I temi della sostenibilità sovrana: Deforestazione

Disamina del modello: la "sostenibilità forte" mette in risalto il capitale naturale

Candriam analizza e assegna un punteggio alla sostenibilità sovrana dal 2009. La terza versione del nostro modello supera il quadro tradizionale dei quattro pilastri del capitale, riconoscendo che il capitale naturale è finito e non sostituibile con il capitale umano, sociale o economico.

Riteniamo che i nostri punteggi, costruiti a partire da 470 fattori per ciascun Paese, risultino altresì più utili per le informazioni offerte dai componenti sui singoli temi che richiedono ulteriori approfondimenti. Il modello si basa su un ricco database e contribuisce alla nostra comprensione di questioni complesse. I processi di investimento Candriam utilizzano sia i dati che le informazioni.

La crescente ponderazione del capitale naturale nel nostro punteggio complessivo di un Paese incide sulle classifiche dei Paesi rispetto ai modelli precedenti, nonché rispetto al modo in cui gli altri modelli potrebbero classificare i Paesi. La deforestazione ne è un ottimo esempio.

Per informazioni complete sulla nostra filosofia e sull'approccio alla sostenibilità sovrana, è possibile scaricare il documento "Capitale naturale vs natura del capitale".

Figura 1 - Punteggio del pilastro del capitale Figure-1-EN.jpg

 

Focus: Deforestazione

Tra i 131 aspetti che monitoriamo all'interno del pilastro del capitale naturale del nostro modello figura la deforestazione. Si tratta di una tematica fondamentale per gli investitori in alcune nazioni sovrane, come l'Indonesia e il Brasile. Rappresenta altresì un tema importante per tutti, perché la nostra ampia comprensione del futuro dei cambiamenti climatici indica che la deforestazione deve essere monitorata attentamente.

Soprattutto, la cattura fotosintetica del carbonio da parte degli alberi rappresenta uno dei sistemi più efficienti di riduzione della quantità di anidride carbonica nell'atmosfera.[i] Secondo alcuni studi, il terreno disponibile per la piantumazione di alberi potrebbe catturare fino al 25% della CO2 attualmente nell'atmosfera. Sebbene non manchino le limitazioni, si tratta del metodo di gran lunga più economico attualmente disponibile per rallentare i cambiamenti climatici. Occorre sviluppare ulteriormente nuove tecnologie, da adottare poi su vasta scala, potenzialmente a un costo elevato. Anche se dobbiamo continuare la transizione verso le fonti rinnovabili di energia, la piantumazione degli alberi sui terreni già disponibili rappresenta un sistema efficiente ed economico per catturare su vasta scala il carbonio nell'atmosfera.

Sono già state previste delle iniziative in Etiopia,[ii] India,[iii] Irlanda,[iv] e in generale nell'UE,[v] tra gli altri. È necessario uno sforzo concertato e coordinato nel medio termine. I progetti una tantum potranno anche conquistare le prime pagine, ma l'esempio della Turchia[vi] mostra che l'inadeguatezza della pianificazione e dell'esecuzione può ridurre significativamente gli effetti.

Ciononostante la deforestazione continua, soprattutto nelle regioni tropicali, dove le economie emergenti stanno disboscando il terreno a fini agricoli e per lo sfruttamento a breve termine del legno. Questi effetti sono esacerbati dai costosi incendi delle foreste. Spesso governati da regimi con una scarsa considerazione della scienza o della comunità globale, questi Paesi evidenziano che sarà necessario uno sforzo internazionale concentrato per invertire la tendenza. L'entità del problema non è documentata a sufficienza, con le autorità che cercano di nasconderne la portata.[vii]

A causa della potenziale mancanza di dati affidabili segnalati a livello nazionale, facciamo ricorso a una serie di fonti indipendenti, come le immagini satellitari dei cambiamenti della superficie forestale.

La deforestazione (Figura 2) non si limita ai Paesi emergenti. L'Australia, gli Stati Uniti e soprattutto il Canada registrano punteggi bassi. Ciò entra in conflitto con la teoria secondo cui, una volta che una realtà raggiunge un determinato livello di sviluppo, la deforestazione possa subire un'inversione di tendenza, permettendo al Paese di diventare più sostenibile a livello ecologico.

Figura 2 – Indice di deforestazione rispetto al PIL

Figure-2-EN.jpg

Il Canada rappresenta un esempio dell'interconnessione di questi fenomeni, ovvero del fatto che anche le nazioni sviluppate non riescano  a controllare la deforestazione, e che i dati ufficiali siano spesso "fuorvianti". Secondo la Wildlands League of Canada's Parks and Wilderness Society, ogni anno viene disboscato l'equivalente di circa 40.000 campi da football per costruire strade e piazzali nella sola provincia dell'Ontario, ovvero sette volte quanto ufficialmente dichiarato per tutto il Paese. In questa provincia si concentra soltanto il 17% dello sfruttamento del legno canadese.[viii]

Questo indicherebbe una deforestazione totale pari ad addirittura 650.000 ettari negli ultimi 30 anni.

È estremamente preoccupante che gli stati dotati di un vasto territorio non intervengano. Oltre ai tre grandi Paesi sviluppati menzionati, anche altri grandi realtà come Messico, Russia e Cina registrano punteggi pessimi su questo fronte. La deforestazione è diffusa a livello geografico, dall'America del Nord all'America Latina, dall'Asia all'Australia. Riteniamo particolarmente preoccupanti l'Indonesia e il Brasile. Mentre quest'ultimo è di gran lunga il Paese con la maggiore perdita assoluta di foreste, l'Indonesia registra un punteggio inferiore nel nostro modello, dal momento che una proporzione sempre maggiore della superficie boschiva del Paese sta scomparendo. Senza un'intensa pressione internazionale, è improbabile che questi due esempi conoscano un'inversione di tendenza. Il problema è ampiamente noto alla comunità mondiale ed è ben illustrato dall'isola del Borneo (Figura 3), divisa tra Indonesia (73% del territorio), Malesia  (26%) e Brunei (1%).

Le misure locali devono essere estese al di là della normativa ambientale. Lo stato di diritto sembra rappresentare un altro elemento fondamentale, dal momento che una parte significativa dello sfruttamento forestale viene svolto illegalmente.[ix] Le pressioni internazionali hanno mostrato i primi segnali di progresso, soprattutto in Brasile,[x] dove il governo ha previsto una risposta militare alla deforestazione illegale, unitamente a misure organizzate per combattere gli incendi forestali. Serve però molto altro. I rapporti commerciali tra le nazioni devono iniziare a integrare protezioni ambientali significative, nonché controlli e misure applicative.

La tematica della deforestazione è importante per Candriam. A ottobre 2020, Candriam ha aderito all'iniziativa Investors Policy Dialogue on Deforestation.

Figura 3 - Deforestazione del Borneo – Copertura forestale nel tempo

Figure-3.jpg


[i] J.-F. Bastin, Y. Finegold, C. Garcia, D. Mollicone, M. Rezende, D. Routh, C. M. Zohner, T. W. Crowther, “The Global Tree Restoration Potential” and Bastin, et al, “Response to Comments on ‘The global tree restoration potential’” Science, 5 July 2019 and 29 May 2020.
[ii] World Economic Forum. Ethiopia planted 350 million trees in a day. And its fight against deforestation does not stop there. 31 July, 2020. https://www.weforum.org/agenda/2019/07/ethiopia-has-planted-350-million-trees-in-a-day-to-tackledeforestation-
and-its-not-stopping-there/, accessed 18 November 2020.

[iii] Independent. India plants 66 million trees in 12 hours as part of record-breaking environmental campaign. 3 January 2018. https://www.independent.co.uk/news/world/asia/india-plant-66-million-trees-12-hours-environment-campaign-madhyapradesh-
global-warming-climate-a7820416.html, accessed 18 November 2020.
[iv] Forbes. Ireland Commits To Plant 440 Million Trees To Help Tackle Climate Change. 30 September 2019. https://www.forbes.com/sites/trevornace/2019/09/30/ireland-commits-to-plant-440-million-trees-to-help-tackle-climate-change/,
accessed 18 November 2020.

[v] NewScientist. EU plans to plant 3 billion trees and massively expand organic farming. 20 May 2020. https://www.newscientist.com/article/2244115-eu-plansto-plant-3-billion-trees-and-massively-expand-organic-farming/#ixzz6WJ6TsK1K, accessed 18 November 2020.
[vi] The Guardian. Most of 11m trees planted in Turkish project 'may be dead'. 20 January, 2020. https://www.theguardian.com/world/2020/jan/30/most-of-11m- trees-planted-in-turkish-project-may-be-dead?CMP=Share_iOSApp_Other, accessed 18 November 2020.
[vii] Deutsche Welle. Brazil's research chief sacked after deforestation row with Bolsonaro. 2 August 2019. https://www.dw.com/en/brazils-research-chiefsacked-after-deforestation-row-with-bolsonaro/a-49874119, accessed 18 November 2020.
[viii] Canadian Parks and Wilderness Society Wildlands League. Canada underreporting deforestation and carbon impacts by forestry. 14 December 2019. https://wildlandsleague.org/news/loggingscars/, accessed 18 November 2020.
[ix] Human Rights Watch. Rainforest Mafias - How Violence and Impunity Fuel Deforestation in Brazil’s Amazon. 17 September 2019. https://www.hrw.org/report/2019/09/17/rainforest-mafias/how-violence-and-impunity-fueldeforestation-
brazils-amazon, accessed 18 November 2020. 

[x] The New York Times. Under Pressure, Brazil’s Bolsonaro Forced to Fight Deforestation. 1 August 2020. https://www.nytimes.com/2020/08/01/world/americas/Brazil-amazon-deforestation-bolsonaro.html, accessed 18 November
2020.

 

 

 

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