Coffee Break


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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • La BCE ha aumentato il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali di 25 pb portandolo al 4,5%, "non con l'intenzione di forzare una recessione, ma per la stabilità dei prezzi", come spiegato dalla presidente Christine Lagarde.
  • I dati del mese dì agosto sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale in Cina hanno sorpreso positivamente, segnalando come il pessimismo relativo al paese potrebbe avere ormai superato la fase di picco.
  • Sebbene l'inflazione rimanga un problema per le famiglie statunitensi, il tasso di crescita è apparso in calo, come dimostrato dalle recenti pubblicazioni di CPI e PPI.
  • I leader del G20 hanno dichiarato di aspirare a triplicare la capacità globale delle energie rinnovabili entro il 2030, ma non hanno definito obiettivi climatici significativi. Altrove, Vladimir Putin e Kim Jong Un hanno discusso di una potenziale cooperazione militare.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Le banche centrali saranno sotto i riflettori. Federal Reserve, Banca d'Inghilterra e Banca del Giappone hanno in programma decisioni sui tassi di interesse.
  • Anche nei mercati emergenti le banche centrali godranno di particolare attenzione. Sono infatti attesi un taglio dei tassi in Brasile e una riduzione dei tassi di riferimento dei prestiti in Cina, mentre Turchia e Filippine dovrebbero operare aumenti e il Sudafrica mantenere invariata la propria politica monetaria.
  • Sul fronte dei dati globali, la pubblicazione delle stime flash dell'indice PMI manifatturiero e dei servizi, relative al mese di settembre, aiuterà gli investitori a valutare l'evoluzione del clima economico.
  • Negli Stati Uniti verranno pubblicati una serie di dati sul mercato immobiliare, tra cui cantieri residenziali, concessioni edilizie e l'indice aggregato NAHB. Quest'ultimo è stato sviluppato con lo scopo di sondare il mercato degli edifici residenziali monofamiliari e lo scorso mese ha registrato un calo per la prima volta nel 2023.


Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • In termini di crescita economica, è iniziato l'atterraggio negli Stati Uniti, dove si intravede l'assenza di una chiara decelerazione. Nell'eurozona, il flusso di dati attuale appare debole. Nel frattempo, in Cina, osserviamo una perdita di slancio della crescita, che però sta fomentando una maggiore azione da parte delle autorità, anche se in piccole dosi.
  • L'inflazione risulta in fase calante. Negli Stati Uniti, questa tendenza al ribasso dovrebbe riprendere nel quarto trimestre, mentre in Europa la BCE rimarrà vigile, trovandosi ad affrontare un'inflazione ancora superiore al 5% (sebbene si preveda che sarà inferiore al 4% nel primo trimestre 2024). La Cina rimane ancora candidata a esportare deflazione nel mondo.
  • La tenace stretta operata dalla banche centrali nei mercati sviluppati sta intaccando le condizioni finanziarie. E dato che le banche centrali intendono mantenere i tassi più alti più a lungo, il canale del credito resta ristretto.
  • In breve, ci troviamo di fronte a uno scenario di oscillazione contenuta dei mercati: la decelerazione dell'attività pone dei limiti al rialzo, ma la conclusione del ciclo di stretta monetaria delle banche centrali è considerata come una soglia minima.

 

Rischi

  • La più forte stretta monetaria degli ultimi quarant'anni ha determinato un significativo inasprimento delle condizioni finanziarie. Potrebbero riemergere rischi per la stabilità finanziaria.
  • Un'inflazione più persistente del previsto potrebbe costringere le banche centrali ad aumentare ulteriormente i tassi, determinando una revisione al ribasso delle previsioni di crescita.
  • Sebbene l'incertezza della politica economica sia in fase calante in Europa rispetto ai livelli eccessivi dello scorso anno, all'orizzonte si profilano le elezioni presidenziali statunitensi del novembre 2024.

 

Strategia cross-asset

  1. Presupponendo un'oscillazione contenuta del mercato, consideriamo un potenziale di rialzo limitato. Ai livelli attuali, un esito economico positivo con un atterraggio pressoché morbido sembra già scontato per le azioni. Ci concentriamo a raccogliere il carry e manteniamo una duration lunga.
  2. Abbiamo le seguenti convinzioni di investimento:
    • Il nostro posizionamento sulle azioni è moderatamente più difensivo. Manteniamo una sottoponderazione sull'eurozona, dove i prezzi sono diventati a nostro avviso troppo compiacenti dato il contesto monetario e finanziario restrittivo.
    • Crediamo nel potenziale di rialzo dei mercati emergenti, che dovrebbero beneficiare dei cicli economici e monetari in via di miglioramento rispetto ai mercati sviluppati, mentre le valutazioni restano interessanti.
    • Prediligiamo i titoli difensivi, come ad esempio sanità e beni di consumo di base, rispetto a quelli ciclici, che già scontano un miglioramento e una ripresa economica solidi. Inoltre, i settori difensivi dispongono di un potere di determinazione dei prezzi superiore, sebbene un ulteriore margine di espansione risulti improbabile.
    • A più lungo termine, prediligiamo le tematiche d'investimento correlate alla transizione energetica, a fronte del crescente interesse verso i settori legati al clima e all'economia circolare. Manteniamo la tecnologia nelle nostre convinzioni di lungo termine, perché ci aspettiamo che l'automazione e la robotica proseguano la loro ripresa, sebbene a un ritmo ridotto rispetto ai primi tre trimestri di quest'anno.
  3. Per quanto concerne l'allocazione al reddito fisso:
    • Nei titoli di Stato, manteniamo un atteggiamento positivo nei confronti della duration di Stati Uniti e UE. Sebbene negli Stati Uniti sia iniziato l'atterraggio, non vi è alcuna ragione per cui la Fed dovrebbe assumere un atteggiamento accomodante. E lo stesso vale per l'eurozona: la crescita è in calo, ma l'inflazione risulta ancora troppo elevata per la BCE.
    • Nell'ambito del credito, ci concentriamo sul carry e manteniamo una visione positiva sul segmento Investment Grade e, in particolare, sugli emittenti europei. Si tratta di una forte convinzione dall'inizio dell'anno, dato che il rapporto carry/volatilità appare interessante.
    • Manteniamo un atteggiamento più prudente rispetto alle obbligazioni High Yield: dopo la ripresa registrata nel 2023, gli spread sono ora prossimi a livelli storici. Il forte inasprimento degli standard di credito dovrebbe fungere da ostacolo.
    • Rimaniamo positivi sul debito emergente, sia in valuta forte che in quella locale, dato che le obbligazioni continuano a offrire il carry più interessante. La posizione accomodante delle banche centrali risulta positiva per la classe di attivi. Dato che il posizionamento degli investitori è ancora moderato, ciò dovrebbe rappresentare un vantaggio per il debito in valuta locale.
  4. Manteniamo una posizione long sullo yen giapponese e un'esposizione ad alcune materie prime, tra cui l'oro, dato che entrambe garantiscono una buona copertura in un potenziale contesto di avversione al rischio.
  5. Su un orizzonte di medio termine, ci aspettiamo una buona performance da parte degli investimenti alternativi.

 

Il nostro posizionamento

Le nostre convinzioni si traducono in una lunga duration ottenuta principalmente tramite titoli di Stato europei e statunitensi, un'attenzione al credito capace di garantire carry, ovvero Investment Grade e debito emergente con un atteggiamento più cauto sull'High Yield, e, infine, un posizionamento azionario neutrale, anche se con qualche sfumatura a livello regionale. Rimaniamo positivi sulle azioni emergenti, a fronte della politica accomodante delle banche centrali e dei possibili ulteriori stimoli cinesi. Manteniamo una posizione negativa sulle azioni dell'eurozona per via delle continue sorprese economiche sfavorevoli e della stretta monetaria. Restiamo neutrali sulle azioni statunitensi, dato che lo scenario economico positivo negli Stati Uniti sembra scontato per le azioni, cosa che limiterà ulteriori rialzi. In termini settoriali, la nostra strategia di asset allocation "di fine ciclo" ruota attorno ai settori difensivi rispetto ai ciclici, che già scontano una ripresa.

 

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