Coffee Break


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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Le vendite al dettaglio di luglio negli Stati Uniti hanno rivelato una spesa superiore alle attese non legata all'acquisto di automobili e carburante. Trattandosi di una serie nominale, una grossa parte dell'aumento resta tuttavia ascrivibile alla crescita dei prezzi al consumo. Lo scorso mese, la produzione industriale è cresciuta dello 0,6% dopo essere rimasta invariata a giugno.
  • Diversi portavoce della Fed e i verbali del FOMC precedente lasciavano intendere come la banca centrale statunitense fosse intenzionata a proseguire l'inasprimento della politica monetaria, anche se a un ritmo più lento rispetto ai mesi precedenti. Prima di un cambio di rotta, l'inflazione statunitense avrebbe dovuto ridursi considerevolmente.
  • Nel mese di agosto, il sentiment dei costruttori statunitensi è sceso al di sotto del livello di breakeven. A fronte di un calo di otto mesi consecutivi, questo dato circoscrive così il peggior periodo dal collasso del mercato immobiliare del 2007. Inoltre, i maggiori oneri finanziari e i prezzi elevati hanno portato a una riduzione dei cantieri residenziali e delle concessioni edilizie.
  • La pubblicazione dell'indicatore ZEW del sentiment economico ha mostrato un ulteriore calo nella fiducia dei consumatori dovuto agli aumenti dei prezzi dell'energia. Il pessimismo rispetto all'economia tedesca è ora a un livello simile a quello toccato nel 2011, in occasione della crisi del debito dell'eurozona.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Il simposio di Jackson Hole di quest'anno coincide con una fase critica per la politica monetaria, considerate l'inflazione ai livelli massimi da quarant'anni e l'implementazione da parte della Fed della più decisa contrazione dai tempi di Paul Volcker. Gli investitori presteranno attenzione alle opinioni di Jerome Powell su inflazione e crescita.
  • Negli Stati Uniti e in Europa verranno pubblicati gli indici PMI flash di agosto. I mercati finanziari integreranno ogni nuovo indizio proveniente dal settore manifatturiero e da quello dei servizi.
  • La BCE pubblicherà i suoi ultimi verbali, così come fatto dalla banca centrale statunitense la scorsa settimana. Gli investitori proveranno a carpire dettagli sul nuovo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione.
  • In Europa, è attesa nel corso della settimana la pubblicazione di diversi indicatori del sentiment, compreso l'IFO tedesco. Negli Stati Uniti, gli investitori analizzeranno l'impatto del calo dei prezzi del petrolio e della benzina nel report sul sentiment dei consumatori elaborato dall'Università del Michigan.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • La nostra esposizione conserva un approccio globale ampiamente bilanciato prima di posizionarsi per la prossima fase del ciclo, a prescindere che si tratti di un atterraggio duro o morbido.
  • Sebbene il contesto di mercato appaia ancora limitato dal deterioramento dei fondamentali, gli operatori attendono gli annunci delle banche centrali, anche se sta aumentando sempre più la dipendenza di queste ultime dai dati.
  • Di fronte a un'inflazione ai massimi da decenni, la Fed ha proseguito a luglio il suo ciclo di rialzi aggiungendo altri 75 pb al tasso di riferimento e prevede di portare avanti questo percorso di inasprimento. Il nostro scenario ottimale prevede che la Fed riesca a portare a termine l'atterraggio dell'economia. Di conseguenza, ci aspettiamo che l'aumento dei rendimenti del decennale statunitense si affievolisca.
  • L'inflazione ha raggiunto livelli massimi anche nell'eurozona e sta colpendo in maniera indiscriminata aziende, consumatori e responsabili delle politiche della BCE. La BCE ha avviato a luglio il suo ciclo di inasprimento monetario, con un aumento di 50 pb. Inoltre, ha presentato il nuovo ("illimitato") "strumento di protezione del meccanismo di trasmissione" (TPI). Si attendono ancora ulteriori aumenti.
  • Le motivazioni alla base di un'allocazione bilanciata sono state messe in discussione dal calo dei flussi di gas russo. L'Unione Europea è particolarmente vulnerabile al braccio di ferro con la Russia. I rischi che avevamo precedentemente intravisto stanno cominciando a concretizzarsi e fanno ormai parte dello scenario.

Rischi

  • L'oggetto dei timori degli investitori si sta spostando dall'inflazione alla crescita.
  • La guerra in Ucraina sta spingendo verso l'alto i prezzi del gas. L'attività europea è alla mercé della volontà di mantenere aperti i flussi. Pertanto, il piano di emergenza "Save gas for a safe winter" (Risparmiare gas per un inverno sicuro), attualmente in fase di realizzazione, mira a contenere i consumi e a trovare fonti di approvvigionamento alternative.
  • Permane la minaccia del COVID-19 e delle sue varianti, a fronte della continua evoluzione e della diffusione del virus a velocità variabili in tutto il mondo.

Recenti modifiche nella strategia dell'asset allocation

La nostra strategia multi-asset è posizionata per fronteggiare il rallentamento dell'economia in corso e ha cambiato passo sulle azioni dell'eurozona optando per una decelerazione in attesa della reazione delle banche centrali e della sequenza economica che andrà a svilupparsi. Mentre ci prepariamo per la prossima fase del ciclo, manteniamo una sottoponderazione sull'azionario europeo, continuiamo a usare i derivati e rimaniamo neutrali altrove. Manteniamo una certa esposizione alle materie prime, oro compreso. Nel reddito fisso, la nostra strategia prevede una duration neutrale e rimane diversificata.

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset rimane più tattica del solito e può essere adattata rapidamente:
    • Sottoponderazione rispetto alle azioni dell'eurozona, con una strategia di derivati pensata per cogliere il potenziale asimmetrico. Abbiamo una preferenza per il settore dei beni di prima necessità, che dispone del potere di determinazione dei prezzi.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni del Regno Unito, che rappresentano un segmento resiliente, con un'esposizione globale
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni statunitensi, con una strategia di derivati gestita attivamente.
    • Posizionamento neutrale rispetto ai mercati emergenti, poiché la nostra valutazione indica un miglioramento, specialmente in Cina, sia sul fronte del COVID-19/lockdown che su quello degli stimoli nel secondo semestre.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni giapponesi, dato che una banca centrale accomodante e l'esposizione a settori ciclici agiscono come forze opposte in termini di attrattiva per gli investitori
    • Con una certa esposizione alle materie prime, oro compreso.
    • In termini di settori, prediligiamo gli asset "a lunga duration", come ad esempio i titoli tecnologici, dato che ci aspettiamo meno ostacoli dai rendimenti obbligazionari nel secondo semestre.
    • Nell'universo del reddito fisso, riscontriamo revisioni al ribasso della crescita, aumenti nelle aspettative di inflazione e la decisa volontà delle banche centrali di operare una stretta e combattere l'inflazione. Manteniamo una duration neutrale, con una preferenza per quella statunitense.
    • Continuiamo a diversificare e ottenere il carry attraverso il debito emergente.
  2. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: Pur mantenendo un ampio spettro di convinzioni di lungo termine, favoriremo l'azione per il clima (correlata alla trasformazione energetica) e conserveremo sanità, tecnologia e innovazione, evoluzione demografica e consumo.
  3. Per ciò che riguarda la nostra strategia valutaria, manteniamo una visione positiva sulle valute delle materie prime:
    • Conserviamo una posizione long sul CAD.


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