Riconoscimento facciale e diritti umani

Qual è il ruolo degli investitori responsabili?

 I Principi stabiliscono che le organizzazioni devono operare  prestando attenzione ai diritti umani, acquisendo la dovuta consapevolezza su questo tema e dimostrando che, oltre a condurre la propria attività nel rispetto dei diritti umani, adottano lo stesso approccio per quanto riguarda le attività associate direttamente ai propri prodotti, servizi e affari, nonché nei propri rapporti commerciali.

Nei primi mesi dell’anno, Candriam ha lanciato un’iniziativa dedicata al riconoscimento facciale per evidenziare i rischi di questa tecnologia sempre più diffusa. Accolta dai Principi per l’Investimento Responsabile delle Nazioni Unite, l’iniziativa ha coinvolto 50 investitori, per un totale di 4.500 miliardi di dollari USA di asset gestiti, che si sono impegnati su questo fronte.

 

e tecnologie di riconoscimento facciale stanno rivoluzionando le nostre vite...

Molti di noi accolgono positivamente la tecnologia di riconoscimento facciale. Quest’ultima consente di aumentare efficienza e sicurezza. Può essere utilizzata per sbloccare gli smartphone più all’avanguardia e per rendere più rapidi i controlli negli aeroporti. Nonostante l’utilizzo della tecnologia di riconoscimento facciale (FRT) si stia diffondendo solo ora, si tratta di una risorsa che viene sviluppata da decenni.

...ma se il prezzo da pagare fossero i diritti umani?

Investire in modo responsabile non significa solo affrontare i rischi e i problemi del mondo di oggi. Occorre spingersi oltre le tematiche ‘green’ o legate al clima. È necessario essere consapevoli del ruolo che la finanza gioca sul piano sociale.

La tecnologia ha assicurato al mondo incredibili benefici e straordinarie possibilità di investimento. Nell’ultimo anno, caratterizzato dal distanziamento reso necessario dalla pandemia, la tecnologia ha consentito a molte famiglie di comunicare senza avere contatti diretti, ha permesso a numerosi professionisti di continuare a lavorare da remoto e ha persino ampliato le possibilità di assistenza medica senza contatto diretto grazie alla telemedicina.   

Attualmente, la tecnologia di riconoscimento facciale non richiede il consenso delle persone fotografate e non è adeguatamente supervisionata da organi ufficiali. In molti casi, veniamo sorvegliati dalla FRT senza esserne a conoscenza. Gli errori di identificazione sono molto più frequenti di quanto si potrebbe pensare e si verificano in modo sistematico in determinati gruppi etnici.

Le identificazioni errate sono in costante aumento e hanno già portato all’arresto di persone innocenti. Nel 2019 la città di San Francisco, dove la tecnologia di riconoscimento facciale ha mosso i primi passi, ha vietato alle forze dell’ordine di utilizzarla. Poco tempo dopo, diverse grandi aziende del settore tecnologico hanno annunciato l’intenzione di sospendere per un anno la vendita dei propri prodotti legati alla FRT.

Quali sono gli aspetti controversi?

La mancata richiesta di consenso, l’assenza di un’adeguata supervisione, il tasso di errore e le distorsioni delle prestazioni che determinano un aumento degli errori di identificazione in funzione di sesso e razza sono solo alcuni degli elementi controversi da chiarire. Come investitori, prima stabilire in che direzione muoverci dobbiamo porci alcune domande.

Leggete il nostro white paper

 

E adesso?

Nell’ambito degli sforzi di engagement attivo, Candriam è firmataria di numerose dichiarazioni degli investitori e iniziative di impegno collaborativo, ed è spesso coinvolta, insieme a gruppi di investitori, nella progettazione e nel lancio di tali iniziative. Per la prima volta, siamo gli autori di una proposta di Dichiarazione degli investitori supportata dai PRI delle Nazioni Unite.

 

[i] Lin, Liza e Newley Purnell. The Wall Street Journal. A World With a Billion Cameras Watching You Is just Around the Corner. Aggiornato il 6 dicembre 2019.

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