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Robotica: non è più fantascienza

Johan Van Der Biest
Deputy Head of Thematic Global Equity
Felix Demaeght
Co-Fund Manager

Molte persone sono affascinate dai robot, ma perché investire su di essi?

I robot hanno già rivoluzionato i processi di produzione e ora vengono impostati per cambiare il nostro modo di vivere. Una potenza di calcolo 
senza precedenti utilizzata per l’Intelligenza Artifciale (IA) consentirà ai robot di agire autonomamente, dando loro la possibilità di apprendere, 
di ragionare e di riconoscere emozioni, immagini, lingue e mappe.

Nel giro di poco tempo, i robot serviranno la cena, faranno la spesa e si prenderanno cura anche della nonna. E quando avremo bisogno 
di un’operazione chirurgica, verrà eseguita principalmente attraverso procedure robot-assistite. L’uso della robotica in ambito medico è in 
fase di accelerazione e il numero di procedure robot-assistite è più che raddoppiato negli ultimi cinque anni.

Questi cosiddetti robot di servizio sono utilizzati da poco, ma nel prossimo decennio potrebbero diventare importanti quanto quelli industriali.

I robot sono parte di una nuova rivoluzione industriale e una rivoluzione tecnologica che, come le precedenti rivoluzioni industriali, genererà una sostanziale ricchezza per gli investitori lungimiranti.

Suona tutto molto futuristico. Gli investitori possono guadagnare adesso dalla robotica?

Sì. La tecnologia sottostante che consente la robotica avanzata è solo nelle sue fasi formative e guiderà un’ondata di innovazione. Il professor Takeo Kanade, massimo esperto di robotica e membro del Candriam Advisory Board Innovative Technologies & Robotics dal settembre 2016 al settembre 2018, ha dichiarato: “Siamo solo al 20-30% di dove potremo arrivare nella robotica.” Ma è già stato creato notevole valore alla robotica e alle tecnologie connesse. Questo valore è stato talvolta generato da grandi aziende multinazionali, multiprodotto - come Google, Amazon e IBM - nel cui caso le opportunità offerte dalla robotica potrebbero essere più diffcili da individuare dal punto di vista degli investitori. 

Ma sempre più spesso il valore risiede nelle piccole aziende innovative. Nvidia, per esempio, azienda americana produttrice di semiconduttori, ha usato l’IA per insegnare alle auto autonome a guidare. Tesla, Mercedes, Audi, Volvo e BMW hanno già adottato la tecnologia Nvidia. Un altro esempio è Yaskawa, un produttore di robot i cui prodotti industriali vengono essi stessi prodotti da robot.

Esistono anche opportunità in brand conosciuti, che si sono orientati o reinventati per trarre vantaggio da questa tendenza nell’automazione. Ad esempio la Delphi, che ha iniziato come una divisione di General Motors ed è ora indipendente e leader nel settore dei veicoli autonomi ed elettrici. O John Deere, il maggior produttore di macchine agricole, che sta reinventando i suoi prodotti tradizionali. Ha costruito trattori autonomi, dotati di un sofsticato software che misura l’applicazione di sostanze nutritive, elabora i modelli d’impianto più effcienti e ottimizza il consumo di carburante.

Queste e altre aziende tecnologiche innovative hanno registrato sovraperformance che sono quasi raddoppiate negli ultimi cinque anni(1).

(1) Fonte: Andamento dell'indice Robo Global© Robotica e Automazione dal 31/12/2016 al 31/12/2021

Come si identifcano le aziende su cui è possibile investire?

Non tutte le aziende che producono robot o sviluppano tecnologie innovative sono degne d’investimento.
Possiamo eseguire sofsticate proiezioni su migliaia di aziende in tutto il mondo e valutare quali aziende traggono ricavi signifcativi dalla robotica e/o da tecnologie innovative.

Una preziosa risorsa aggiuntiva è data da un comitato consultivo di professori universitari (Candriam Advisory 
Board Innovative Technologies & Robotics) che condividono approfondimenti ad alto livello sulla robotica e altre tecnologie innovative, dando indicazioni sulla ricerca e che contribuiscono a generare idee.

Svolgiamo un’analisi extra-fnanziaria per comprendere meglio i rischi e le opportunità legate ai criteri ESG(2) 
(ambientali, sociali e di governance). Valutiamo l’esposizione delle attività delle società ai grandi temi sostenibili nonché la gestione delle parti interessate.

Escludiamo preventivamente le società che non rispettano i 10 principi del Global Compact delle Nazioni Unite così come quelle coinvolte in attività controverse quali armamenti, tabacco, carbone termico e altre aree che non consideriamo sostenibili.

Applichiamo poi un fltro sull’innovazione. Le aziende vengono valutate per la loro capacità innovativa, sulla base di molteplici fattori. Pertanto, le aziende che non abbracciano l’innovazione in quanto valore fondamentale sono escluse dal portafoglio. La composizione del portafoglio è il risultato di una selezione dei titoli basata su cinque criteri fondamentali che combinano analisi fnanziaria ed extra-fnanziaria: qualità del management, potenziale di crescita, posizionamento competitivo, elevata redditività e basso indebitamento. La selezione dei titoli e la costruzione del portafoglio sono ottimizzate dall’interazione dei gestori con gli altri team di gestione azionaria di Candriam, compresi i dipartimenti di gestione dei rischi e del trading. A ciò si aggiungono i 16 anni di esperienza 
media dei 2 gestori e le competenze di Candriam nella gestione di strategie tematiche.

(2) L’analisi ESG sopra descritta per le aziende viene applicata ad almeno il 90% degli investimenti della strategia esclusi depositi, liquidità e derivati su indici.

Le aziende tecnologiche interessano agli investitori, come vi assicurate di non pagare più del giusto?

Il trend verso l’automazione avanzata è solo nelle sue fasi iniziali ed è diffcile immaginare che aziende selezionate con attenzione non presenteranno dei forti risultati e una crescita nel lungo periodo. Crediamo che l’industria si trovi in una fase in cui una serie di 
innovazioni radicali si stanno spostando dalla fase di progettazione all’attuazione. Per esempio: veicoli autonomi, macchine che prestano servizi personali e robot che operano al fanco di esseri umani sul posto di lavoro.

Naturalmente, come in qualsiasi investimento, bisogna godere di una forte disciplina nell’acquistare e nel vendere. Le decisioni di comprare o vendere azioni in questo settore, dovrebbero essere basate su una rigorosa analisi dei fondamentali, piuttosto che sull’istinto.

Riteniamo che sia importante minimizzare le decisioni sui tempi e investire secondo tendenze di lungo termine. È utile avere un mix di competenze fnanziarie e tecnologiche, e anche esperienza nel combinare all’interno dello stesso portafoglio imprese grandi, piccole e aziende di nicchia. L’abilità nel farlo, porta a portafogli che hanno un turnover inferiore.

Quali tipi di investitori potrebbero essere attratti dalla robotica?

Ottenere esposizione sul tema secolare della crescita della robotica e  dell’automazione non è una scommessa su un futuro lontano. Valore e ricchezza 
sono stati creati per anni e rischiano di accelerare ancora, quando la “quarta rivoluzione industriale” diventerà un fattore chiave dell’economia globale.

Sebbene per la maggior parte degli investitori si tratti di una strategia satellite piuttosto che di un’esposizione fondamentale, le percezioni riguardo al suo ruolo nel portafoglio potrebbero cambiare nel momento in cui i robot saranno utilizzati dalla maggior parte delle famiglie e il settore sarà ormai considerato standard.

Come nel caso di molti interessanti settori emergenti, anche questo settore potrebbe incontrare volatilità a breve termine, ma il continuo sviluppo di prodotti rivoluzionari che potrebbero migliorare il futuro dovrebbe garantire rendimenti sostanziali nel lungo termine.

Robotica : Non è più fantascienza

Johan Van Der Biest, Senior Fund Manager, e Felix Demaeght, CFA, Co-Fund Manager, spiegano che capacità nell’investimento tematico combinate con una robusta analisi fnanziaria possono permettere di individuare tecnologie all’avanguardia a prezzi ragionevoli.

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I principali rischi della strategia sono

  • Rischio di perdita di capitale
  • Rischio di investimento ESG
  • Rischio di sostenibilità
  • Rischio legato alle azioni
  • Rischio di cambio
  • Rischio di liquidità
  • Rischio di concentrazione
  • Rischio associato agli strumenti fnanziari derivati
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  • Rischio legato ai paesi emergenti
  • Rischio legato a fattori esterni

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