Coffee Break


Coffee Break:
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Il Regno Unito ha vissuto un vero e proprio terremoto politico e finanziario con le dimissioni di Liz Truss, consumatesi dopo il più breve mandato da premier di sempre. I suoi piani economici, che hanno determinato il calo della GBP e l'aumento degli oneri finanziari, sono stati respinti e hanno costretto il nuovo ministro delle finanze a un'inversione di marcia.
  • In Cina, Xi Jinping è stato scelto, seppur contravvenendo alle norme, per un terzo mandato e ha ora buone possibilità di governare a vita, essendo già capo del Partito comunista cinese, dello stato, delle forze armate e di diversi altri comitati. Le sfide restano quelle associate agli ulteriori lockdown dovuti al COVID-19 e ai legami tra Pechino e le principali potenze globali in difficoltà.
  • A settembre, negli Stati Uniti, le vendite di immobili e la costruzione di nuove abitazioni sono calate, mentre i tassi dei mutui continuavano a salire. I dati mostrano che sta diventando sempre più difficile vendere una casa e ancora più difficile per gli aspiranti acquirenti comprarne una. Considerata la disponibilità ancora limitata, i prezzi sono rimasti finora stabili.
  • In Canada, nell'eurozona e nel Regno Unito, i tassi di inflazione hanno superato le previsioni a fronte di un contesto politico difficile. Nel Regno Unito, l'indice dei prezzi al consumo è salito a settembre al 10,1%, tornando alla doppia cifra dopo il leggero calo al 9,9% registrato ad agosto.

Dati ed eventi di questa settimana

  • Come di consueto, i dati sulla crescita globale e sull'inflazione saranno sotto i riflettori, con la pubblicazione del PIL del terzo trimestre e degli indici PMI flash negli Stati Uniti e in Europa; inoltre, sono attesi l'indice PCE statunitense e i CPI europei di ottobre.
  • Dato che le pressioni inflazionistiche restano pesanti, le decisioni della BCE e della BoJ nel contesto del ciclo di inasprimento globale contribuiranno a ottenere un'immagine più chiara delle politiche delle principali banche centrali.
  • Prosegue la stagione degli utili del terzo trimestre 2022 con la pubblicazione dei dati del 46% della capitalizzazione di mercato statunitense, tra cui le grandi società tecnologiche, le major petrolifere, le principali aziende automobilistiche, le imprese di beni di consumo di base, oltre a nomi come Google, Microsoft, Apple e Amazon.
  • I brasiliani sono chiamati alle urne per il ballottaggio delle elezioni presidenziali. Dopo essersi aggiudicati il primo turno all'inizio di ottobre con il 43% e il 48% dei voti, il populista di destra Jair Bolsonaro e l'ex-presidente di sinistra Luiz Lula da Silva si sono tenuti testa a testa.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • I rischi che avevamo precedentemente intravisto stanno cominciando a concretizzarsi e fanno ormai parte dello scenario.
  • Dovremmo smettere di preoccuparci degli attivi rischiosi? Probabilmente no, ma, ai prezzi correnti, abbiamo incrementato tatticamente la nostra esposizione azionaria, assumendo un leggero sovrappeso sugli Stati Uniti e un posizionamento neutrale sull'eurozona.
  • Rileviamo inoltre come sentiment, posizionamento e psicologia di mercato puntino anch'essi in direzione di un aumento a breve termine.
  • Le banche centrali si stanno impegnando a incrementare ulteriormente e più a lungo i tassi, portandoci a optare per una duration del portafoglio leggermente più corta.
  • Ciò nonostante, a seguito del netto aumento dei tassi di interesse durante lo scorso anno, le aspettative dei tassi a breve termine, e quindi i rendimenti a lungo termine, appaiono ora relativamente ben ancorate, considerati i dati più recenti sull'inflazione. Abbiamo cominciato ad aggiungere esposizione al reddito fisso ai nostri portafogli attraverso il segmento High Yield statunitense.
  • L'inflazione, sebbene prossima al picco, permane ai massimi livelli nell'eurozona e sta colpendo in maniera indiscriminata aziende, consumatori e responsabili delle politiche della BCE. La BCE ha chiarito che l'unico percorso da seguire è l'aumento dei tassi.
  • La nostra allocazione azionaria riflette la convinzione secondo cui le azioni europee potrebbero anche trarre tatticamente vantaggio da un contesto di propensione al rischio su ampia scala. Secondo una visione a più lungo termine, permangono le sfide legate all'elevata inflazione, ai toni aggressivi della BCE e al netto calo della crescita economica, con conseguenti significative revisioni al ribasso degli utili.
  • Ci aspettiamo una sovraperformance delle azioni dei mercati emergenti in Asia, a fronte di una valutazione diventata interessante e con la regione che mantiene prospettive di crescita superiori rispetto ai mercati sviluppati.

 

Rischi

  • I rischi di rialzo includono il fatto che le azioni delle banche centrali sono pressoché orientate per la massima aggressività e per un sentiment e un posizionamento debole. Inoltre, i governi europei stanno introducendo ulteriori aiuti fiscali con l'intensificarsi della crisi energetica, che potrebbero mitigarne l'impatto negativo.
  • I rischi di ribasso sarebbero costituiti da un errore di politica monetaria dovuto a una stretta eccessiva negli Stati Uniti o dal rischio di una grave recessione in seguito a una crisi energetica più profonda in Europa.
  • La guerra in Ucraina è in corso e nella comunità internazionale crescono i segnali di disagio verso Mosca.
  • Permane la minaccia del COVID-19 e delle sue varianti, a fronte della continua evoluzione e della diffusione del virus a velocità variabili in tutto il mondo.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset è diventata più costruttiva, considerati gli interessanti livelli dei prezzi, ma rimane flessibile e può essere adattata rapidamente:
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni dell'eurozona, con una strategia di derivati in essere.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni del Regno Unito, composizione settoriale resiliente ed esposizione globale.
    • Sovraponderazione rispetto alle azioni statunitensi, con una strategia di derivati gestita attivamente
    • Posizionamento neutrale rispetto ai mercati emergenti, ma positivo sui mercati emergenti asiatici, che dovrebbero sovraperformare data la valutazione interessante, mentre la regione mantiene prospettive di crescita superiori rispetto ai mercati sviluppati.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni giapponesi, dato che una banca centrale accomodante e l'esposizione a settori ciclici agiscono come forze opposte in termini di attrattiva per gli investitori.
    • Posizionamento positivo su settori come sanità, beni di consumo di base e segmenti meno ciclici del settore tecnologico.
    • Posizionamento positivo su alcune materie prime, tra cui l'oro.
    • Nell'universo del reddito fisso, manteniamo un posizionamento leggermente corto in termini di duration.
    • Continuiamo a diversificare e ottenere il carry attraverso il debito emergente e il debito High Yield statunitense.
  2. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: Pur mantenendo un ampio spettro di convinzioni di lungo termine, favoriremo l'azione per il clima (correlata alla trasformazione energetica) e conserveremo sanità, tecnologia e innovazione.
  3. La nostra strategia valutaria prevede una diversificazione al di fuori dell'eurozona:
    • Conserviamo una posizione long sul CAD e di sottopeso sull'EUR.

 

Il nostro posizionamento

La crescita economica globale e l'inflazione continuano a rallentare, ma cominciamo ora ad avere sorprese positive sul versante della crescita e meno aumenti inattesi sul fronte dell'inflazione rispetto all'inizio dell'anno. Abbiamo quindi incrementato tatticamente le azioni attraverso Stati Uniti ed eurozona assumendo un leggero sovrappeso. A livello regionale, le nostre preferenze ricadono su mercati emergenti e Stati Uniti. Sul fronte del reddito fisso, manteniamo una duration del portafoglio leggermente corta e abbiamo aggiornato la nostra posizione sul debito High Yield statunitense per ottenere un carry interessante. La classe di attivi sembra allettante, con un buffer per le insolvenze come rapporto carry/volatilità rispetto alle azioni. Manteniamo l'allocazione sulle valute delle materie prime tramite il CAD e abbiamo liquidato la nostra esposizione al JPY.

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