L’aumento dello stress idrico richiede attenzione
Con cinque oceani e sette mari, il 71% della superficie terrestre è ricoperto d’acqua[1]. Tuttavia, 3,1 miliardi di individui vivono in aree con un rischio di stress idrico "alto" o "estremamente alto"[2]. Inoltre, la qualità delle fonti d’acqua si sta deteriorando a causa dell’inquinamento. Sono la nostra salute e la nostra sicurezza alimentare ad essere in pericolo!
Cambiare la nostra dieta non sarà sufficiente
L'agricoltura rappresenta oltre il 70% dei prelievi globali di acqua dolce[3]. Già sapevamo dell'ingente impronta di carbonio della nostra porzione di carne, ma sapevate che la sua impronta idrica è dieci volte quella dei cereali?
Per risolvere la crisi idrica, il passaggio a diete più consapevoli dell’uso dell’acqua non sarà sufficiente. Risulta necessario fare la transizione verso sistemi agricoli più sostenibili. Dalle coltivazioni water-smart all’ utilizzo di tecnologie agricole avanzate, come le tecniche di irrigazione di precisione, le soluzioni esistono e rappresentano potenziali opportunità di investimento per gli investitori.
Oltre all'agricoltura, anche l'industria offre spazio al risparmio idrico! La produzione di energia richiede un utilizzo particolarmente intensivo di acqua e i sistemi industriali a circuito chiuso possono ridurre sostanzialmente l’utilizzo dell’acqua.
[1] Fonte: National Geographic https://education.nationalgeographic.org/resource/ocean/
[2] Istituto mondiale delle risorse (2023)
[3] Rapporto delle Nazioni Unite sullo sviluppo idrico mondiale (2023)