Coffee Break


Coffee Break:
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Di fronte a una crisi di fiducia negli asset del Regno Unito generata dall'opposizione tra una politica monetaria restrittiva e una politica fiscale accomodante, la Bank of England è intervenuta sul mercato dei Gilt acquistando obbligazioni e ha posticipato di un mese l'avvio del quantitative tightening.
  • Nell'eurozona, i dati preliminari sull'inflazione di settembre hanno mostrato un'accelerazione superiore alle attese, con un aumento che si attesta al 10,0%. La Germania ha annunciato uno scudo da € 200 mld per contrastare la crescita dei prezzi dell'energia.
  • Dopo l'aumento di 75 pb dei Fed Fund, diversi membri della Federal Reserve hanno utilizzato toni moderati. Secondo Loretta Mester, presidente della Fed di Cleveland, "Non siamo neanche in territorio restrittivo", mentre la vicepresidente Lael Brainard ha ricordato che la politica della Fed dovrà essere restrittiva per qualche tempo.
  • In Europa, le tensioni, che erano già a livelli elevati, stanno ulteriormente aumentando. Il sospetto sabotaggio del gasdotto Nord Stream e l'annessione dei territori occupati in Ucraina da parte del presidente russo Putin hanno infatti rappresentato una nuova escalation.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Il report di settembre sull'andamento del mercato del lavoro statunitense dovrebbe confermare un aumento degli occupati pari a 250.000 unità. Gli investitori sono alla ricerca di segnali di flessibilità nell'economia in grado di attenuare le crescenti pressioni inflazionistiche.
  • Sul fronte dei dati, diversi paesi pubblicheranno i rispettivi indici PMI (Purchasing Managers Index). A fronte delle diverse tensioni derivanti dalla pandemia e dalla guerra, i dati saranno essenziali per analizzare i recenti trend nel settore produttivo e in quello dei servizi nell'ultimo trimestre dell'anno.
  • Il Brasile digerisce i risultati delle elezioni presidenziali. L'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva dovrà affrontare il ballottaggio del 30 ottobre contro l'attuale presidente Jair Bolsonaro.
  • Sul fronte geopolitico, i rappresentanti dei paesi membri dell'OPEC+ si riuniranno per valutare un potenziale taglio alla produzione di petrolio. L'Unione europea terrà un summit per discutere l'evoluzione della guerra in Ucraina e il suo impatto su famiglie e imprese della UE.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • I rischi che avevamo precedentemente intravisto stanno cominciando a concretizzarsi e fanno ormai parte dello scenario.
  • Di conseguenza, la nostra asset allocation è diventata leggermente più prudente, dato che le banche centrali si stanno impegnando a incrementare ulteriormente e più a lungo i tassi, portandoci a ridurre la duration del portafoglio a un posizionamento leggermente corto.
  • La Fed prosegue il suo ciclo di rialzi unitamente al percorso di quantitative tightening, ovvero la riduzione di bilancio. Il nostro scenario ottimale prevede che la Fed riesca a portare a termine l'"atterraggio morbido" dell'economia, evitando al contempo una vera e propria recessione.
  • L'inflazione ha raggiunto livelli massimi nell'eurozona e sta colpendo in maniera indiscriminata aziende, consumatori e responsabili delle politiche della BCE. La BCE ha chiarito che l'unico percorso da seguire è l'aumento dei tassi.
  • La nostra allocazione azionaria riflette la convinzione che, sullo sfondo di un'inflazione sostenuta, una BCE aggressiva e un brusco rallentamento della crescita economica, le azioni europee siano destinate a sottoperformare. Di conseguenza, ci aspettiamo revisioni al ribasso degli utili più significative nella regione che altrove. Dato lo sfavorevole profilo di rischio/rendimento, manteniamo un posizionamento negativo sulle azioni dell'eurozona.
  • Mentre l'outlook per le azioni globali si deteriora, poiché i ricavi, i margini e, in ultima analisi, gli utili potrebbero essere rivisti al ribasso, prevediamo una sovraperformance delle azioni dei mercati emergenti asiatici. Infatti, le loro valutazioni sono ora interessanti, mentre la regione mantiene prospettive di crescita superiori rispetto ai mercati sviluppati.

 

Rischi

  • I rischi di rialzo includono il fatto che le azioni delle banche centrali sono pressoché orientate per la massima aggressività e per un sentiment e un posizionamento debole. Inoltre, i governi europei stanno introducendo ulteriori aiuti fiscali con l'intensificarsi della crisi energetica, che potrebbero mitigarne l'impatto negativo.
  • I rischi di ribasso sarebbero costituiti da un errore di politica monetaria dovuto a una stretta eccessiva negli Stati Uniti o dal rischio di una grave recessione in seguito a una crisi energetica più profonda in Europa.
  • La guerra in Ucraina è in corso e nella comunità internazionale crescono i segnali di disagio verso Mosca.
  • Permane la minaccia del COVID-19 e delle sue varianti, a fronte della continua evoluzione e della diffusione del virus a velocità variabili in tutto il mondo.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset rimane più tattica del solito e può essere adattata rapidamente:
    • Sottoponderazione rispetto alle azioni dell'eurozona, con una strategia di derivati in essere.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni del Regno Unito, composizione settoriale resiliente ed esposizione globale.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni statunitensi, con una strategia di derivati gestita attivamente
    • Posizionamento neutrale rispetto ai mercati emergenti, ma positivo sui mercati emergenti asiatici, che dovrebbero sovraperformare data la valutazione interessante, mentre la regione mantiene prospettive di crescita superiori rispetto ai mercati sviluppati.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni giapponesi, dato che una banca centrale accomodante e l'esposizione a settori ciclici agiscono come forze opposte in termini di attrattiva per gli investitori.
    • Posizionamento positivo su settori come sanità, beni di consumo di base e segmenti meno ciclici del settore tecnologico.
    • Posizionamento positivo su alcune materie prime, tra cui l'oro.
    • Nell'universo del reddito fisso, abbiamo tatticamente ridotto la duration del portafoglio, ora leggermente corta.
    • Continuiamo a diversificare e ottenere il carry attraverso il debito emergente.
  2. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: Pur mantenendo un ampio spettro di convinzioni di lungo termine, favoriremo l'azione per il clima (correlata alla trasformazione energetica) e conserveremo sanità, tecnologia e innovazione.
  3. La nostra strategia valutaria prevede una diversificazione al di fuori dell'eurozona:
    • Conserviamo una posizione long su CAD e JPY e di sottopeso sull'EUR.

 

Il nostro posizionamento

Abbiamo tatticamente ridotto la duration del nostro portafoglio e manteniamo ora una duration leggermente corta, poiché la crescita ha finora dimostrato resilienza, mentre l'inflazione continua a sorprendere al rialzo, portando le banche centrali a inasprire ancora di più le loro posizioni. A livello strategico, abbiamo gradualmente aumentato la duration dell'esposizione al reddito fisso di pari passo con la stretta monetaria operata delle banche centrali a partire dalla primavera, dato che i rendimenti obbligazionari sono ora in territorio positivo. Complessivamente, restiamo neutrali sulle azioni ma sottopesati nell'eurozona a causa del rapporto rischio/rendimento sfavorevole. Continuiamo a utilizzare i derivati. Stiamo aggiungendo il JPY, poiché intravediamo diversi fattori trainanti per il suo rafforzamento. Abbiamo operato parziali prese di profitto sulla nostra esposizione long alle valute delle materie prime, ma manteniamo un leggero sovrappeso, espresso nel portafoglio tramite il CAD.



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