassi, lo scenario che prevede un atterraggio morbido risulta più plausibile, in quanto gli Stati Uniti hanno mostrato tendenze disinflazionistiche. Tuttavia, le relazioni USA-Cina sono rimaste volatili a causa dell'incostanza delle azioni diplomatiche statunitensi. Da un lato, gli Stati Uniti sono stati determinati a esercitare ulteriore pressione sulla Cina attraverso nuovi divieti sui chip. Dall'altro, Washington ha inviato diversi delegati in Cina, tra cui il segretario di Stato Blinken, il segretario del Tesoro Yellen (a luglio) e il direttore della CIA Burns, in cerca di una "comunicazione schietta". Nel frattempo, al perdurare dei timori per la debole ripresa della Cina, Pechino ha risposto con un sostegno limitato, come il lieve calo dei tassi di riferimento dei prestiti. La ripresa economica cinese si è ulteriormente indebolita, alla luce di stimoli inferiori alle attese. I crescenti timori sulle prospettive economiche globali hanno pesato sulla propensione al rischio. Per i leader aziendali globali, la Cina resta interessante. Pesi massimi come Elon Musk, Bill Gates, Tim Cook e Bernard Arnault hanno visitato il paese nel mese di giugno. Micron, gigante americano dei chip, ha anche annunciato maggiori investimenti in Cina, nonostante le recenti restrizioni all'uso su scala nazionale dei prodotti della società da parte di Pechino.

Altri paesi possono scorgere delle opportunità in questa nuova normalità rappresentata dalla rivalità tra Stati Uniti e Cina. Per la Corea del Sud, la restrizione di un anno imposta dagli Stati Uniti sull'esportazione dei chip verso la Cina è stata allentata e consente al paese di portare avanti queste operazioni con la Cina. Per i paesi ASEAN, sarebbe difficile rimanere neutrali nella concorrenza tra i due giganti, ma tutti percepiscono potenziali vantaggi risultanti dalla rilocalizzazione delle supply chain dalla Cina. I riflettori sono stati puntati sull'India, il cui primo ministro Modi si è recato negli Stati Uniti e ha ricevuto applausi. La crescita strutturale del paese è intatta e la Banca mondiale prevede un balzo del PIL del 6,3% quest'anno.

Per quanto riguarda le altre regioni, l'America Latina ha realizzato la miglior performance dei mercati emergenti. Il Brasile, che ha offerto uno dei migliori contributi, ha riscontrato un'inflazione inferiore e un'occupazione solida. In Turchia, l'economia sta rallentando e, dopo le elezioni, il governo ha perseguito politiche economiche più convenzionali.

I titoli legati alla tematica dell'intelligenza artificiale hanno continuato a crescere questo mese, sostenuti da solidi fondamentali. Sarebbe prematuro giungere a conclusioni riguardo al suo impatto, ma l'ampia applicazione dell'IA, dalla creazione di arte alle operazioni quotidiane su laptop, sta progressivamente diventando  realtà. Nel frattempo, i governi stanno formulando regolamenti sull'intelligenza artificiale e definendo progetti per un uso corretto dei dati.

Indipendentemente dalle domande e dai dibattiti, gli investimenti diventeranno maggiormente orientati ai criteri ESG. La Fondazione IFRS, l'organizzazione che definisce i principi contabili internazionali, ha appena dimostrato ancora una volta la propria determinazione. Dopo il suo ultimo annuncio di integrazione dei criteri ESG nella contabilità aziendale, nuovi standard sul clima verranno presentati nel gennaio 2024. 

A giugno i prezzi dell'oro e dell'argento sono scesi rispettivamente del 2,2% e 3,3%. I prezzi del petrolio greggio sono saliti, con il Brent in aumento del 5,1% sulla scia della crescente domanda cinese e dei tagli volontari degli esportatori di petrolio.

 

Prospettive e driver

Nonostante i timori nel breve periodo, rimaniamo ottimisti sulle prospettive a lungo termine per le azioni dei mercati emergenti.

In Cina, ad esempio, nonostante i venti contrari associati alla debolezza macroeconomica e alle tensioni geopolitiche, le valutazioni restano basse e qualsiasi sostegno significativo a livello di politica potrebbe rilanciare la ripresa della regione. Inoltre, l'attuale scenario di mercato include nuove tematiche di crescita, tra cui la conversione al digitale e al cloud delle imprese cinesi, l'ascesa della produzione di fascia alta e l'integrazione delle funzionalità IA da parte dei giganti del software e del gaming. La crescente domanda di elaborazione associata a IA, ChatGPT e semiconduttori di memoria sostiene determinate società di Taiwan e Corea del Sud. Dal punto di vista della catena del valore, molteplici società asiatiche contribuiscono direttamente alla crescita dell'intera tematica dell'IA e dovrebbero essere le beneficiarie a lungo termine della transizione. Inoltre, la Corea del Sud è destinata a trarre vantaggio dalla domanda correlata all'Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti e dalla transizione dell'UE verso le tecnologie pulite. Allo stesso modo, in America Latina e Brasile siamo costruttivi sulle società nazionali legate ai consumi e sulle azioni a lunga duration, che potrebbero beneficiare di un possibile ciclo di allentamento.

Il posizionamento del portafoglio continua a essere bilanciato, con un'esposizione a molteplici cluster e temi diversificati. In termini di posizionamento a livello regionale e settoriale, l'esposizione della strategia è bilanciata rispetto al benchmark MSCI EM, con una ridotta esposizione attiva al rischio, date le attuali incertezze riguardo a un rallentamento della crescita globale e alla volatilità geopolitica.

 

Aggiornamento delle posizioni

Restiamo neutrali sulla Cina e sui beni di consumo discrezionali, monitorando il rischio di rialzo durante le oscillazioni economiche.

Visioni regionali:

Cina neutrale: dagli ultimi dati cinesi è emersa una debolezza dei consumi; esportazioni/importazioni in calo, IPC in declino e impulso al credito ancora debole. Inoltre, le grandi società dell'e-commerce, gravate da timori sulla crescita, stanno entrando in una nuova fase di maggiore concorrenza. Il rischio geopolitico e le incertezze sono tornati alla ribalta e potrebbero alimentare ulteriormente le turbolenze.

Sovrappeso sul Brasile: le valutazioni rimangono interessanti e i fattori macro sono ampiamente favorevoli. Il paese dovrebbe essere tra i primi a iniziare l'allentamento.

Sovrappeso sull'ASEAN: la riapertura della Cina favorisce i paesi dell'ASEAN come la Thailandia (ripresa del turismo) e l'Indonesia (ripresa delle materie prime). Inoltre, la diversificazione delle supply chain trainata da fattori geopolitici sostiene la regione. Manteniamo un sovrappeso sulla regione.

Visioni per settore e industria:

Upgrade dei semiconduttori a sovrappeso: il settore beneficia dell'ascesa dell'intelligenza artificiale ed è ulteriormente sostenuto dal miglioramento del quadro economico negli Stati Uniti. Le società dei mercati emergenti, come TSMC, hanno già pubblicato vendite mensili superiori alle attese.

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