Coffee Break


Coffee Break:
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Dopo tre anni di restrizioni ai viaggi dovute alla pandemia, milioni di famiglie in Cina hanno cominciato a festeggiare il Capodanno lunare.
  • Questo mese, l'indice PMI (Purchasing Managers' Index) flash composito globale ha raggiunto quota 50,2, registrando perciò una crescita rispetto al 49,3 di dicembre.
  • L'indice statunitense dei prezzi delle spese per consumi personali core relativo al quarto trimestre 2022 è risultato pari al 3,9%, ovvero inferiore alla stima di mercato.
  • L'eurozona ha visto tornare l'attività commerciale a una modesta crescita e ha inaugurato l'anno con un cauto ottimismo circa la possibilità di evitare una recessione.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • La Federal Reserve, la Banca centrale europea e la Banca d'Inghilterra si riuniranno per prendere decisioni in materia di politica monetaria. L'attenzione sarà sempre più rivolta al ritmo degli imminenti rialzi.
  • Negli Stati Uniti, il report sull'andamento del mercato del lavoro sarà pubblicato in concomitanza con la stagione degli utili in corso. Le large cap operanti nei settori degli industriali, della tecnologia e dei materiali pubblicheranno i risultati del quarto trimestre 2022.
  • Nell'eurozona, è attesa la pubblicazione del CPI flash di gennaio e del tasso di crescita del PIL del quarto trimestre 2022, che daranno un'idea in merito alla resilienza della crescita economica e al calo dell'inflazione.
  • L'agenzia statistica cinese NBS pubblicherà i propri indici PMI e fornirà inoltre dati sull'attività industriale, sui tempi di consegna, sui costi di produzione e sui prezzi esercitati dai produttori. Gli investitori potranno così valutare l'impatto della riapertura.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Il nostro scenario attuale prevede una decelerazione dell'inflazione e della crescita economica, con un atterraggio morbido dell'economia statunitense nel 2023. Pertanto, non ci aspettiamo un livello minimo di mercato inferiore a quello osservato lo scorso ottobre.
  • Il credito rappresenta una forte convinzione in questo avvio di 2023, dato che il carry ricostituito dall'aumento dei rendimenti nel 2022 sembra interessante. Manteniamo una sovraponderazione sul credito, compreso il debito dei mercati emergenti.
  • Notiamo come i mercati azionari si stiano muovendo in uno spazio ampio: limitati in termini di crescita dalle azioni delle banche centrali, che garantiranno che le condizioni finanziarie non verranno allentate troppo rapidamente nel caso in cui l'economia dovesse reggere bene, e supportati da una svolta più rapida nella politica monetaria qualora l'economia venisse colpita in modo eccessivamente duro.
  • Ci aspettiamo una sovraperformance dei mercati emergenti, a fronte di una valutazione diventata più interessante, mentre l'Asia mantiene prospettive di crescita a lungo termine superiori rispetto ai mercati sviluppati, considerata la riapertura piuttosto rapida da parte della Cina.
  • Grazie al clima mite, il rischio che l'eurozona venga colpita duramente dalla crisi del gas naturale è più basso. Il mercato del lavoro e i consumi stanno reggendo, mentre le pressioni inflazionistiche si sono in qualche modo attenuate. Con la riapertura della Cina, l'Europa dovrebbe probabilmente vedere riprendere la crescita delle esportazioni.
  • Pertanto, manteniamo un posizionamento costruttivo (ovvero di sovrappeso sulle azioni), ma con un budget di rischio controllato. Ci aspettiamo una sovraperformance dei mercati emergenti.
  • In questo contesto, ci aspettiamo una contrazione della correlazione positiva tra azioni e obbligazioni e una buona performance degli investimenti alternativi.

 

Rischi

  • Tra i rischi di rialzo, la riapertura cinese costituisce una buona notizia per la crescita nazionale e globale, purché non si verifichino ricadute sull'inflazione causate da un nuovo aumento dei prezzi delle materia prime, a sua volta dovuto a tensioni sul lato dell’offerta.
  • Inoltre, le temperature superiori alle medie stagionali hanno di recente spinto i prezzi del gas naturale verso il basso, mitigando l'impatto negativo della crisi energetica.
  • I rischi di ribasso sono rappresentati da un potenziale errore di politica monetaria dovuto a una stretta eccessiva negli Stati Uniti o nell'eurozona.
  • Nel complesso, l'inflazione è in calo e la prospettiva di un aumento della crescita nel corso del 2023 sta limitando il movimento al ribasso dei mercati. Tuttavia, sappiamo che la posizione anti-inflazionistica delle banche centrali sta limitando il potenziale di rialzo degli attivi rischiosi.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset è rimasta costruttiva e sovrappesata sulle azioni, considerati gli interessanti livelli dei prezzi osservati da ottobre. È flessibile e può essere adattata rapidamente. Inoltre, nutriamo alcune solide convinzioni regionali:
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni dell'eurozona, conservando l'esposizione.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni del Regno Unito, composizione settoriale diversificata ed esposizione globale.
    • Posizionamento di sovrappeso rispetto alle azioni statunitensi, considerato come si stia in effetti verificando lo scenario di atterraggio morbido che avevamo previsto.
    • Sovrappeso sui mercati emergenti, data la valutazione diventata interessante e la possibilità ancora viva di un recupero rispetto ai mercati sviluppati.
    • Posizionamento neutrale rispetto alle azioni giapponesi, dato che una banca centrale accomodante e l'esposizione a settori ciclici agiscono solitamente come forze opposte in termini di attrattiva per gli investitori.
    • Posizionamento positivo su settori come sanità, beni di consumo di base e segmenti meno ciclici del settore tecnologico.
    • Posizionamento positivo su alcune materie prime, tra cui l'oro.
    • Nell'universo del reddito fisso, manteniamo un posizionamento leggermente corto in termini di duration attraverso i titoli dell'Europa core.
    • Continuiamo a diversificare nel credito Investment Grade europeo e a ottenere il carry attraverso il debito emergente e il debito High Yield globale.
  2. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: prediligiamo le tematiche di investimento correlate alla transizione energetica e conserviamo tecnologia, sanità e beni di consumo di base nelle nostre convinzioni di lungo termine. Nel 2023 ci aspettiamo una ripresa dell'automazione e della robotica, oltre a un crescente interesse per i settori legati al clima e all'economia circolare (come gli industriali e la tecnologia).
  3. La nostra strategia valutaria prevede una diversificazione al di fuori dell'eurozona e una posizione long sul CAD.

 

Il nostro posizionamento

Il nostro posizionamento corrente prevede un sovrappeso sulle azioni, con una preferenza per i mercati emergenti e statunitensi, seguiti da quelli europei, nell'ambito dei quali abbiamo rafforzato l'esposizione alle banche, che dovrebbero beneficiare dell'assenza di una recessione e dell'aumento a breve termine dei tassi di interesse. Sul fronte del reddito fisso, manteniamo una visione costruttiva rispetto al credito, comprese le obbligazioni dei mercati emergenti oltre che l'high yield. Quest'ultimo sembra allettante, con un buffer sufficiente per le insolvenze. Conserviamo una duration del portafoglio leggermente corta tramite i titoli di Stato core dell'UE. Manteniamo l'allocazione sulle valute delle materie prime tramite il CAD.

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