Coffee Break


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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • L'economia statunitense ha continuato a sorprendere al rialzo, con la pubblicazione di dati solidi, relativi, tra l'altro, alle richieste di sussidi di disoccupazione e alle vendite al dettaglio di gennaio.
  • Inoltre, hanno continuato a farsi sentire le pressioni inflazionistiche sia a carico dei consumatori che dei produttori.
  • Ciò ha portato diversi membri della Fed ad assumere un tono aggressivo, oltre a determinare un aumento dei rendimenti obbligazionari.
  • In Europa, la Commissione UE ha aggiornato le previsioni sulla crescita del PIL della regione per il 2023 e il 2024.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Venerdì ricorrerà l'anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
  • Gli indici PMI flash globali dovrebbero fornire qualche indizio sulla solidità dell'economia globale a febbraio.
  • In Europa, verranno pubblicati diversi dati qualitativi, tra cui gli indici tedeschi rilevati dai sondaggi IFO e ZEW, l'indice di fiducia delle aziende in Belgio e gli indicatori di fiducia dei consumatori in Francia.
  • Negli Stati Uniti, la stagione degli utili avrà tra i suoi protagonisti Walmart e Home Depot, che offriranno indicazioni sui comportamenti degli acquirenti. Inoltre, gli investitori avranno la possibilità di conoscere la situazione di alcune delle società cinesi più importanti, come Baidu e Alibaba.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Il nostro scenario attuale si basa su un atterraggio morbido dell'economia statunitense nel 2023. Nel breve periodo, ci aspettiamo una fase di consolidamento sui mercati finanziari dopo un inizio d'anno convincente.
  • Il credito rappresenta una forte convinzione in questo avvio di 2023, dato che il carry ricostituito dall'aumento dei rendimenti nel 2022 sembra interessante. Manteniamo una sovraponderazione sul credito, compreso il debito dei mercati emergenti.
  • Notiamo come i mercati azionari si stiano muovendo in uno spazio ampio: limitati in termini di crescita dalle azioni delle banche centrali, che garantiranno che le condizioni finanziarie non verranno allentate troppo rapidamente nel caso in cui l'economia dovesse reggere bene, e supportati da una svolta più rapida nella politica monetaria qualora l'economia venisse colpita in modo eccessivamente duro.
  • Ci aspettiamo una sovraperformance dei mercati emergenti, a fronte di una valutazione diventata più interessante, mentre l'Asia mantiene prospettive di crescita a lungo termine superiori rispetto ai mercati sviluppati, considerata la riapertura piuttosto rapida da parte della Cina.
  • Grazie al clima mite, il rischio che l'eurozona venga colpita duramente dalla crisi del gas naturale è più basso. Il mercato del lavoro e i consumi stanno reggendo, mentre le pressioni inflazionistiche si sono in qualche modo attenuate. Con la riapertura della Cina, l'Europa dovrebbe probabilmente vedere riprendere la crescita delle esportazioni.
  • In questo contesto, ci aspettiamo una buona performance da parte degli investimenti alternativi.

 

Rischi

  • Il rimbalzo osservato a partire da ottobre e proseguito senza sosta dall'inizio dell'anno ha raggiunto un'insolita, estrema ripidità. Una pausa negli elevati rendimenti registrati dall'inizio dell'anno appare a questo punto appropriata.
  • Nel complesso, l'inflazione è in calo e la prospettiva di un aumento della crescita nel corso del 2023 sta limitando il movimento al ribasso dei mercati. Tuttavia, sappiamo che la posizione anti-inflazionistica delle banche centrali sta limitando il potenziale di rialzo degli attivi rischiosi. Rileviamo a febbraio un tono più aggressivo, che ha trainato i rendimenti verso l'alto.
  • Poiché le banche centrali stanno diventando sempre più dipendenti dati e l'economia risulta, al momento, sorprendentemente in crescita, i mercati potrebbero scontare una posizione della Federal Reserve più restrittiva di quanto attualmente previsto.
  • Tra i rischi di rialzo, la riapertura cinese costituisce una buona notizia per la crescita nazionale e globale, purché non si verifichino ricadute sull'inflazione causate da un nuovo aumento dei prezzi delle materia prime, a sua volta dovuto a tensioni sul lato dell’offerta.

 

Strategia cross-asset

  1. La nostra strategia multi-asset è stata costruttiva fin da ottobre, ma ora identifica segnali che puntano verso un consolidamento. A fronte di un rapporto rischio/rendimento meno interessante sul mercato azionario statunitense, siamo passati a una posizione neutrale sulle azioni e sui titoli azionari statunitensi, almeno a breve termine. La strategia resta flessibile e può essere adattata rapidamente.
  2. Siamo neutrali sulle azioni rispetto alle obbligazioni. Abbiamo convinzioni su asset specifici.
    • Per ciò che riguarda le preferenze regionali in ambito azionario, crediamo nei mercati emergenti, data la valutazione relativamente interessante e la possibilità di un recupero rispetto ai mercati sviluppati.
    • Nel contesto attuale, prediligiamo i settori difensivi, come la sanità e i beni di consumo di base, mentre una pausa negli elevati rendimenti del settore della tecnologia sembra giustificata.
    • Il settore sanitario dovrebbe garantire una certa stabilità: nessun impatto negativo risultante dalla guerra in Ucraina, carattere difensivo, scarsa dipendenza economica, innovazione e valutazioni interessanti.
    • Inoltre, l'attuale contesto continua a favorire le società con potere di determinazione dei prezzi, che troviamo nel segmento dei beni di consumo di base.
    • In ambito obbligazionario, la maggior parte delle classi di attivi presenta un carry interessante. Il credito Investment Grade europeo rappresenta una delle nostre più solide convinzioni. Siamo inoltre esposti al debito emergente e al debito High Yield globale.
    • Manteniamo un posizionamento leggermente corto in termini di duration attraverso i titoli di Stati Uniti ed Europa core.
    • Conserviamo un'esposizione ad alcune materie prime, tra cui l'oro, e al dollaro canadese, come indicatore.
  3. Per ciò che riguarda la nostra allocazione a tematiche e trend di lungo termine: prediligiamo le tematiche di investimento correlate alla transizione energetica e conserviamo la tecnologia nelle nostre convinzioni di lungo termine. Nel 2023 ci aspettiamo una ripresa dell'automazione e della robotica, oltre a un crescente interesse per i settori legati al clima e all'economia circolare (come gli industriali e la tecnologia).

 

Il nostro posizionamento

Il nostro posizionamento corrente è neutrale sulle azioni, con una preferenza per i mercati emergenti. Sul fronte del reddito fisso, manteniamo una visione costruttiva rispetto al credito Investment Grade. Conserviamo una duration del portafoglio leggermente corta tramite le obbligazioni sovrane europee e statunitensi. Abbiamo di recente ridotto la nostra duration sugli Stati Uniti, poiché i mercati potrebbero scontare una posizione della Federal Reserve più restrittiva di quanto attualmente previsto. Manteniamo l'allocazione ad alcune materie prime.

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