Solidi indicatori macroeconomici

 

Azioni europee: miglioramento del mercato del lavoro

EQ_1_IT.PNGIn Europa, l'inaffidabilità delle forniture di gas russo, il calo degli investimenti nell'energia termica e i lavori di manutenzione nelle centrali nucleari hanno provocato un brusco aumento dei prezzi del gas e dell'elettricità in tutto il continente, prima del loro calo a dicembre. L'aumento dei prezzi dell'energia alimenta la crescita dell'inflazione nella regione.

L'inflazione è un problema. A dicembre, tre delle quattro principali banche centrali dei mercati sviluppati hanno dichiarato di nutrire maggiori preoccupazioni sull'andamento dell'inflazione fino al 2022, che sui possibili effetti dirompenti per l'economia della variante Omicron.

La Banca centrale europea (BCE) ha confermato che il Programma di acquisto per l'emergenza pandemica (PEPP) si concluderà a marzo: ciò implica che la BCE ridurrà gli acquisti mensili di titoli tramite l'APP fino a poco prima del primo aumento dei tassi.

La nuova ondata di COVID-19 ha ridotto la mobilità, ma gli effetti sull'attività del quarto trimestre dovrebbero rimanere contenuti. L'attività nei servizi è stata tuttavia penalizzata, come evidenziato dall'ultimo PMI. Questo fattore peserà sull'attività del primo trimestre.

Il miglioramento del mercato del lavoro dovrebbe sostenere i consumi, ma la fiducia delle famiglie ha iniziato a mutare orientamento, a causa del continuo aumento dei prezzi dell'energia.

Le aspettative favorevoli sulla domanda dovrebbero sostenere una crescita moderata degli investimenti delle imprese.

La politica fiscale favorevole in tutta l'UE e il cauto riequilibrio dei conti pubblici nazionali dovrebbero consentire al PIL dell'eurozona di crescere del 4,2% nel 2022, ma si prospettano discussioni accese riguardo alle nuove regole di bilancio.

La BCE adotterà un approccio paziente. L'inflazione "core" ha chiaramente accelerato, ma finora non è stata stimolata da aumenti salariali e si ritiene che possa scendere di nuovo sotto il 2% entro la fine del 2022.

Gli acquisti netti di titoli nell'ambito del PEPP si concluderanno a marzo, ma potrebbero essere riavviati se la pandemia dovesse provocare un altro "shock negativo". Non ci aspettiamo alcun aumento dei tassi nel 2022.

In termini di performance di stile, nelle scorse 4 settimane, i titoli Value hanno sovraperformato i titoli Growth, soprattutto i nomi Large Cap, mentre gli Small Cap hanno perso leggermente terreno, come negli Stati Uniti.

In termini di performance settoriale, nelle scorse 4 settimane i titoli IT hanno subito il contraccolpo più duro, mentre i beni di consumo voluttuari e l'industria hanno chiuso in territorio lievemente negativo. D'altra parte, i settori finanziario e dell'energia hanno offerto ottime performance.

Per quanto riguarda il rapporto prezzo/valore contabile, osserviamo che i settori piuttosto a buon mercato, come i finanziari, l'energia e i materiali, hanno offerto le performance migliori. L'informatica, tuttora costosa, è stata invece maggiormente penalizzata.

 

NESSUN CAMBIAMENTO NEI NOSTRI RATING

  • Manteniamo la nostra posizione sui beni di prima necessità a +1. Siamo convinti che ci sarà un'accelerazione nella dinamica degli EPS, grazie alla revisione dei costi di produzione. Molti operatori europei sono leader a livello globale. Inoltre, il settore risulta molto interessante (sulla base dei nostri modelli finanziari, flussi di cassa attualizzati). Tra i settori difensivi, è la nostra prima scelta.
  • Manteniamo i beni industriali a +1. Questo segmento si distingue per un'elevata qualità, un considerevole livello di innovazione e una leadership globale. Anche la dinamica degli EPS risulta solida.
  • Rimaniamo a +1 sui finanziari, con le banche a +1: forte dinamica degli EPS, sempre interessanti. La prossima mossa sarà una presa di profitto; e l'assicurazione a +1: più attraente delle banche e più redditizia, ma con una minore dinamica degli EPS.
  • Restiamo negativi sui beni di consumo voluttuari. Presentiamo una ponderazione negativa soprattutto su automotive e componenti, poiché i megatrend del settore (elettrificazione, guida autonoma, ecc.) costringeranno i produttori OEM a effettuare ingenti investimenti che peseranno sui margini. Rallentamento della domanda a breve termine. Siamo inoltre sottopesati sui beni di lusso. Il settore è ancora molto costoso e oggetto di una detenzione eccessiva.
EQ_2_IT.PNG
 

Azioni USA: la crescita dovrebbe rimanere al di sopra del trend di lungo termine nel 2022

Nell'ultimo mese del 2021, le azioni globali hanno messo a segno una ripresa, regalando agli investitori un terzo anno consecutivo di risultati positivi. Gli utili elevati sono stati un importante driver di mercato, insieme alla firma apposta dal presidente Biden alla legge bipartisan sulle infrastrutture.Dall'inizio del nuovo anno, gli investitori hanno tuttavia iniziato a prendere qualche profitto, poiché i mercati iniziano a contabilizzare l'inizio della stretta quantitativa negli Stati Uniti e l'aumento dei tassi. Nonostante l'aumento della volatilità, siamo comunque convinti che i mercati azionari possano offrire buone performance nella prima metà dell'anno, sulla base di utili di buon livello.

 

L'attività economica statunitense è rimasta stabile nel terzo trimestre del 2021, ma le ultime indagini si sono orientate al ribasso in reazione all'apparizione della variante Omicron. Il rallentamento osservato nelle ultime indagini ISM sembra essere più forte nel settore dei servizi, mentre il calo nelle consegne dei fornitori suggerisce che le carenze dell'offerta del settore manifatturiero potrebbero aver iniziato ad attenuarsi.

La crescita nel 2022 dovrebbe comunque continuare a ricevere sostegno dagli investimenti delle imprese e dalla ricostituzione delle scorte, grazie all'eccedenza finanziaria delle società non finanziarie e alle condizioni di credito favorevoli. Nel frattempo, il presidente Biden ha firmato l'Infrastructure Investment and Job Act bipartisan da 1.000 miliardi di dollari. Il Build Better Back Act rimane comunque bloccato al Congresso.

Allo stesso tempo, l'inflazione permane elevata. L'unicità della crisi ha creato insolite tensioni sul mercato del lavoro, con conseguenti pressioni salariali nei settori caratterizzati da bassi stipendi. Candriam prevede che le tensioni sui prezzi al consumo recederanno nel 2022. Tuttavia, alla luce di rischi inflazionistici in aumento, la Federal Reserve sta assumendo una posizione meno accomodante. La banca centrale ha accelerato il suo tapering per poter anticipare il rialzo dei tassi, se necessario, e per rimanere flessibile nel regolare la velocità del suo ciclo di stretta monetaria, in caso di persistenza di tensioni sul lato dell'offerta.

In questo contesto, riteniamo che nel 2022 la crescita resterà superiore alla tendenza di lungo termine, su valori prossimi al 4%.

Siamo ragionevolmente sicuri che la variante Omicron non avrà lo stesso effetto di quelle precedenti, e non sconvolgerà significativamente le nostre prospettive economiche e di mercato, abbastanza positive per i prossimi mesi.

Nonostante la recente correzione a breve termine, guardiamo ai primi sei mesi dell'anno con fiducia. Prevediamo una buona stagione degli utili, in quanto le aziende possono trasferire l'inflazione dei prezzi ai loro clienti finali e le aspettative sugli utili sembrano troppo basse. I mercati puntano quest'anno su una crescita degli utili inferiore al 10%, che è probabilmente una sottostima se si tiene conto di una crescita prevista del PIL degli Stati Uniti di quasi il 4%.

Naturalmente, l'inizio del ciclo di inasprimento della Federal Reserve e le pressioni provenienti dall'inflazione e dai tassi di interesse porteranno a una maggiore volatilità, senza far deragliare il nostro scenario costruttivo per la prima metà del 2022. I settori ciclici e medio-ciclici dovrebbero continuare ad offrire buone performance in questo periodo. Il più grande rischio di coda per questo scenario è un'escalation delle tensioni tra Russia e Stati Uniti sull'Ucraina.

Nessun cambiamento strategico

  • Abbiamo mantenuto la nostra posizione a +1 sui finanziari, soprattutto le banche. Restiamo convinti che il settore possa continuare a sovraperformare, con tassi a lungo termine attesi più alti nei prossimi 12 mesi. Di conseguenza, il settore beneficia anche di crescenti revisioni degli utili.
  • Abbiamo mantenuto il nostro +1 sui beni industriali. La valutazione dei titoli industriali sembra attraente. Il rapporto prezzo/utili è diminuito negli ultimi mesi, poiché le aspettative di crescita degli utili sono positive.
  • La tecnologia rimane a +1. Il settore si è comportato bene nell'ultimo mese del 2021, ma non sembra eccessivamente caro. La tecnologia continua a sfruttare la crescita economica sequenziale, un lieve profilo ciclico e il suo grande peso innovativo in molti altri settori. Inoltre, diversi sotto-segmenti, come i semiconduttori, beneficeranno di un ciclo più lungo a causa delle attuali carenze.
  • Rimaniamo positivi sulla sanità. Riteniamo infatti che sia chiaramente un settore cosiddetto GARP (crescita a un prezzo ragionevole) e i rischi politici restano ragionevoli. Inoltre, le prospettive di guadagno rimangono chiaramente positive.
  • Rimaniamo neutrali sui materiali. A nostro parere, il rapporto rischio/rendimento è poco attraente, le valutazioni sono elevate e i prezzi delle materie prime sono in procinto di raggiungere i massimi a breve termine. Nella maggior parte dei casi, i prezzi delle materie prime sono superiori ai livelli pre-pandemici.
  • Manteniamo il nostro rating neutrale sui beni di prima necessità, alla luce di ridotte valutazioni.
  • Confermiamo la ponderazione neutrale sui beni di consumo voluttuari. Riteniamo che la selezione dei titoli resti determinante in tale settore.
EQ_3_IT.PNG
 

Un approccio equilibrato per i mercati emergenti

I mercati emergenti hanno registrato rendimenti leggermente positivi a dicembre, anche se hanno iniziato a scontare le prospettive di un irrigidimento più rapido della Fed e timori per la diffusione della variante Omicron. Per contro, le azioni globali trainate dagli Stati Uniti hanno continuato a guardare oltre questi timori e registrato rendimenti discreti del +3,9% (USD) per il mese. Tra le principali regioni ME, in Cina si è sviluppato un certo ottimismo, grazie alla CEWC (Central Economic Work Conference) che ha evidenziato un allentamento selettivo del credito, ottimismo che è stato presto perso a causa dei timori sul rallentamento dei consumi e delle restrizioni legate al COVID-19. Continuando quella che era stata la tendenza di gran parte dell'anno, le azioni onshore cinesi hanno sovraperformato l'indice più generale MSCI China, che ha chiuso al -3,2% nel mese. La Corea del Sud ha registrato una delle migliori performance mensili di dicembre, guadagnando il 5,0%, poiché le prospettive di una tendenza alla ripresa dei semiconduttori di memoria hanno condotto ad afflussi di capitale esteri. Taiwan ha registrato guadagni del 4,8% nel mese, in linea con la performance generale dei mercati sviluppati. L'India ha iniziato il mese con timori per l'estensione delle valutazioni in un contesto di aumento dei rendimenti e prese di profitto, ma a fine mese ha guadagnato terreno dopo la ripresa azionaria globale. Nelle materie prime, il Brent grezzo è rapidamente risalito ai livelli di 77,5 dollari al barile, con l'attenuarsi dei timori per lo spread della variante Omicron.

Per l'anno, l'indice dei mercati emergenti ha chiuso in territorio negativo (-4,6%), in netto ritardo rispetto alla performance azionaria globale.

Nessun cambiamento nei rating regionali

Modifiche ai rating a livello settoriale:

Revisione al rialzo dei beni capitali, a positivo: Abbiamo rivisto al rialzo i beni capitali nel settore industriale, sulle base delle aspettative di una ripresa ciclica del settore e di un rilancio del ciclo degli investimenti in conto capitale, motivato da un potenziale ritorno degli investimenti di Stato (infrastrutture) in Cina e negli Stati Uniti.

Declassamento della vendita al dettaglio di beni di consumo voluttuari a -1: All'interno dei beni di consumo voluttuari, abbiamo declassato la vendita al dettaglio, in quanto i pesi massimi del settore tecnologico potrebbero rimanere sotto pressione a causa delle interferenze tecniche derivanti dagli eventi sul versante cinese: ad esempio, la riduzione della partecipazione di Tencent in JD.Com, Sea Ltd. Inoltre, abbiamo osservato la debolezza della tendenza al consumo cinese e la regolamentazione antitrust in corso.

Declassamento di attrezzature e servizi sanitari a -1: Declassamento dovuto a preoccupazioni in termini di valutazione e a un picco del ciclo degli utili, specialmente per le aziende di attrezzature sanitarie.

Il 2021 è stato un anno difficile per le azioni dei mercati emergenti, che hanno chiuso in ritardo rispetto alle azioni dei mercati sviluppati di addirittura il 24%, una delle maggiori divergenze da molto tempo. In un anno caratterizzato da una ripresa globale, il panorama dei mercati emergenti è stato offuscato da un maggiore irrigidimento regolamentare in Cina e da uno spostamento da condizioni di liquidità globali agevoli verso la fine dell'anno. Il rafforzamento del dollaro USA non ha aiutato i rendimenti relativi per le azioni dei mercati emergenti, mentre in termini di stile, il valore dei mercati emergenti ha recuperato terreno dopo un po' di tempo. Nonostante queste condizioni volatili, la strategia ha sovraperformato il benchmark dei mercati emergenti in termini di rendimenti relativi, mantenendo un approccio di portafoglio bilanciato incentrato su idee tematiche che beneficiano di sviluppi positivi a lungo termine. Passando al 2022, la strategia continua a mantenere lo stesso approccio di portafoglio bilanciato per titoli tematici sostenibili a lungo termine adottato nei mercati emergenti, sostenuti da valutazioni ragionevoli. Continuiamo a monitorare da vicino la crescita attesa degli utili delle nostre partecipazioni, dato che i mercati si muovono in condizioni di liquidità più rigide e, tra gli altri fattori, stiamo tenendo sotto osservazione l'evoluzione del contesto normativo in Cina, i dati sull'inflazione globale e la minaccia delle nuove varianti del COVID-19.

EQ_4_IT.PNG
EQ_5_IT.PNG

Ricerca rapida

Ottenere informazioni più velocemente con un solo clic

Ricevi approfondimenti direttamente nella tua casella di posta elettronica